draghi schauble 4280-a789-2fddfc41b407

QUI COMANDO IO - DRAGHI GELA SCHAEUBLE, CHE NON VEDE L’ORA DI CACCIARE ATENE DALLA MONETA UNICA: “LA GRECIA È E RIMANE NELL’EURO” - IL MINISTRO TEDESCO ANCORA SPERA IN UNA “GREXIT” TEMPORANEA PER CINQUE ANNI

Tonia Mastrobuoni per “la Stampa”

 

DRAGHI SCHAUBLE   4280-a789-2fddfc41b407DRAGHI SCHAUBLE 4280-a789-2fddfc41b407

Il duello a distanza prosegue. Wolfgang Schaeuble ha ribadito ieri che la «Grexit», l’ipotesi avanzata dal ministro delle Finanze tedesco all’ultimo Eurogruppo che la Grecia abbandoni l’euro per cinque anni, è ancora sul tavolo. Salvo poi raccomandare al gruppo parlamentare dei conservatori tedeschi di votare oggi il mandato per trattare un nuovo salvataggio greco. La discussione non sarà affatto facile, per Angela Merkel.

 

Una fetta del suo partito è con il suo ministro delle Finanze e avrebbe preferito tagliare i ponti con Atene. Ma a dare manforte alla cancelliera, sono arrivati ieri i solidi argomenti di Mario Draghi. A seicento chilometri di distanza, il presidente della Bce ha approfittato della rituale conferenza stampa successiva al consiglio direttivo dell’Eurotower, per mettere in chiaro un paio di punti.

SCHAEUBLE DRAGHI FOTO LAPRESSE SCHAEUBLE DRAGHI FOTO LAPRESSE

 

Anzitutto, che la Bce agisce, dopo l’accordo di domenica scorsa, «nell’assunto che la Grecia è e rimane un membro dell’eurozona». Certo, «se questo assunto è giustificato resta totalmente nella responsabilità della Grecia e dei partner europei», ma nel frattempo la cacciata di Atene resta nell’iperuranio delle idee.

 

Al momento, il voto positivo al Parlamento greco e la svolta «realpolitisch» di Alexis Tsipras, sono argomenti che aiutano Angela Merkel nello sforzo di convincere il suo partito a votare il mandato per trattare il nuovo pacchetto di salvataggio da 86 miliardi.

 

DRAGHI SCHAUBLE  .w_lDRAGHI SCHAUBLE .w_l

Naturalmente, senza «l’onere della prova» chiesto dall’ultimo Eurosummit, senza il principio che prima i greci devono votare le riforme e poi arriveranno i soldi, la fronda di oggi dei conservatori tedeschi sarebbe stata molto più pesante. Il fatto che ieri il capo dell’ala ultraconservatrice e bavarese dei conservatori, Seehofer (Csu) abbia detto che il pacchetto va votato, è un buon segnale. Così come il fatto che nella Spd sia nata una rivolta contro il ministro delle Finanze della «Grexit».

 

TSIPRAS MERKEL HOLLANDE  TSIPRAS MERKEL HOLLANDE

Ma la cancelliera rischia comunque: è ormai chiaro che Schäuble non rinuncia all’idea di buttare fuori la Grecia. Per ora è uscito sconfitto dalla partita, ma il primo errore o voltafaccia dei greci rischia di rovesciare la situazione e danneggiare la cancelliera. E con lei, chi finora ha assecondato e influito sulla sua apertura di credito, cioè Mario Draghi.

 

La prima sorpresa della riunione dei banchieri centrali della Bce, che sicuramente non è piaciuta ai tedeschi, è che Draghi ha deciso di aumentare già di 900 milioni di euro i fondi emergenziali Ela che erano rimasti limitati a 89 miliardi dal 26 giugno scorso. La seconda è che Draghi ha detto che il debito greco è insostenibile è che «va alleggerito». Anche questo un argomento non popolarissimo, tra gli adepti di Schäuble. Certo, il presidente della Bce ha ammesso che i paletti normativi sono stretti, ma ha pronunciato quella frase in modo talmente assertivo da non lasciare dubbi sul fatto che una soluzione vada trovata.

l'incontro tra tsipras, merkel, hollande e tusk a bruxelles tratto dal profilo twitter di preben aamann 0l'incontro tra tsipras, merkel, hollande e tusk a bruxelles tratto dal profilo twitter di preben aamann 0

 

Quanto alla querelle sui fondi emergenziali, Draghi ha rivelato ieri che prima della fine di giugno qualcuno aveva chiesto persino «un abbassamento del limite dell’Ela a zero», mossa che «avrebbe causato un immediato collasso del sistema bancario». Facile immaginare chi. Quel qualcuno suggerì in sostanza di far fallire la Grecia prima della fine di giugno, nel consesso dei guardiani dell’euro.

 

MERKEL TSIPRASMERKEL TSIPRAS

Adesso «le cose sono cambiate - ha aggiunto Draghi - ci sono state una serie di novità, con l’approvazione del prestito-ponte, i voti nei Parlamenti, a cominciare da quello greco, per cui abbiamo considerato ristabilite le condizioni per aumentare l’Ela». Dopo questi fatti, il presidente della Bce si è anche detto «certo» che la Bce e il Fmi «saranno rimborsate»: la prossima scadenza importante sono 3,5 miliardi che Atene deve all’Eurotower entro lunedì prossimo, oltre ai circa 2 miliardi che deve ancora al Fondo.

 

Certo, restano dubbi «sulla volontà e sulla capacità della Grecia di fare le riforme; spetta a loro dimostrarlo». Draghi ha respinto anche con veemenza gli argomenti di chi ha accusato la Bce di aver sostenuto troppo poco la Grecia congelando ad un certo punto l’Ela - «critiche inconsistenti» - ma anche chi ha accusato l’Eurotower di aver addirittura causato la fuga dei capitali della Grecia.

tsipras e la merkel xxx028049atsipras e la merkel xxx028049a

 

A conferma, il presidente della Bce ha citato qualche solido numero: «Nel mese delle elezioni greche, le fuoriuscite dei depositi sono state di 13,3 miliardi, contro 35,2 miliardi di Ela». A giugno, mese nero del collasso delle trattative, le fughe hanno raggiunto gli 8,1 miliardi di euro, mentre gli aumenti dell’Ela sono stati da 10,3 miliardi di euro. Nessuna corrispondenza, tra questi numeri.

 

 

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…