piazza dante servizi pignatone lo voi greazzo primicerio marcello viola

LA CORSA A TRE PER LA PROCURA DI ROMA - PER IL POSTO DI PIGNATONE PASSA IN TESTA GIUSEPPE CREAZZO, PROCURATORE DI FIRENZE, CHE AVREBBE SORPRASSATO LO VOI (PALERMO) NEL BORSINO DEL CSM. MA PER LA DECISIONE POTREBBERO PASSARE MESI, NON SARÀ FACILE TROVARE L'ACCORDO TRA I MEMBRI DELLA COMMISSIONE INCARICHI DIRETTIVI - C'È ANCHE IL PROCURATORE GENERALE DI FIRENZE (CORTE D'APPELLO) MARCELLO VIOLA

 

Valentina Errante per ''Il Messaggero''

 

giuseppe pignatone

Il primo voto della Commissione incarichi direttivi, la quinta, è previsto per la fine della prossima settimana, ma la partita più importante per il Csm, la nomina del procuratore di Roma, potrebbe rimanere aperta per mesi, prima di arrivare al plenum. E anche lì potrebbero esserci sorprese. I lavori sono cominciati ieri, ma la scelta per la successione alla poltrona, lasciata vacante lo scorso 9 maggio da Giuseppe Pignatone, dopo sette anni, è tutt' altro che fatta.

 

Nonostante le candidature siano in tutto tredici, la rosa, sin dal primo momento, è costituita da tre nomi: il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, quello di Firenze, Giuseppe Creazzo, e il pg di Firenze, Marcello Viola. Il testa a testa dovrebbe essere tra Lo Voi e Viola, entrambi esponenti di Magistratura indipendente. E il nodo sembra essere proprio questo: uno dei due sarà di certo votato dalle altre correnti, mentre quella di appartenenza potrebbe spaccarsi.

 

LA COMMISSIONE

francesco lo voi 1

Presieduta dal togato di Unicost Gianluigi Morlini, la Commissione direttivi ha sinora licenziato 55 nomine. Ma è la prima volta che deve affrontare scelte così importanti. E certo non sarà facile trovare l' accordo tra i quattro togati che la compongono, rappresentativi di tutte le correnti della magistratura (tra loro c' è anche Piercamillo Davigo, che da presidente dell' Anm ha denunciato le logiche spartitorie del Csm), e i laici dell' area di governo, Emanuele Basile (Lega) e Fulvio Gigliotti (M5S).

 

Anche perché si tratta di partite che si incrociano, considerato che candidati concorrono per diversi uffici direttivi e che a Roma ci sono da assegnare anche due posti da procuratore aggiunto ai quali aspirano anche due ex consiglieri di Palazzo dei Marescialli: Luca Palamara e Antonello Ardituro. I tempi dipenderanno dal numero di proposte votate dalla commissione, poi i profili dei candidati verranno comparati e sulle proposte sarà chiesto il concerto al ministro della Giustizia. Quindi si andrà al plenum per il voto.

marcello viola procuratore generale firenze 2

 

LA PARTITA

La partita, salvo sorprese, è a tre, con l' inconsueta candidatura di Viola da parte di Mi, come sfidante di Lo Voi che sembrava essere il successore naturale di Pignatone.

 

Gli altri undici sono Creazzo - di Unicost -, il pg di Salerno Leonida Primicerio, che concorre anche per la procura ordinaria della sua città, l' attuale numero uno dei pm di Frosinone, Giuseppe De Falco, e quello di Velletri, Francesco Prete.

 

Tra le domande arrivate a palazzo dei Marescialli anche quelle dell' attuale procuratore di Ravenna, Alessandro Mancini, di quello di Siena, Salvatore Vitello, e di quello dei minori di Campobasso, Claudio Di Ruzza. Candidatura anche dal pg di Lecce Antonio Maruccia, dal vicepresidente della Corte penale internazionale, Cuno Tarfusser, e dall' attuale capo dipartimento Affari di Giustizia, Giuseppe Corasaniti. In corsa, un solo procuratore aggiunto: Michele Prestipino, braccio destro di Pignatone a Palermo e Reggio Calabria, prima che a Roma, attuale reggente della procura della Capitale e già responsabile della Dda.

giuseppe creazzo

 

GLI AGGIUNTI

Ventitré le domande per le due poltrone di aggiunto, che però la commissione valuterà successivamente. Quattordici sono già sostituti: Erminio Amelio, Maurizio Arcuri, Ilaria Calò, Giancarlo Cirielli, Antonio Clemente, Sergio Colaiocco, Gianfederica Dito, Nicola Maiorano, Antonella Nespola, Luca Palamara, Stefano Pesci, Vittorio Pilla, Alberto Pioletti, Pietro Pollidori.

michele prestipino e giuseppe pignatone (1)

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?