chiara ferragni giorgia meloni pandoro

DOPO CHIARA, SERVE CHIAREZZA – IL “PANDORO-GATE” CHE HA TRAVOLTO CHIARA FERRAGNI FA MUOVERE LA MAGGIORANZA, INTENZIONATA A VARARE UN LEGGE CHE IMPONGA, A CHI DICHIARA DI FARE BENEFICENZA, DI RENDERE NOTE LE CIFRE ELARGITE SCENDENDO NEL DETTAGLIO - TRA LE IDEE C'È QUELLA DI FAR SÌ CHE VENGA SPECIFICATO SE LA SOMMA DA DEVOLVERE SIA GIÀ STATA FISSATA O DIPENDA DALL'ANDAMENTO DELLE VENDITE...

Estratto dell’articolo di Francesco Bechis e Andrea Bulleri per “Il Messaggero”

 

SOUPAHNDORO - MEME BY EMILIANO CARLI

Qualcuno, nei corridoi tra Montecitorio e Palazzo Chigi, l'ha già battezzata come la "legge Ferragni". E il perché non è difficile da immaginare: il provvedimento, in gestazione nella maggioranza, nasce sulla scorta del pandoro-gate che ha travolto l'influencer da 29 milioni di follower, multata dall'Antitrust insieme alla Balocco per aver «fatto credere» che una parte dei proventi del dolce natalizio griffato (e dal prezzo maggiorato) sarebbero finiti all'ospedale Regina Margherita di Torino.

 

Che invece una donazione, da 50mila euro, l'aveva già ricevuta, a fronte di un compenso per Chiara Ferragni da un milione. Ed ecco l'obiettivo che si sono dati dentro Fratelli d'Italia: rimettere ordine nel "far west" della beneficenza. E soprattutto impedire a monte pratiche commerciali scorrette e campagne di marketing allusive per promuovere cause che di benefico, a conti fatti, rischiano di avere ben poco. […]

chiara ferragni nello store di roma

 

La premier, a quanto risulta, già nei giorni scorsi ha mobilitato gli uffici del governo chiedendo «un'informativa» sul tema. E sia al ministero del Lavoro che a quello dell'Economia, che hanno un ruolo diretto in tutto ciò che riguarda il Terzo settore, si sono messi all'opera. Evidenziando una serie di criticità nella normativa attuale. Perché alcune leggi già esistono certo.

 

Come quella del 2019 che impone a fondazioni e onlus di rendere noti i contributi ricevuti nell'anno precedente da enti o amministrazioni pubbliche. Ma nonostante la sanzione prevista per i trasgressori ammonti fino all'1% dell'intera donazione, l'impressione a scorrere le pagine web di molte associazioni benefiche è che la previsione sia rimasta almeno in parte lettera morta.

 

Ecco perché la maggioranza ora vuole correre ai ripari. Mettendo a punto una legge che in sostanza imponga a chi dichiara di fare beneficenza (in primo luogo ad aziende e società, che in virtù della causa benefica sposata potrebbero veder aumentare le proprie vendite) di rendere note quelle cifre. E di farlo scendendo nel dettaglio.

 

il tutorial di chiara ferragni per decorare il suo pandoro 4

Tra le idee al vaglio c'è quella di far sì che venga specificato se la somma da devolvere è già stata arbitrariamente fissata (e magari già elargita) oppure se essa dipenda in qualche misura dall'andamento delle vendite. E, in quest'ultimo caso, quale percentuale dei guadagni verrà destinata alla causa in questione. Faro anche sulle sponsorizzazioni: l'intenzione, in sostanza, è quella di rendere noto al consumatore se l'eventuale partnership con un testimonial che presta la propria immagine per lanciare il prodotto in questione (come potrebbe essere, appunto, un influencer) sia o meno retribuita. […]

 

Di certo i numeri dovranno essere rendicontati, conoscibili e disponibili per tutti i consumatori, magari sul sito web dell'azienda che promuove la campagna. Un po' come avviene per i finanziamenti a partiti e fondazioni politiche. […]

meme sulle imbarazzanti scuse di chiara ferragni per il caso pandoro 1il tutorial di chiara ferragni per decorare il suo pandoro 5il tutorial di chiara ferragni per decorare il suo pandoro 3il tutorial di chiara ferragni per decorare il suo pandoro 1meloni ferragnichiara ferragni e le uova di pasqua

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