roberto d'agostino dago corazziere

“LA CASELLATI SE VA A BRUXELLES CHE VA A FARE? A COMPRARE I FOULARD?” - DAGO FA “PIAZZAPULITA” DEI QUIRINABILI: “MARIO DRAGHI È TALMENTE PIENO DI SÉ CHE POTREBBE STARE TRE MESI SENZA MANGIARE. HA TRATTATO I PARTITI CON LA PUZZA SOTTO IL NASO E I PARTITI GLI HANNO DETTO ‘SO’ CAZZI’” - “BELLONI? NON SI È MAI VISTO, NEMMENO IN RUSSIA, IL CAPO DEI SERVIZI CHE DIVENTA CAPO DELLO STATO. CASSESE E AMATO SONO UN CIOCCOLATINO PER DRAGHI. UNO HA 83 ANNI, L’ALTRO 86. QUANTO POSSONO DURARE?” - "IL CENTRODESTRA NON ESISTE PIÙ" - VIDEO

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da @dagocafonal

 

1 - DAGOSPIA: RETROSCENA QUIRINALE

Da www.la7.it

 

dago a piazzapulita 5

Mattarella-bis, Giuliano Amato ma soprattutto Sabino Cassese. Sono solo tre nomi i possibili per il prossimo capo dello Stato secondo Roberto D’Agostino, direttore del sito Dagospia.

 

«Draghi? Capo dello Stato solo con consenso dei partiti, che ha trattato con la puzza sotto il naso». Marta Cartabia? «Ma no, casomai per il ruolo di premier». Ed Elisabetta Belloni? «Non si è mai visto, nemmeno in Russia, il capo dei Servizi che diventa il capo dello Stato». L’intervista di Gregorio Romeo.

 

GIULIANO AMATO SABINO CASSESE

2 - QUIRINALE, ROBERTO D’AGOSTINO SVELA TUTTI I RETROSCENA: “VISTA L’ETÀ, CASSESE O AMATO. E POI... SI DIMETTONO”

Gianmarco Aimi per www.mowmag.com

 

È il re del gossip, ma non solo in rosa. Non c’è infatti indiscrezione che, prima di essere pubblicata da chiunque, non sia prima passata dalla scrivania (o dal cellulare) del fondatore di Dagospia. E anche nella partita del Quirinale, che si protrae da giorni, è sempre lui tra i più ben informati sulle trattative in corso da parte dei partiti.

 

mario draghi sergio mattarella

All'inviato di Piazzapulita, che l’ha raggiunto nella sua sfarzosa dimora-redazione, ha svelato chi avrebbe le maggiori possibilità di diventare il nuovo capo dello Stato italiano già venerdì 28 gennaio.

 

“Mattarella bis, Giuliano Amato ma, soprattutto, Sabino Cassese”. Questa la rosa di nomi che Roberto D’Agostino ha snocciolato nella trasmissione di La7 condotta da Corrado Formigli. Ma non è tutto. Perché Dago ha poi commentato, uno per uno, tutti gli altri nomi usciti finora con la sua consueta schiettezza.

 

sabino cassese foto di bacco

“È la rivincita della politica sulla Draghicrazia”. Così ha definito i nomi in campo, sottolineando quello del costituzionalista Cassese che sarebbe in pole position. “Salvini, andando alla porta del professor Cassese ha fatto una proposta. Quello vuol dire fare politica. Cosa che, sinceramente, non ha capito Mario Draghi” ha spiegato.

 

Aggiungendo: “Draghi è talmente pieno di sé che starebbe mesi senza mangiare. Perché a un certo punto ha iniziato a crederci. La sua ambizione di diventare capo dello Stato era nella misura in cui aveva il consenso dei partiti. Quei leader che lui aveva trattato con la puzza sotto il naso e arroganza. Ma a quel punto i partiti – ha continuato D’Agostino – gli hanno detto: adesso arrivi qua e so’ cazzi”.

marta cartabia atreju

 

Anche perché, ha puntualizzato in modo colorito: “A Roma la maschera del Marchese del Grillo quanto può durare? Perché un giorno avrai bisogno di me. Nella vita conta più il carattere del talento. E questa è la prova”. E ricorda un famoso caso del recente passato: “Mi ricordo Monti. Tutti a farsi le pippe con il loden, e lui si era montato la testa fondando anche un partito e poi che fine ha fatto?”.

 

DAGO BY VERINHA OTTONI

I retroscena, però, non finiscono qui. Perché il fondatore di Dagospia ha poi illustrato uno scenario che apparentemente può sembrare di fantapolitica, ma che nella realtà non sarebbe poi così irreale.

 

“Il cioccolatino per Draghi cos’è? Che uno ha 86 anni, Cassese. E l’altro 83, Amato. Quanto possono durare?” facendo chiaro riferimento alla loro avanzata età. Fatti i dovuti scongiuri, D’Agostino ha proseguito: “Facciamo le corna, però mi riferisco al fatto che loro stanno lì un paio di anni a proteggere questo governo e poi… si dimettono, qual è il problema?”.

GIULIANO AMATO MARIO DRAGHI

 

Per questo sarebbe ormai definitivamente tramontata l’ipotesi di Pier Ferdinando Casini: “Ha 67 anni, quello te lo devi sorbire per sette anni”. E poi stronca uno per uno gli altri nomi in lizza: “La Casellati? È un altro caso di fuffa. Se va a Bruxelles che ci va a fare? A comprare i foulard in quale boutique? Ma ce lo vedi un avvocato matrimonialista?”.

 

elisabetta belloni 4

Marta Cartabia? lo sollecita l’inviato di Piazzapulita: “Ma no, Marta Cartabia era casomai per un ruolo di premier. Perché ha due fili, uno ce l’ha in mano Cassese e uno Amato”. Elisabetta Belloni? “Qui stiamo veramente nel mondo delle barzellette, perché non si è mai visto, nemmeno in Russia, un capo dei servizi (attualmente a capo dell'intelligence) che va a fare il capo dello Stato”.

 

dago a piazzapulita 4

Visto che, ha proseguito: “L’importante è che i partiti in alleanza nel governo siano uniti su un nome per il prossimo presidente della Repubblica. Poi la Meloni può votarlo o meno”. E ha concluso lapidario, rispondendo alla domanda del giornalista su un candidato unico del centrodestra: “Forse non te l’ha detto nessuno, ma il centrodestra non esiste più”.

dago alla scala SABINO CASSESEmarta cartabia sergio mattarellamarta cartabia atreju mario draghi giuliano amatodago a piazzapulita 2paola severino marta cartabia maria elisabetta alberti casellati quirinale by macondo paola severino marta cartabia foto di baccodago a piazzapulita 3marta cartabia foto di bacco (3)dago a piazzapulita 6elisabetta belloni 1

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...