DAGOREPORT - FORSE AVEVA RAGIONE GUIDO CROSETTO QUANDO LO SCORSO NOVEMBRE EVOCÒ IN UN'INTERVISTA AL "CORRIERE DELLA SERA" LO SPETTRO DI UNA “OPPOSIZIONE GIUDIZIARIA” AL GOVERNO MELONI - UNA TENSIONE TRA TOGHE E ESECUTIVO È POI EFFETTIVAMENTE DEFLAGRATA: DA DELMASTRO A SANTANCHE', DAL FIGLIO DI LA RUSSA A SGARBI, FINO AL CASO ANAS CHE HA TRAFITTO LA FAMIGLIA VERDINI CARA AL CUORE DI SALVINI - ORA NEI PALAZZI DEL POTERE SI VOCIFERA CHE CI SAREBBERO ALMENO TRE PROCURE AL LAVORO SU FASCICOLI CHE RIGUARDANO PERSONALITÀ DI PRIMO PIANO DELLA MAGGIORANZA (SE ZOMPA IL GOVERNO MELONI NON CI SARÀ UN INTERVENTO “TECNICO” DA PARTE DI MATTARELLA: SI TORNA AL VOTO, SENZA PASSARE DAL VIA)

DAGOREPORT

 

delmastro meloni

Forse aveva ragione Guido Crosetto quando lo scorso novembre, in un'intervista al Corriere della Sera, evocò lo spettro di una  “opposizione giudiziaria”.

 

La spada di Damocle sul capoccione di Giorgia Meloni e del suo governo a tre ruote si chiama Giustizia, annunciò il co-fondatore di Fratelli d’Italia tratteggiando uno scenario da congiura: “Mi raccontano di riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a ‘fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni’”.

 

Il sintomo di una tensione neanche troppo latente tra il governo e le toghe è poi effettivamente deflagrata tra un avviso di garanzia e un tribunale, tra l’attivismo dei pm e le indagini della polizia giudiziaria.

MELONI SALVINI

 

Sappiamo che il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, è stato rinviato a giudizio per rivelazione del segreto d’ufficio al suo camerata Donzelli; leggiamo ogni giorno le disavventure del sottosegretario ai Beni Culturali, Vittorio Sgarbi, indagato per riciclaggio di opere d’arte rubate e in fervida in attesa di un verdetto dell'AntiTrust per un presunto conflitto di interessi; per non parlare del ministro del Turismo, Daniela Santanché, indagata per falso in bilancio e bancarotta.

santanchè meloni

 

Senza contare i guai giudiziari che tormentano il presidente del Senato La Russa, il cui figlio Leonardo Apache è indagato per violenza sessuale, e quelli che angustiano il deputato di Fratelli d'Italia Emanuele Pozzolo, dalla cui pistolina è partito un colpo la notte di Capodanno che ha ferito un 31enne, indagato per lesioni aggravate (al veglione celebrato con il fischio di pallottola era presente anche il sottosegretario Delmastro con il suo caposcorta Pablito Morello).

 

meme su leonardo apache la russa 1

A preoccupare di più la Sora Giorgia è la tenuta, politica e nervosa, di Matteo Salvini.

 

Su qualsiasi provvedimento, il leader della Lega è immancabilmente in disaccordo con la Ducetta. Un duello quotidiano perché teme di essere detronizzato nel partito se la Lega crollasse sotto il 10% alle Europee; perché paventa che il “no” di Fratelli d’Italia e Forza Italia al terzo mandato per i governatori “liberi” Luca Zaia dalle incombenze amministrative della regione Veneto per consegnarlo alla segreteria del Carroccio al posto suo.

 

MATTEO SALVINI E FRANCESCA VERDINI CAPODANNATI

E poi, a tenerlo sveglio, c’è il caso Anas. Il padre e il fratello della sua compagna, Francesca Verdini, cioè l’ex senatore e deputato Denis Verdini e suo figlio Tommaso sono nei guai per gli appalti all’Anas: il primo è indagato e il secondo è finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione.

 

TOMMASO DENIS VERDINI

L’ex Truce del Papeete ha già abituato i suoi fan a colpi di scena clamorosi (come quando fece zompare il governo giallo-verde di Giuseppe Conte invocando “pieni poteri”) e nessuno puo’ escludere nuove mattane.

 

L’ultima ciliegina avvelenata contro il governo di Destra-centro l’ha offerta il presidente della Corte Costituzionale, Augusto Barbera, che, intervistato da “Repubblica”, alla domanda “Una toga è ancora libera di avere un’opinione politica e di esprimerla in un’assemblea di corrente? O deve stare zitta pena l’accusa di eversione?” sentenzia:

giorgia meloni e vittorio sgarbi 1

 

“Anche i magistrati sono titolari del diritto di libera espressione delle opinioni, assicurato per tutti i cittadini dall’articolo 21 della Costituzione, ma si tratta di vedere in che modo e in quali occasioni. Anche la Corte ha già posto paletti”. Della serie: i magistrati possono partecipare al dibattito pubblico, esprimersi, schierarsi. E chi non ci sta, se la prende in saccoccia.

MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI

 

Nei palazzi del potere da giorni si vocifera che ci sarebbero almeno tre procure al lavoro su fascicoli riguardanti personalità di primo piano della maggioranza e dell’esecutivo.

 

I tanti “alert” sollevati a destra sull’azione dei pm in chiave anti-Meloni saranno stati anche una furbata preventiva (o forse una manìa di persecuzione, dopo un ventennio di battaglie tra Berlusconi e i magistrati) ma è evidente che nerissime nubi giudiziarie si addensano sul governo. 

 

Matteo Salvini e Francesca Verdini capodannati

 

POST SCRIPTUM

Se zompa il governo Meloni non ci sarà un intervento “riparatore” da parte di Mattarella. Non ci sono i presupposti né per un esecutivo tecnico né tantomeno per un interregno a guida Crosetto: si torna al voto, senza passare dal via.

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CONFERENZA STAMPA MANOVRA

 

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