giorgia meloni enrico letta toghe magistrati

LETTA, FACCE RIDE! – IL SEGRETARIO DEL PD, IL PARTITO CHE PER ANNI HA CANDIDATO E PORTATO IN POLITICA LE TOGHE, ATTACCA IL CENTRODESTRA CHE CANDIDA DUE MAGISTRATI, CATELLO MARESCA COME SINDACO A NAPOLI E SIMONETTA MATONE COME VICE A ROMA: “SONO IN FUNZIONE NEL POSTO DOVE SI CANDIDANO, HANNO PRESO DECISIONI SULLA LIBERTÀ DELLE PERSONE E HANNO ACCESSO A DATI SENSIBILI. LA LEGGE HA UN BUCO”  – LA MELONI: “NON SI POSSONO CANDIDARE SOLO NEL CENTRODESTRA? LA SINISTRA È UNA VITA CHE USA I MAGISTRATI E LI CANDIDA…”

Francesco Pacifico per “il Messaggero”

 

giorgia meloni enrico letta

I candidati sindaci per il Campidoglio e i loro schieramenti di appartenenza si affannano nella ricerca di amministratori adeguati per la Capitale. Si punta a parlamentari di grande esperienza come a figure prese dalla società civile. Ma mentre si lavora alacremente per formare gli staff - nei giorni precedenti al voto comunicare il nome di quello o di quell' altro assessore sposta non pochi consensi - piomba sulla campagna elettorale un macigno che scatena polemiche che vanno ben oltre la tornata amministrativa.

 

CATELLO MARESCA

Davanti alle telecamere de La 7 Enrico Letta, segretario del Pd, ha tuonato: «Il centrodestra ha candidato due magistrati a Napoli, come sindaco (Catello Maresca, ndr) e a Roma, come vicesindaco (Simonetta Matone, ndr).

 

Peccato che siano magistrati in funzione nel posto dove si candidano, hanno preso decisioni sulla libertà delle persone, hanno accesso a tutti i dati sensibili della terra rispetto alla quale si candidano». Per concludere: «La legge ha un buco, non impedisce questo, è un errore gravissimo».

 

I PRECEDENTI

SIMONETTA MATONE

Per la cronaca il Pd ha come governatore della Puglia un ex pilastro della Procura di Bari come Michele Emiliano. Mentre lo scorso 28 gennaio, per soffermarsi sul nome di Maresca, il Consiglio superiore della magistratura ha archiviato una segnalazione del Procuratore generale presso la Corte di appello di Napoli, secondo il quale il sostituto della Procura partenopea aveva avviato contatti politici per candidarsi nella stessa città dove svolgeva la sua attività inquirente.

 

giorgia meloni dopo l'incontro con draghi 1

Al di là degli aspetti più tecnici, sul fronte politico, è arrivata dal centrodestra la durissima replica di Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d' Italia: «I magistrati non si possono candidare solo nel centrodestra? È il classico utilizzo dei due pesi e due misure della sinistra italiana. Se è consentito è consentito, se non è consentito non è consentito. Se vogliamo aprire un dibattito lo apriamo, ma no che si dica che non si possono candidare nel centrodestra quando la sinistra è una vita che usa i magistrati e li candida. Non se ne è accorto Enrico Letta? Credo che ci fosse anche lui».

 

CATELLO MARESCA

Del tema si tornerà a parlare sia nel dibattito sulla riforma del Csm sia in campagna elettorale a Roma, dove questa mattina Enrico Michetti, candidato al Campidoglio per il Centrodestra, si presenta alla stampa (alle 11 al Tempio di Adriano) e soprattutto presenta la sua prosindaca, Simonetta Matone, sostituto procuratore generale presso la Corte d' Appello di Roma.

 

Ieri, i due si sono incontrati per la prima volta: vuoi per l' evento di oggi, vuoi per discutere di municipalizzate, rifiuti e sicurezza, concordando i primi punti di un programma da completare a breve.

enrico michetti

 

Lo stesso avvocato tribuno - o Mr Wolf, risolve problemi, secondo la definizioni di Meloni - ha visto ieri anche Matteo Salvini, leader della Lega, e Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia. Se il ticket Michetti-Matone deve ancora avviare la macchina elettorale, i concorrenti stanno in queste ore lavorando alla squadra, alla giunta, che come detto può essere decisiva al ballottaggio.

paolo ferrara

 

La sindaca uscente, Virginia Raggi, guarda alla continuità, almeno verso i fedelissimi come Pietro Calabrese, Antonio De Santis e le new entry Andrea Coia e Lorenza Fruci, assurta agli oneri delle cronache anche perché tra i massimi studiosi italiani di Burlesque. Per la futura giunta si parla anche di alcuni presidenti dei Municipi capitolini (Della Casa, Di Pillo, Campagna e Castagnetta), dei fidatissimi consiglieri Paolo Ferrara e Giuliano Pacetti, dello spin doctor (ed ex socio di Rousseau) Max Bugani, ma si guarda anche alla società civile: piace Gabriella Stramaccioni, garante dei detenuti del Lazio.

 

Quel che è certo è che a breve il M5S ufficializzerà il regolamento per le candidature nella sua lista per le amministrative: 18 nomi su 48 scelti dalla sindaca, il resto, 2 per ognuno, dai Municipi.

 

ALTO STANDING

Silvia Scozzese

Dal centrosinistra Roberto Gualtieri ha promesso una giunta di alto standing, così per ipotizzare i futuri equilibri si deve studiare lo staff che lo aiuta a scrivere il programma: Silvia Scozzese, già commissario per il debito di Roma Capitale e capo di gabinetto al ministero della Coesione, per il bilancio, Eugenio Patané, consigliere regionale, per i trasporti, Silvia Costa per il turismo e la cultura.

 

ROBERTO GUALTIERI ENRICO LETTA

Si parla di poltrone anche per Giulio Pelonzi, attuale capogruppo in aula Giulio Cesare, e di Andrea Casu, segretario capitolino del Nazareno, mentre il consigliere Giulio Bugarini sarà il suo capostaff. Ma l' ex ministro guarderebbe anche alla pattuglia di deputati Dem al terzo mandato (come l' ex ministra Marianna Madia o l' ex sottosegretario Roberto Morassut).

 

L' outsider Carlo Calenda ha già annunciato Francesco Carcano all' ambiente, Flavia Di Gregorio al sociale e Dario Nanni alle periferie. Ma starebbe facendo scouting tra il Mise, Italo e Sky, realtà dove ha lavorato come ministro o manager.

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…