trump putin xi jinping mondo

“CHI È CONVINTO, E IN ITALIA CE NE SONO MOLTI, CHE UNA VOLTA SIGLATA UNA PACE IN UCRAINA, TUTTO TORNERÀ COME PRIMA CON LA RUSSIA, SI SBAGLIA” – L’ANALISI DEL “CORRIERE”: “PER IL CREMLINO, IL RAPPORTO CON L’OCCIDENTE È SOLO UNA QUESTIONE DI AFFARI DA STRINGERE. LA RICHIESTA DI ESSERE RIAMMESSO IN UN EVENTUALE G8 È FUMO NEGLI OCCHI. PUTIN VUOLE RENDERSI INDIPENDENTE DA EUROPA E USA, O NON RICATTABILE: CERCA UN RAFFORZAMENTO DEL SUO PESO GLOBALE A COLPI DI CONTRATTI FIRMATI DALLE MULTINAZIONALI DEL PETROLIO E DEL GAS - PUTIN SI È RASSEGNATO A MANTENERE LA PROMESSA FATTA TRE MESI FA A XI JINPING, FIRMANDO UN DECRETO CHE ABOLISCE I VISTI PER I CINESI CHE VOGLIONO ENTRARE IN RUSSIA: IL CREMLINO SI PIEGA A UNA RICHIESTA INELUDIBILE DELL’ALLEATO PIÙ FORTE, RINUNCIANDO AL PROPRIO SOVRANISMO E APRENDO LE PORTE A UNA MASSA IMMENSA DI LAVORATORI CHE COLONIZZERANNO LA RUSSIA ORIENTALE”

IL FUTURO DI PUTIN

Estratto dell’articolo di Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

Putin Trump

La vita di ieri è finita. E non tornerà più.Questo il titolo con il quale Nezavisimaya Gazeta , il più liberale dei quotidiani moscoviti, sempre sul filo tra libertà condizionata di pensiero e prigionia in senso non solo figurato, presenta l’ennesima settimana decisiva dei negoziati sulla possibile fine della guerra in Ucraina.

 

Sono passati quasi quattro anni ormai, da quando tutto cominciò. Molti cambiamenti nelle vite di tutti, molta stanchezza, molta polarizzazione nelle società di tutto il mondo.

Ma quello che fatichiamo a comprendere, e ad accettare, è come l’essenza stessa della Russia sia cambiata in modo radicale e irreversibile nel corso di questo tempo.

 

vladimir putin xi jinping

«La normalizzazione è possibile, ma su altre basi» si legge nell’articolo che abbiamo citato, senza firma, quindi attribuibile al direttore Konstantin Remchukov, per altro uomo di solida cultura occidentale. «Può Vladimir Putin accettare oggi il “rules based order” occidentale nei confronti del suo Paese? La risposta è ovvia: no. La Russia non vuole tornare a tale “ordine” come una sorta di premio per la pace, come fosse una carota o un torrone. Questo ordine non rappresenta più un valore per la Russia. È un valore per l’Ue, ma non per noi».

 

È da qui che bisogna cominciare. Dalla fine dell’illusione. Chi è convinto, e in Italia ce ne sono molti, che una volta siglata una pace, giusta o sbagliata non importa, tutto tornerà come prima, si sbaglia. Oppure mente a sé stesso. Se non altro, in Russia fanno professione di realismo.

DONALD TRUMP - VLADIMIR PUTIN

 

Anche se le giovani generazioni, il ceto medio e quello abbiente continuano a guardare con nostalgia e rimpianto all’Europa, nessuno immagina un riavvicinamento al vecchio continente, neppure nella più rosea delle ipotesi. Quella era la vita di ieri, che piaceva a tutti o quasi. Ma nella storia di questo immenso Paese, a comandare, è sempre stato un solo uomo.

 

Putin si è spinto troppo oltre. La sua strategia […] si basa su linee guida che non tengono conto del nostro pensiero e delle nostre esigenze. Per il Cremlino, il rapporto con «l’Occidente collettivo» è ormai solo una questione di soldi, di affari da stringere con il miglior offerente, venite ad aiutare la nostra economia di guerra sempre più traballante, denaro e tecnologie in cambio delle nostre infinite materie prime. Nient’altro. La richiesta di essere riammesso in un eventuale G8 è fumo negli occhi. Putin vuole rendersi indipendente da Europa e Usa, o non ricattabile […]

putin modi xi jinping

 

Cerca un rafforzamento del suo peso globale a colpi di contratti firmati dalle multinazionali del petrolio e del gas. Ma le fondamenta di un sistema alternativo di potere sono già state gettate. La Russia intende parteciparvi, anche se consapevole del fatto di essere un socio di minoranza. Anche qui, nel nuovo Ordine mondiale.

 

Proprio alla vigilia della visita a Mosca dell’ormai celebre Steve Witkoff, dopo una lunga melina Putin si è rassegnato a mantenere la promessa fatta tre mesi fa a Xi Jinping, firmando un decreto che abolisce i visti per i cinesi che vogliono entrare in Russia. […], il Cremlino si piega a una richiesta ineludibile dell’alleato più forte, rinunciando al proprio sovranismo e aprendo le porte a una massa immensa di lavoratori che colonizzeranno la Russia orientale.

 

putin trump

Ma è un amaro calice che Putin è disposto a bere, nel nome della sua nuova strategia globale, che considera l’Occidente collettivo come un nemico […] Anche il rapporto con gli Usa dev’essere valutato alla luce di un dado che per la Russia è già stato tratto. Nessuno parla di amicizia o di intesa duratura. […]

 

Al di là delle poche frasi lasciate cadere per tenersi le mani libere in caso di accettazione totale delle proprie condizioni, non c’è un solo indizio della reale volontà russa di arrivare a una pausa delle ostilità. L’economia che fa sempre più fatica non avrà alcun effetto deterrente, al massimo comporterà una ulteriore torsione autoritaria della quale si stanno intravedendo già i segni, per sopire il malcontento della società russa.

 

xi jinping vladimir putin .

Questa non è la Cecenia, ereditata da Boris Eltsin. Non è la punizione lampo inferta alla Georgia, non è la lontana Siria. In un Paese che ne è forgiato, non tutte le guerre sono uguali. Questa è la guerra esistenziale di Putin, è il conflitto per il quale lui verrà ricordato nei libri di Storia, sua massima aspirazione. Non una figura di passaggio, l’ultimo homo sovieticus, ma un condottiero. E un vincitore, che per essere tale ha bisogno non di apporre la propria firma su un trattato, ma di territori altrui da rivendicare.

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