vincenzo de luca - virginia raggi

1. DE LUCA SBERTUCCIA TENERAMENTE VIRGINIA RAGGI (“UNA BAMBOLINA IMBAMBOLATA”) E GLI IMBECILLI DEL POLITICAMENTE CORRETTO SI STRACCIANO LE VESTI E GRIDANO ALLO SCANDALO 2. IL BULLETTO RENZI, CHE HA VERBALMENTE STRAPAZZATO TUTTI GLI AVVERSARI, ORA SI SCANDALIZZA E PRENDE LE DISTANZE (“NON CONDIVIDO LE SUE PAROLE”), CUPERLO E BOSCHI BACCHETTANO DA MAESTRINI (“SONO PAROLE INGIUSTE, LA RAGGI MERITA RISPETTO”)

 

 

VIDEO  - DE LUCA SBERTUCCIA DI MAIO

1 - VIRGINIA BAMBOLINA IMBAMBOLATA

Pier Francesco Borgia per “il Giornale”

 

VINCENZO DE LUCAVINCENZO DE LUCA

Quello che non ti aspetti può succedere. Anche durante la direzione di un partito, il Pd, guidato con mano ferma da un padre-padrone come Matteo Renzi. E ovviamente quello che non ti aspetti non è la gaffe di turno (questa volta uscita dalla bocca di un vecchio lupo della politica come il governatore della Campania Vincenzo De Luca) ma dalla reazione alla battutaccia che si è registrata nella sala.

 

Tornando sul tema delle amministrative, De Luca ha parlato quasi rivolgendosi solamente a Roberto Giachetti, uscito sconfitto dall' agone capitolino. «Ho visto la Raggi affacciata al balcone del Campidoglio - ha detto De Luca -, una bambolina che mi faceva tenerezza. Ora la vedo bambolina imbambolata. Ora per la giunta in via di formazione ci sarà il web Cencelli, del resto il capo del partito di professione fa il webmaster. Dico solo a Giachetti: quello che sta accadendo dimostra che Dio c'è».

 

VINCENZO DE LUCA CON LA CHITARRAVINCENZO DE LUCA CON LA CHITARRA

Parte della sala è caduta nel silenzio. Però si sono registrati applausi e risatine. Insomma la reazione ha enfatizzato la gaffe invece di smorzarla. E da tutte le parti sono giunte reprimende e commenti al vetriolo contro il governatore. Il primo a ergersi a paladino della correttezza e del rispetto democratico è ovviamente Gianni Cuperlo: «Virginia Raggi non è una bambolina. È il sindaco di Roma e merita rispetto. Come donna, come sindaco e come avversario». A prendere le distanze è Maria Elena Boschi, ministra per le Riforme costituzionali con delega alle Pari opportunità: «Credo che De Luca abbia utilizzato parole sbagliate e ingiuste verso Virginia Raggi. Che è una donna, una professionista ed è la sindaca di tutti i romani, avendo vinto le elezioni».

 

VIRGINIA RAGGIVIRGINIA RAGGI

A difendere la prima cittadina di Roma sono soprattutto gli avversari politici. Come le deputate di Forza Italia Renata Polverini ed Elvira Savino. «De Luca chieda scusa!», tuona l' ex governatrice del Lazio. «Per i democratici - le fa eco la Savino - ci sono donne e donne, alcune meritano rispetto, altre invece si possono irridere tranquillamente. E il Pd sarebbe un partito che tutela le pari opportunità? Tutte chiacchiere: è maschilista e ipocrita». Così, deve intervenire anche Renzi a sconfessare il governatore: «Non ho condiviso le parole di De Luca sulla Raggi, che merita un augurio di buon lavoro».

VINCENZO DE LUCAVINCENZO DE LUCA

 

2 - L’ULTIMA GAFFE DI DE LUCA “LA RAGGI È UNA BAMBOLINA”

Filippo Ceccarelli per “la Repubblica”

 

Da Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania, ci si aspetta sempre uno spettacolo. È questa una risorsa tutta sua, utile assai nel tempo in cui una politica piuttosto screditata e generalmente inefficace deve catturare interesse; ma ieri si è capito pure che questa attitudine del governatore, questo costante indulgere al proprio colorito personaggio, questa specie di inseguimento a Crozza è anche un po’ una droga e in prospettiva una dannazione.

 

Ieri, in tutta evidenza, l’esordio di De Luca non era stato dei più trascinanti. Nella sala della direzione e davanti agli schermi dello streaming il suo pubblico rischiava, anzi cominciava a rimanere deluso. Ma questo, per un grande commediante, è sempre un effetto voluto.

VIRGINIA RAGGI DOPO LA VITTORIAVIRGINIA RAGGI DOPO LA VITTORIA

 

Quando la preparazione soporifera è giunta alla dovuta cottura, quando tutti in platea si chiedono «ma come?», ecco che preannunciata dalle giuste pause e dalla più promettente espressività, parte la tirata, la zampata, il numeraccio, il colpo di teatrone, meglio se all’insegna della sguaiataggine. E tutti allora sono contenti e lui, De Luca, lo è ancora di più, e perfino i bravi autori di Crozza alzano al cielo i loro ringraziamenti e continuano a studiare il soggetto.

 

Così fra i vari e molteplici argomenti che il presidente campano poteva affrontare, se n’è uscito sui cinque stelle. Abbastanza a freddo, per la verità. Comunque è partito dall’immagine, assai vista, di Virginia Raggi che il primo giorno si è affacciata dal balcone con vista sui fori del suo studio al Campidoglio.

 

renzi boschirenzi boschi

Ha fatto una faccia delle sue, a mezza strada tra il fastidio e il disprezzo, e a questo punto ha scolpito con naturalezza l’atteso e prezioso giudizio: «Una bambolina imbambolata». Gioco di parole non irresistibile, come del resto è suonata abbastanza moscia la valutazione soggettiva di cui ha voluto far dono alla platea: «Mi sono intenerito». Parecchi democratici però sono di bocca buona e quindi hanno riso, ah-ah, bravo Vincenzo, il tuo umorismo non tradisce mai.

 

cuperlo manifestazione cgilcuperlo manifestazione cgil

Molto è mutato nei modi di offendere nella post-politica e pur con tutta la cinica ipocrisia che governa questo genere di faccende, sul piano della tecnica ricorrere all’offesa sessista si configura al giorno d’oggi come una pratica inesorabilmente e desolatamente sconsiderata. Un vero e proprio suicidio civile.

 

Diversi sono i casi in questo senso. Le volgarità dei cinque stelle ai danni di alcune deputate del Pd. Poi l’oscena e duplice performance di improvvidi senatori verdiniani all’indirizzo di una grillina, con moviola comprovante gestacci e labiale. Ogni volta si è levata giustamente una riprovazione pressoché generale. Ora «bambolina» suona, rispetto ai due episodi, di minore entità offensiva.

 

de luca boschide luca boschi

A dirla tutta, lì per lì, veniva da pensare a una canzone di Patty Pravo in cui si lamentava di un tipo che la faceva girare come appunto una bambola; o a qualche premio da tiro a segno di Luna Park, la bambolina gonfiabile. Sennonché, per De Luca e la riuscita macchietta che si sforza di essere, più che l’oltraggio sessista, si fa notare l’antiquata concezione, per non dire senile, e l’ottusa fedeltà a modelli femminili che sono ormai davvero fuori del tempo.

 

Così prima sono partite le proteste di alcune donne berlusconiane, Carfagna e Savino, poi anche delle parlamentari del Pd, poi è insorto il gelido Cuperlo e infine Renzi, che aveva capito l’aria, ha trovato il modo di prendere le distanza in sede di replica facendo gli auguri alla «sindaca » - ha detto così - e visto che c’era ne ha approfittato per estenderli anche a Berlusconi che esce dall’ospedale.

 

VINCENZO DE LUCAVINCENZO DE LUCA

Ma la trance attoriale di De Luca, che si esercita con gran successo in una tv salernitana dal nome «Lira Tv», era ormai partita. E invano ha seguitato a prendersela con i cinque stelle invano chiamando anche Dio a testimone della loro incapacità. Questo però è stato poco notato.

 

 

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