fantoccio giorgia meloni corteo primo maggio torino

COMPAGNI, LAVORATORI, FANTOCCI E IMBECILLI –DURANTE IL CORTEO DEL PRIMO MAGGIO A TORINO, SFILANO UN FANTOCCIO DI GIORGIA MELONI CON IL BRACCIO ALZATO E UN ALTRO DI ’GNAZIO LA RUSSA CON UN MANGANELLO IN PUGNO – INTONATI CANTI DELLA RESISTENZA E CORI CONTRO LA PREMIER E IL GOVERNO. AD APRIRE IL CORTEO, UNO STRISCIONE CONTRO LA GUERRA – BRUCIATE LE BANDIERE DI UE, STATI UNITI E NATO

1 MAGGIO: TORINO, FANTOCCIO MELONI CON BRACCIO ALZATO

fantocci di meloni e salvini al corteo del primo maggio a torino

(ANSA) - Un fantoccio con le sembianze di Giorgia Meloni con il braccio alzato nel saluto fascista, un altro che raffigura Ignazio La Russa con un manganello in pugno e altri ancora con diversi esponenti politici e di governo tra cui Matteo Piantedosi.

 

E' quanto si vede a Torino nel cosiddetto spezzone sociale del corteo del Primo Maggio, che è partito stamani da Piazza Vittorio. In testa al corteo, nella parte istituzionale, è presente il sindaco, Stefano Lo Russo.

 

 

TORINO, CORTEO DEL PRIMO MAGGIO: SFILA UN FANTOCCIO DI GIORGIA MELONI CON IL BRACCIO ALZATO

Estratto dell’articolo di Stefania Aoi e Cristina Zagaria per www.repubblica.it

 

Un fantoccio di Giorgia Meloni con il braccio alzato nel saluto fascista, un altro che raffigura Ignazio La Russa con un manganello in pugno e altri ancora con diversi esponenti politici e di governo tra cui Matteo Piantedosi. Parte così il corteo del Primo maggio per le strade di Torino, insolitamente sotto una pioggia costante. 

 

fantoccio della meloni al corteo del primo maggio a torino

Il corteo sfila tra le strade del centro, tra canti della resistenza e cori contro Giorgia Meloni e il Governo. Una manifestazione con molte anime. Tanti  sono anche gli slogan contro la corsa agli armamenti, c'è uno striscione arcobaleno con la scritta «no alla guerra in Ucraina» in italiano, russo e inglese, uno in difesa delle donne iraniane ( «Donna, vita, libertà a sostegno delle donne iraniane»). Sotto i portici di via Roma suona anche la banda dei vigili urbani.

 

[…]

Il corteo sfila lento sotto la pioggia battente. In testa lo striscione: "Basta armi, fermiamo la guerra. Contro carovita e devastazione ambientale". E lo spezzone sociale scandisce lo slogan: "Fuori l’Italia dalla Nato, nessuna base nessun soldato".

 

corteo del primo maggio a torino

In coda, il cosiddetto spezzone sociale, che porta un fantoccio della presidente del consiglio, con il braccio teso a fare il saluto romano e il cartello “Oggi primo maggio, il governo lavora per voi. Briciole per i salari, tagli per i poveri». A fare da contorno, in una carnevalesca carrellata di caricature, il faccione di cartapesta del presidente del Senato Ignazio La Russa con una clava, e quelli del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del ministro Matteo Salvini.

 

A fine corteo conquistano la piazza i giovani del Fronte della Gioventù comunista, i Cobas i No Tav, che salgono sul palco tra le note di De Andrè e cori contro Confindustria. In piazza San Carlo ci sono anche attivisti e militanti di Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Sinistra anticapitalista, Autonomia-Contropotere, No Tav, Si-Cobas

 

corteo del primo maggio a torino 1

E come ultimo atto della manifestazione per il Primo Maggio, i manifestanti danno fuoco alle bandiere degli Stati Uniti e della Nato  in piazza Castello durante i comizi del cosiddetto spezzone sociale. Le fiamme vengono appiccate anche a un vessillo dell'Unione Europea. […]

corteo del primo maggio a torino

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…