È MORTO A 90 ANNI FRANCO REVIGLIO, ECONOMISTA, DIRIGENTE E PUBBLICO E POLITICO SOCIALISTA, GIÀ AD DI ENI E PIÙ VOLTE MINISTRO DELLA REPUBBLICA – È ENTRATO NELLA STORIA PERCHÉ FU LUI, DA MINISTRO DELLE FINANZE (1978-1981) A INTRODURRE I REGISTRATORI DI CASSA, LA RICEVUTA FISCALE E IL “LIBRO ROSSO” DEGLI EVASORI. TANTO DA ESSERE SOPRANNOMINATO IL “PADRE DELLO SCONTRINO”. NEL 1981 PROPOSE UNA TASSA COMUNALE SUGLI IMMOBILI CHE ANTICIPA L’ICI – HA FORMATO UNA GENERAZIONE DI ECONOMISTI: TREMONTI, SINISCALCO, BERNABÈ, BALDASSARRI, CHIAMATI I “REVIGLIO BOYS”
ADDIO REVIGLIO, IL PAPÀ DELLO SCONTRINO FISCALE. I SUOI “RAGAZZI” HANNO CAMBIATO LA FINANZA
Estratto da www.lastampa.it
E’ morto a 90 anni Franco Reviglio, economista, dirigente pubblico e politico socialista, più volte ministro della Repubblica e per anni presidente e amministratore delegato dell’Eni. Professore di Scienza delle finanze all’Università di Torino, è stato una delle figure più autorevoli della cultura economica italiana, capace di coniugare rigore accademico e impegno civile.
Nato a Torino nel 1935, discendente della famiglia dei conti di Lezzuolo e della Veneria, si è laureato in giurisprudenza e ha intrapreso la carriera universitaria fino a diventare ordinario nel 1971. Dopo un periodo al Fondo monetario internazionale a Washington, entra nelle istituzioni italiane come consulente del Ministero del Bilancio e membro delle commissioni per la riforma tributaria e la programmazione economica.
È ministro delle Finanze nei governi Cossiga e Forlani, tra il 1979 e il 1981, e in quell’incarico si guadagna la fama di riformatore intransigente. A lui si devono l’introduzione dei registratori di cassa, della ricevuta fiscale e del “libro rosso” degli evasori: misure che segnano l’avvio di una nuova stagione nella lotta all’evasione e che gli valgono il soprannome di “padre dello scontrino”. Nel “Libro bianco” del 1981 propone, come ipotesi di riforma, una tassa comunale sugli immobili che anticipa l’Ici.
franco reviglio, romano prodi e gianni agnelli foto lapresse
Dal 1983 al 1989 guida l’Eni, che sotto la sua presidenza viene profondamente riorganizzata e riportata alla crescita. […]
Torna al governo nel 1992 come ministro del Bilancio e per gli Interventi straordinari nel Mezzogiorno nel governo Amato, in una delle fasi più delicate dell’economia italiana. È senatore, amministratore di aziende pubbliche e private – da Finmeccanica ad Aem Torino – e senior advisor di gruppi internazionali come Lehman Brothers.
[…] Attorno a lui si forma una generazione di giovani economisti – Tremonti, Siniscalco, Bernabè, Baldassarri – i cosiddetti “Reviglio boys”, cresciuti nella sua scuola liberalsocialista. […]
franco reviglio a mixer
giuliano amato franco reviglio
franco reviglio giuliano amato
franco reviglio foto lapresse

