roberto fico e yvonne de rosa

ER MEJO FICO DEL PARLAMENTO – BELLI, FOTOGENICI E DISINVOLTI, IL PRESIDENTE DELLA CAMERA E LA SUA COMPAGNA YVONNE SONO LA PRIMA COPPIA DELLA REPUBBLICA - MATTARELLA È VEDOVO, IL MARITO DELLA CASELLATI SE NE STA IN DISPARTE. SOLO FICO, MANO NELLA MANO, ESIBISCE LA BELLA YVONNE...

Francesca Angeli per il Giornale

 

ROBERTO FICO E YVONNE DE ROSA

Con Roberto e Yvonne è già in onda il reality rassicurante di Montecitorio. Il presidente della Camera, Roberto Fico e la sua bella compagna Yvonne De Rosa promettono potenzialmente di diventare la coppia politica più popolare sui social, capace forse pure di eguagliare influencer navigati come di Fedez e Chiara Ferragni.

 

Al momento il palcoscenico della politica è alla disperata ricerca di una coppia presidenziale e di una First Lady che possa rappresentare un modello. In questa fase di incertezza occorre offrire ai cittadini un' immagine rassicurante delle istituzioni e sembra che la coppia giusta per assolvere questo compito sia quella formata da Roberto e Yvonne cresciuti insieme a Napoli e amici da sempre prima ancora di innamorarsi.

 

Al momento per la coppia Fico- De Rosa non si profilano rivali. Palazzo Chigi rischia di restare vuoto ancora a lungo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha perso la moglie sei anni fa e il presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati in pubblico non porta mai il marito. Certo ci sarebbe la coppia formata dal leader dei Cinquestelle, Luigi Di Maio, e l' avvocato civilista, Giovanna Melodia ma la poltrona da premier resta lontana.

 

YVONNE DE ROSA E ROBERTO FICO

Semmai gli unici a competere in popolarità con la coppia pentastellata potrebbero essere il leader della Lega, Matteo Salvini, molto attivo sui social con la seducente compagna Elisa Isoardi, modella e conduttrice televisiva.

 

Certo sarà difficile che la fotografa, impegnata e attivista grillina De Rosa posti una foto di lei che stira le camicie di Fico, come invece ha fatto la Isoardi, guadagnando così complimenti e insulti in egual misura perché intenta a stirare la biancheria del leader del Carroccio.

 

Fico e De Rosa sono belli, fotogenici e si muovono con disinvoltura dentro la cornice dei social nella quale stanno costruendo la narrazione dei loro personaggi, scatto dopo scatto.

ROBERTO FICO E YVONNE DE ROSA

Dopo l' arrivo di Fico a Montecitorio in autobus, l' importante passaggio dell' elezione con il bacio tra i due che ha suggellato la vittoria di Fico e ha portato in primo piano Yvonne il cui ruolo di First Lady è stato definitivamente consacrato due giorni fa durante l' iniziativa Montecitorio a porte aperte. Mano nella mano la coppia presidenziale ha accolto i cittadini in visita alla Camera distribuendo sorrisi ed ottimismo con l' intento ha spiegato Fico «di rimarginare la ferita tra cittadini e istituzioni».

MATTARELLAmaria elisabetta alberti casellati maria elisabetta alberti casellati elisabetta alberti casellati

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…