carlo de benedetti elly schlein

ELLY A PEZZI - L’ESTATE MILITANTE DELLA SCHLEIN È UN FLOP, IL PD E’, TANTO PER CAMBIARE, SPACCATO. “NON SIAMO MAI RIUSCITI AD IMPORRE UN’AGENDA POLITICA”, SI LAGNA UN DIRIGENTE DEM – SUI MIGRANTI, MENTRE GLI AMMINISTRATORI PD PROTESTANO CONTRO GLI ARRIVI INCONTROLLATI, LA SEGRETARIA ACCUSA IL GOVERNO “DISUMANO” DI “CREARE IL REATO DI SOLIDARIETÀ” A DANNO DELLE ONG – E COSA FA ELLY IN QUESTO BAILAMME? SE NE VA IN SVIZZERA PER SEDURRE I 350MILA ITALIANI CON DOPPIO PASSAPORTO (TIPO IL PASSAPORTO NUMERO UNO, CARLO DE BENEDETTI)...

Estratto dell'articolo di Laura Cesaretti per “il Giornale”

 

schlein festa unita

L’«estate militante» si sposta in Svizzera. Sabato mattina Elly Schlein planerà a Zurigo, porterà il suo saluto ai «compagni del Partito socialista elvetico» al loro congresso, poi sarà a Basilea a presentare il proprio immancabile libro (un must ormai per politici arrembanti e per generali in disarmo che sperano di fare il salto dalla caserma ai più confortevoli seggi parlamentari).

 

La gita svizzera di Schlein è anche un ritorno a casa: la segretaria dem è nata a Lugano. Ma al Nazareno viene presentata come lungimirante operazione elettorale: nella terra di Guglielmo Tell, si ricorda, vivono 350mila italiani con doppio passaporto (tipo il Passaporto Numero Uno, alias l’ingegner Carlo De Benedetti), e la sortita di Elly serve a sedurli in vista del voto europeo.

 

SCHLEIN SUONA LA CHITARRA a castiglione del lago

I risultati dell’Opa sugli svizzeri si valuteranno nell’urna. Intanto, con l’avvicinarsi di settembre, si cominciano a fare i conti dell’«estate militante» lanciata dalla leader dem. E quei conti non tornano. Di «militante» si è visto poco, a parte il concertino alla Festa dell’Unità di Castiglione del Lago, con Schlein alla chitarra elettrica. E ovviamente le firme sulla petizione pro-salario minimo: la segretaria ha annunciato due giorni fa il raggiungimento delle 300mila firme, e a cavallo di Ferragosto il tema - grazie all’incontro tra le opposizioni e la premier e alla campagna di sottoscrizioni online - ha effettivamente tenuto banco per qualche giorno sui media. Una iniziativa azzeccata dal punto di vista della propaganda, che ha trovato un buon riscontro nei sondaggi e costretto il governo a venire allo scoperto, per cercare di arginare la campagna delle opposizioni.

 

carlo de benedetti elly schlein

Ma di militante, nella raccolta di adesioni via piattaforma internet grillina (con tutto il contorno di polemiche sulle solite firme di Paperino e di Batman) si è visto poco. E appena l’attenzione è calata, anche la campagna si è arenata. «Il problema è che siamo sempre all’inseguimento, ma senza segnare un gol: a parte qualche settimana di centralità sul salario minimo, il Pd non è mai riuscito ad imporre un’agenda politica», constata un dirigente dem critico. Neppure sui temi che più mettono in concreta difficoltà l’esecutivo, a cominciare dall’immigrazione. Su cui il Pd è, specularmente, in contraddizione quanto la maggioranza. E infatti, mentre gli amministratori Pd protestano contro gli arrivi incontrollati, la leader Pd parla d’altro e accusa il governo «disumano» di «creare il reato di solidarietà» a danno delle Ong, con immediata replica di Meloni sulla necessità di opporsi a chi «favorisce la tratta di esseri umani».

SCHLEIN SUONA LA CHITARRA a castiglione del lagoSCHLEIN a castiglione del lagoelly schleinCARLO DE BENEDETTI BACIA ELLY SCHLEIN

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…