
“IL CASO ALMASRI È EMBLEMA (ENNESIMO) DELL’INETTITUDINE DI MELONI E DEI SUOI COLLABORATORI” – EMILIANO FITTIPALDI: “UNA BANDA ALLO SBANDO CHE DA MESI NON NE AZZECCA UNA NEMMENO PER SBAGLIO, E CHE STA PRECIPITANDO IL PAESE IN UN PAROSSISMO REPUTAZIONALE CHE RISCHIA DI RIVERBERARSI IN UNA CRISI POLITICA ED ECONOMICA” – “SE ERA DAVVERO IN BALLO LA SICUREZZA NAZIONALE, BASTAVA APPORRE IL SEGRETO DI STATO ALL’OPERAZIONE; L’INSIPIENZA DEI VARI MANTOVANO E NORDIO HA DIROTTATO LA PREMIER SU UNA STRATEGIA BASATA SU MENZOGNE ED ERRORI” – “L’INCANTESIMO POPULISTA NON DURERÀ IN ETERNO: I FATTI HANNO UNA LORO INCOERCIBILE FORZA ANCHE DI FRONTE ALLA PROPAGANDA PIÙ EFFICACE. MA SE L’OPPOSIZIONE NON SI SVEGLIA…”
Estratto dell’articolo di Emiliano Fittipaldi per “Domani”
Leggendo gli atti del Tribunale dei ministri, i lettori di Domani non si sono stupiti della gravità dello scandalo Almasri, perché fin da principio è stato raccontato da questo giornale per quello che è: un gigantesco depistaggio di Stato, messo in piedi per nascondere l’abuso di potere con cui il governo italiano ha restituito alle autorità libiche un generale sanguinario. […]
La vicenda non è solo un baratro etico e giudiziario […], ma è (ennesimo e più imbarazzante) emblema dell’inettitudine di Meloni e dei suoi principali collaboratori. Una banda allo sbando che da mesi non ne azzecca una nemmeno per sbaglio, e che sta precipitando il paese in un parossismo reputazionale che rischia […] di riverberarsi in una crisi politica ed economica.
IL POST DI GIORGIA MELONI SULL ARCHIVIAZIONE PER IL CASO ALMASRI
La faccenda Almasri, almeno da un punto di vista giudiziario, poteva infatti essere contenuta con un’assunzione di responsabilità da parte di una leader che si vuole decisionista: se era davvero in ballo la sicurezza nazionale, bastava apporre il segreto di Stato all’operazione; come spiegato già sei mesi fa dalla nostra Vitalba Azzollini, il segreto non avrebbe evitato lo scontro con la Cpi, ma avrebbe certamente “salvato” i ministri dall’azione dei giudici italiani.
L’insipienza dei vari Mantovano e Nordio e dei rispettivi consiglieri giuridici (alcuni dei quali inascoltati, in verità) ha dirottato la premier su una strategia basata su menzogne ed errori. Mosse scellerate che hanno obbligato il procuratore di Roma Francesco Lo Voi (un conservatore che non ha mai avuto voglia di ingaggiare una lotta nel fango con Palazzo Chigi) a iscrivere tutto il gruppetto nel registro degli indagati. Una Caporetto.
carlo nordio e il caso almasri
Meloni è un’eccellente comunicatrice, dote a cui deve parte importante del consenso di cui ancora gode. Vittimismo e complottismo sono gli ingredienti segreti della sua ricetta propagandistica, ma il cul de sac in cui si è infilata rende oggi meno credibile l’assunto per cui la scelta di far fuggire il trafficante libico sarebbe colpa di un “disegno politico dei giudici”. Anche perché lei stessa aveva spergiurato dopo la strage di Cutro che avrebbe dato la caccia «agli scafisti lungo tutto il globo terracqueo».
GIORGIA MELONI E IL CASO ALMASRI - MEME BY FAWOLLO
L’imperizia sembra ormai cifra consueta del governo. Basta leggere le cronache delle ultime due settimane. Anche il modello Albania è stato massacrato dai giudici europei: come ovvio per chi conosce un minimo di scienza del diritto, la diatriba sui paesi sicuri che ha dato il colpo finale all’idea balzana di realizzare Cpr fuori dai confini nazionali non poteva finire diversamente.
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Anche la sua partita personale sui dazi è finita malissimo: mentre come “pontiera” volava a Washington da Donald Trump promettendo di spingere per tariffe «zero per zero» con gli Usa, con la sodale Ursula von der Leyen e il cancelliere di destra Merz sbagliava completamente strategia negoziale, preferendo al braccio di ferro un appeasement che ha costretto l’Unione ad accettare un accordo umiliante.
ALFREDO MANTOVANO E CARLO NORDIO - INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO FORENSE
Un’intesa che, secondo Confindustria, causerà in Italia la perdita di quasi 200mila posti di lavoro, e che, per il ministro Giorgetti, porterà nel 2026 una contrazione del Pil del paese di mezzo punto.
Perfino i blitz in parlamento, dove la destra ha una maggioranza bulgara, sono gestiti come principianti allo sbaraglio: qualche giorno fa il decreto Sport con cui Meloni sperava di accentrare il controllo dei grandi eventi sportivi sotto il suo governo è stato fatto a pezzi dagli uffici del presidente Sergio Mattarella, che hanno considerato il testo inaccettabile da un punto di vista giuridico e tecnico; per non parlare dei pasticci sulle scadenze del Pnrr (ci costeranno miliardi) e sulle crisi industriali, a partire da quella drammatica dell’ex Ilva di Taranto, in cui il suo fedelissimo Adolfo Urso sta dando il peggio di sé.
giorgia meloni gli appunti di giorgia 11
L’incantesimo populista non durerà in eterno: i fatti hanno una loro incoercibile forza anche di fronte alla propaganda più efficace. Ma se l’opposizione non si sveglia, dando almeno l’impressione di essere più adeguata e unita di un governo spaccato e inetto, non è affatto detto che il regno di Meloni non possa continuare ancora molto a lungo.
mantovano meloni nordio piantedosi
Almasri Osama Najeen.
GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY MANNELLI SUL FATTO QUOTIDIANO
IL SUPPLIZIO DI SANTA MELONI - VIGNETTA BY NATANGELO - IL FATTO QUOTIDIANO
IL PASSAPORTO DOMINICANO DI ALMASRI
INFORMATIVA DI MATTEO PIANTEDOSI E CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO ALMASRI - FOTO LAPRESSE 2
LA DIFESA DI ALMASRI BY CARLO NORDIO - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
protesta dei deputati pd sull assenza di giorgia meloni all informativa sul caso almasri foto lapresse
Osama Njeem Almasri
protesta dei deputati pd sull assenza di giorgia meloni all informativa sul caso almasri foto lapresse
BARE FUORI - MEME SUL GOVERNO E I MIGRANTI BY CARLI