manifestazione pro fillon parigi -8

QUANTO PIACE IL FILLON AI BIGOTTI FRANCESI! - JUPPÉ RINUNCIA A CANDIDARSI, IL REPUBBLICANO RESTA IN CORSA NONOSTANTE GLI SCANDALI - IERI LA DESTRA RELIGIOSA HA FATTO SFILARE LE SUE TRUPPE: LA MOGLIE HA INTASCATO STIPENDI PUBBLICI SENZA LAVORARE? L’IMPORTANTE È CHE SIA CONTRO ABORTO, NOZZE GAY E ‘TOTALITARISMO ISLAMISTA’

manifestazione pro fillon parigi  9manifestazione pro fillon parigi 9

1.FRANCIA: JUPPÉ, CONFERMO CHE NON SONO CANDIDATO

 (ANSA) - Il sindaco di Bordeaux, Alain Juppé, ha confermato in una dichiarazione davanti ai giornalisti di "non essere candidato" alla presidenza della Repubblica e di "non essere in grado" di riunire la destra nel caso di desistenza di Francois Fillon.

 

JUPPE FILLONJUPPE FILLON

Nel suo discorso, dai toni molto decisi e fermi, Alain Juppé si è tirato fuori dalla difficilissima situazione della destra, alle prese con una "determinazione, un'ostinazione" nell'insistenza di Francois Fillon a restare candidato. "Mai, sotto la Quinta repubblica, un'elezione presidenziale è stata così confusa", ha esordito l'ex primo ministro, apparso ferito nell'orgoglio dopo la sconfitta alle primarie proprio contro Fillon.

manifestazione pro fillon parigi  2manifestazione pro fillon parigi 2

 

E sull'attuale candidato, ha aggiunto che il suo "piano di difesa, fondato su un presunto complotto, ha portato la destra in un'impasse". "Per me è troppo tardi - ha concluso amaramente Juppé - non entro in trattative, la mia candidatura non incarnerebbe il bisogno di rinnovamento auspicato dai francesi".

manifestazione pro fillon parigi  7manifestazione pro fillon parigi 7

 

2.SARKOZY PROPONE RIUNIONE PER USCIRE DA CRISI

 (ANSA) - L'ex presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy, ha proposto stamattina con un comunicato una riunione con Francois Fillon e Alain Juppé per "trovare una via d'uscita" alla situazione della candidatura della destra alle presidenziali.

 

 

3.FILLON SI AGGRAPPA ALLA PIAZZA MA OGGI È IL GIORNO DEL GIUDIZIO

Francesco De Remigis per il Giornale

 

 Le ultime ore da candidato o quelle del rilancio? Ieri la risposta è arrivata dalla piazza, con François Fillon sul palco per spiegare le ragioni di un' insistenza che pare sconfessata dai sondaggi. «Pensano che io sia solo, ma lo siamo?

 

manifestazione pro fillon parigi  3manifestazione pro fillon parigi 3

», chiede alle migliaia di sostenitori che hanno raggiunto la manifestazione convocata al Trocadero, davanti alla Tour Eiffel, ieri pomeriggio. Duecentomila persone secondo gli organizzatori, la prefettura si astiene dai numeri. «Essere fieri della Francia e di essere francesi». Ecco perché siamo qui, insiste il candidato ufficiale dei Républicains.

 

Devastato politicamente da abbandoni in massa, ha ottenuto il sostegno della moglie Penelope dopo 40 giorni silenzio: «Vai avanti», ha detto ieri prima di raggiungerlo sul palco. La piazza di Parigi lo ha confortato: «Fillon, resisti! La Francia ha bisogno di te». «Devo ascoltare questa folla immensa che mi spinge ad andare avanti», ribadisce a più riprese.

manifestazione pro fillon parigi  11manifestazione pro fillon parigi 11

 

 Ma nel suo discorso non dice esplicitamente che continuerà fino alla fine, frase-ritornello di ogni comizio dal 25 gennaio, quando Le Canard Enchaîné ha rivelato i presunti incarichi fittizi della moglie come assistente parlamentare e di due dei suoi figli. Restano le scuse, per la cattiva comunicazione sul Penelope-gate definita «approssimativa», e il ritorno al programma, trascurato negli ultimi giorni per difendersi dalle accuse.

 

manifestazione pro fillon parigi  1manifestazione pro fillon parigi 1

Si scaglia contro il «totalitarismo islamista», cita frasi del suo libro che gli hanno fatto vincere le primarie contro ogni sondaggio. «Tolosa, Charlie, l' hyper Casher, Nizza, il Bataclan». Eventi su cui François Hollande ha mostrato tutta la sua fragilità: sul tema sicurezza «il nostro Paese non è stato governato», dice.

 

Parla soprattutto delle «diserzioni senza vergogna», invitando «i dirigenti della destra e del centro a fare un esame di coscienza, perché io ho fatto il mio». La «caccia all' uomo per impedirmi di svolgere correttamente la campagna presidenziale deve finire». Migliaia di bandiere bleu blanc rouge sventolano davanti a lui, eppure su Twitter un ex fillonista, sostenitore di Alain Juppé, scrive «Triste fine di campagna». Prematuro dirlo, visto che la base sembra aver risposto alla chiamata.

manifestazione pro fillon parigi  10manifestazione pro fillon parigi 10

 

Mentre Fillon si godeva il bagno di folla al Trocadero, a Place de la République andava in scena la contro manifestazione in sostegno della giustizia, un rassemblement di fatto anti-Fillon. Centinaia di persone con pentole e slogan per lo «Stop alla corruzione». Ma senza i Républicains. Ce n' erano, invece, nella piazza di Fillon. L' assenza voluta di bandiere del partito ha lasciato spazio ai volti: da Luc Chatel al sarkozista François Baroin, che in una fase incerta per definire le sorti del candidato spera in un passe-partout che potrebbe valergli la premiership in caso di vittoria di Fillon, o almeno un quieto vivere fino alla resa dei conti.

FILLONFILLON

 

Il ticket Fillon-Baroin era l' ipotesi ventilata da Sarkozy prima del piano B, che oggi vorrebbe Juppé candidato al suo posto grazie a sondaggi favorevoli: supererebbe il primo turno col 24,5%, Fillon sarebbe solo terzo col 17%. L' ufficio politico dei Républicains si riunisce oggi per «valutare la situazione».

manifestazione pro fillon parigi  4manifestazione pro fillon parigi 4

 

La contro-candidatura Juppé resta all' ordine del giorno. Il sindaco di Bordeaux ieri ha avuto un lungo colloquio con Nicolas Sarkozy (entrambi sono stati sconfitti da Fillon alle primarie) per studiare un' uscita di scena «dignitosa» del leader che non vuole mollare. Solo lui può dire basta. Lui ha le chiavi delle casse del partito, consegnate da 4,5 milioni di voti, e da ieri ha anche la piazza. Piena.

 

manifestazione pro fillon parigi  8manifestazione pro fillon parigi 8manifestazione pro fillon parigi  5manifestazione pro fillon parigi 5manifestazione pro fillon parigi  6manifestazione pro fillon parigi 6

 

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)