mario draghi domenico arcuri

DRAGHI SI È PRESO 48 ORE PER DECIDERE IL DESTINO DI ARCURI (IL 30 APRILE SCADE IL SUO MANDATO) - DA 20 GIORNI IL COMMISSARIO  E' SCOMPARSO DAI RADAR, DA QUANDO E' PARTITA L'INCHIESTA DELLA PROCURA DI ROMA SULLE MAXICOMMESSE DA 72 MILIONI PER L'ACQUISTO DI MASCHERINE CINESI (IERI ALTRE MISURE CAUTELARI) - LA PROCURA HA MESSO NERO SU BIANCO CHE "ALLO STATO NON C'È PROVA" DI UN SUO COINVOLGIMENTO. MA NON È CERTO UN CASO CHE SIA STATO ESCLUSO DA UN INCONTRO IMPORTANTE: QUELLO SULLA PRODUZIONE DEL VACCINO IN ITALIA CHE SI TERRÀ ALLE 14,30 AL MINISTERO...

Fabio Martini per "La Stampa"

 

mario draghi al senato

Inabissato. Da 20 giorni Domenico Arcuri non parla più: scomparso dai radar. Da quando il suo mentore Giuseppe Conte ha dovuto lasciare palazzo Chigi, il Commissario straordinario per l' emergenza Covid Domenico Arcuri, Mimmo per gli amici, ha sospeso le sue proverbiali conferenze stampa.

 

Ricche di dati e di promesse impegnative: ogni tanto mantenute, ogni tanto disattese. Promesse alternate, talora, a espressione fiorite. Ora, improvvisamente, uno stile "introverso": il Commissario se lo è auto-imposto. Non è dato sapere se in ossequio al nuovo "spirito del tempo" che impone esternazioni essenziali.

 

DOMENICO ARCURI E LA MASCHERINA CONSUMATA

Oppure se l' Arcuri abbottonato avverta l' esigenza di allontanare da sé i riflettori, visto che una parte della maggioranza vorrebbe disarcionarlo. Nelle ultime ore però c' è una novità: qualche big del nuovo governo "asseconda" Arcuri.

 

Non è certo un caso che il Commissario sia stato escluso da un incontro importante: quello che si terrà alle 14,30 al ministero dello Sviluppo economico tra il ministro Giancarlo Giorgetti e il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi per un primo confronto sulla possibilità di produrre in Italia il vaccino anti Covid.

 

Arcuri, salvo recuperi in zona Cesarini, non ci sarà e questo forzato forfait sta rafforzando in lui un interrogativo: perché da palazzo Chigi nessuno si fa vivo per confermargli la fiducia davanti ai ripetuti messaggi di sfiducia che arrivano da Matteo Salvini?

 

Arcuri è un uomo di potere e sa come ci si comporta in questi casi: silenzio pubblico e attivismo febbrile dietro le quinte per evitare una mancata conferma. Ma i sospetti di Arcuri al momento non corrispondono ad un pregiudizio in un senso o nell' altro da parte del nuovo presidente del Consiglio.

 

Arcuri Conte

Da palazzo Chigi non trapelano spifferi ma dai contatti informalissimi in corso si è capito quanto siano avventate le opposte declamazioni di chi spergiura di sapere come finirà. In realtà, e questa è la notizia, Mario Draghi sta per decidere e si è preso ancora 48 ore.

 

Il presidente del Consiglio intende valutare nelle prossime ore pro e contro, vuole capire dati alla mano se Arcuri, al netto degli umani errori, sia l' ennesimo "uomo nero" che fa comodo come bersaglio per i suoi detrattori, oppure se le tante "sbavature" attribuite al personaggio corrispondano ad un' inefficienza che sarebbe esiziale in una vicenda come quella della pandemia.

 

domenico arcuri paolo gentiloni

Questo significa che l' ipotesi più clamorosa - la non conferma di Arcuri alla scadenza del mandato, il 30 aprile - è pari a quella più fisiologica, del rinnovo. Pro e contro impegnativi.

 

A cominciare dallo "spettacolare" curriculum di Arcuri, che segnala un dato originale: il Commissario è uno dei boiardi di Stato più longevi della Seconda Repubblica per la sua capacità di stringere rapporti di simpatia, stima, potere e complicità con i principali notabili della politica nazionale.

 

Dal 2007 è amministratore delegato di Invitalia, l' Agenzia per lo sviluppo delle imprese che sovvenziona idee e progetti per la reindustrializzazione ed è riuscito a mantenere il comando sotto ben 9 governi: il Prodi-2, il Berlusconi-4, il Monti-1, il Letta-1, il Renzi-1, il Gentiloni-1, il Conte-1, il Conte-2 e ora il Draghi-1. I governi passano e lui resta.

domenico arcuri

 

Ecco perché, chi lo conosce per davvero, sorride all' idea che sia «un uomo di D' Alema», che fu semplicemente il primo a promuoverlo, ma sono stati poi tanti a segnalare, chiedere e ottenere da Invitalia. Ovviamente nel pieno rispetto delle leggi. Resta un mistero ben custodito chi abbia messo in connessione Conte e Arcuri.

 

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

Esattamente un anno fa, nelle segrete stanze, il presidente del Consiglio si rivolse al capo della Protezione civile Borrelli: «Angelo ma cosa mi combini? Possibile che tu non sappia che a Bologna ci sia un' impresa che fa terapie intensive?». Pochi giorni dopo fu nominato Arcuri.

 

DOMENICO ARCURI CON LA MASCHERINA CALATA SOTTO IL NASO

Ma tra i "contro" che la presidenza del Consiglio vuole valutare non c' è, come qualcuno immagina, la proverbiale esuberanza verbale di Arcuri, le sue esternazioni a tutto campo, le sue apparizioni televisive, le sue gaffes, ma un aspetto delicato:

 

i tanti affidamenti alle imprese con «procedura negoziata senza previa comunicazione», in altre parole le chiamate discrezionali. Nei mesi dell' emergenza, tutti riconoscono ad Arcuri il coraggio di aver voluto e saputo adottare le uniche procedure in grado di ottenere nel minor tempo possibile una strumentazione capace di salvare vite.

 

domenico arcuri

Ma nelle more dell' emergenza si sono stretti contratti senza penali o clausole? C' è stato qualcuno, fuori dell' amministrazione pubblica, che ne ha profittato?

 

L' inchiesta della Procura di Roma sulle maxicommesse da 72 milioni di euro per l' acquisto di 801 milioni di mascherine provenienti dalla Cina ha portato ieri a misure cautelari a carico di alcune persone.

 

Arcuri ha giù detto di essere parte lesa e la Procura ha messo nero su bianco che «allo stato non c' è prova» di un coinvolgimento della struttura commissariale.

DOMENICO ARCURIDOMENICO ARCURI MASCHERINEil senato riunito per la fiducia a mario draghi mario draghi al senato 2DOMENICO ARCURI FRANCESCO BOCCIAdomenico arcurifrancesco boccia domenico arcuridomenico arcuri a vedrodomenico arcuri by oshoDOMENICO ARCURIDOMENICO ARCURI 1mario draghiDOMENICO ARCURI IL PRIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI DI MARIO DRAGHIdomenico arcuriroberto speranza domenico arcuri il premier mario draghi

Ultimi Dagoreport

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)