reddito di cittadinanza

MANCANO I BANDI MA CI SONO I BANDITI - TRA TRE GIORNI PARTONO LE DOMANDE PER IL REDDITO DI CITTADINANZA E NON CI SONO ANCORA I CONCORSI PER ASSUMERE I FAMIGERATI ''NAVIGATOR'': REGIONI IN RIVOLTA - IL GOVERNO SPERA DI SCARICARE UN BEL PO' DI CARICO SUI CAF (10 EURO A PRATICA) - IN ATTESA DEL DECRETO, AI PRIMI CHE FARANNO DOMANDA NON SI APPLICA LA STRETTA SUI FURBETTI, OVVERO CHI HA FATTO DIVORZI, CAMBI DI RESIDENZA E PASTICCI SUL PATRIMONIO SOSPETTI

 

1. NAVIGATOR SENZA CONCORSI LE REGIONI SONO IN RIVOLTA

Di Maio come il mago Silvan by GianBoy

Giusy Franzese per ''Il Messaggero''

 

Dopo la firma della convezione con i Caf (accordo che verrà recepito definitivamente oggi), è davvero «tutto pronto» per la partenza del reddito di cittadinanza come esultano gli esponenti grillini del governo? L' aiuto dei Caf a gestire le richieste (che dal 6 marzo possono essere presentate anche alle Poste o sul sito dopo essersi procurati le chiavi identificative) è indispensabile, e sicuramente aver sbloccato la convenzione è un passo avanti.

 

Ma affermare che è tutto pronto è falso. Non è tutto pronto se davvero il reddito di cittadinanza deve svolgere non solo una funzione assistenzialistica, ma soprattutto inclusiva, così da aiutare i beneficiari a camminare in futuro con le loro gambe portando a casa uno stipendio vero e un lavoro dignitoso. La parolina magica pronunciata da Di Maio la conosciamo tutti: navigator. Ovvero l' esperto che aiuterà i beneficiari del reddito di cittadinanza a riqualificarsi e a trovare un lavoro. I navigators - una pattuglia di 6.000/6.500 persone - dovranno capire l' attitudine del beneficiario del reddito, e navigando (appunto) nel mare magnum del web far combinare domande e offerte di lavoro. Ma per ora dei navigators non c' è nemmeno l' ombra.

 

IN ALTO MARE

il sito per il reddito di cittadinanza 5

Il decretone (il provvedimento che contiene le norme su Quote 100 e sul Reddito di cittadinanza) per l' assunzione dei navigators prevede il parere della Conferenza delle Regioni. Ma le Regioni - che con il ministro hanno avuto già molte riunioni ad hoc - sono in rivolta e fanno sapere: l' accordo non ci sarà, certamente non alle condizioni che vorrebbe imporre il vicepremier Di Maio. Spiega Melania Rizzoli, assessore regionale al Lavoro della Regione Lombardia: «Assumere questo personale è una prerogativa costituzionale delle Regioni e noi vogliamo farlo in modo trasparente, con regolari concorsi».

 

Invece l' idea di Di Maio - che vuole accelerare il più possibile le procedure così da far partire il tutto dall' inizio di maggio in tempo per le elezioni europee- è di fare assumere questo personale dall' Anpal servizi, l' agenzia nazionale per le politiche attive, attraverso semplici colloqui, con contratti di co.co.co di due anni. E poi distribuirli nei 550 centri per l' impiego regionali.

il sito per il reddito di cittadinanza 6

 

Uno schema che le Regioni rigettano. Che fine fanno - chiedono - quelli che hanno già fatto concorsi e sono attualmente in lista di attesa? Cosa succederà al termine dei due anni? Il decreto dignità, voluto dallo stesso Di Maio, prevede che dopo due anni di contratto a termine, per mantenere lo stesso dipendente devi assumerlo a tempo indeterminato. Come possono tutelarsi le Regioni da prevedibili contenziosi in materia? La Regione Toscana intanto ha già presentato ricorso alla Corte Costituzionale. Insomma per ora questi navigators sono in alto mare ed è difficile prevedere quando potranno raggiungere la terraferma.

 

FALSI CORSI

meme su di maio e la card per il reddito di cittadinanza 4

E mentre ancora non si sa nemmeno quali requisiti dovrebbe avere un navigator per essere assunto (il bando per la selezione dei navigators da parte di Anpal Servizi non è stato pubblicato), proliferano pseudo corsi di formazione, a pagamento, per preparare i navigators al colloquio di selezione. L' Anpal li ha disconosciuti, ma quante persone nel frattempo verranno catturate nella rete dei falsi formatori, sperando che l' attestato di frequenza possa essere un titolo privilegiato nelle vere selezioni?

 

Tra i compiti che i navigators sicuramente avranno ci sarà quello di far combaciare domande e offerte di lavoro, nella propria provincia/regione ma non solo (la terza proposta di lavoro può essere anche su tutto il territorio nazionale).

 

mimmo paresi creatore di navigator

Il mismatch - ovvero il disallineamento tra chi cerca determinate qualifiche lavorative sul mercato e le offerte effettive disponibili - infatti è altissimo. Secondo una recente indagine tra le piccole e medie imprese, è pari al 29%. Quindi ai navigators servirebbero dei sistemi informatici che facciano dialogare e siano in grado di incrociare tutte le banche dati dei 550 centri per l' impiego sparsi sul territorio. Ma anche questo punto nevralgico, per ora è completamente in alto mare.

 

I NODI

Il governo comunque è così convinto che tutto si risolverà nei tempi previsti e che la misura sia proprio quella che serve a trasformare l' Italia in un Paese con minori disuguaglianze e minore povertà, che stima anche l' effetto triennale sul reddito disponibile procapite della popolazione: nel 2021 gli italiani si ritroveranno con un reddito aggiustato procapite di 1621 euro in più rispetto al 2018 (passerà da 22.811 euro nel 2018 a 24.432 euro nel 2021 con un incremento del 7,1%).

 

La cifra è messa nera su bianco dal Mef nella relazione al parlamento sugli indicatori di benessere equo e sostenibile (Bes) 2019, prevista dalla legge a partire dallo scorso anno.

il 'navigator' di maio visto da twitter 2

«Solo in misura marginale» - si legge - i miglioramenti saranno dovuti all' andamento previsto dell' economia, mentre deriveranno dalle «nuove misure di politica economica, ed in particolare dal Reddito di cittadinanza».

 

 

2. REDDITO, LE PRIME DOMANDE SENZA I VINCOLI ANTI-FURBETTI

Valentina Conte per ''la Repubblica''

 

Il reddito di cittadinanza si sdoppia. Una prima versione entra in pista mercoledì prossimo 6 marzo, con il via alle domande. E dura fintantoché il decretone che lo istituisce non diventa legge ( entro il 28 marzo). La seconda va in scena dopo. E sarà molto diversa. Titoli per l' accesso, modalità di calcolo, incentivi all' occupazione: cambia tutto, dopo le modifiche già votate in Senato e le altre annunciate alla Camera.

Il risultato rischia di essere paradossale. Chi oggi ha i requisiti- soprattutto extracomunitari e divorziati - potrebbe perderli il 28.

Cosa succede allora? Gli sarà revocato il sussidio?

 

Nel dubbio, a molti conviene presentare quanto prima la richiesta: online, alle Poste, presso i Caf. La stessa Inps sa già di dover riscrivere i moduli che ad oggi richiamano le norme del decreto legge numero 4. Ma che da fine marzo recepiranno quelle diverse della legge. Ecco quindi che il doppio tempo giuridico - il prima e il dopo - spacca la platea del reddito. Crea confusione. E apre a un futuro di ricorsi.

inps-3

Prendiamo le tre modifiche più importanti, due già votate.

 

Agli extracomunitari si chiede anche di far certificare dal paese di origine la situazione patrimoniale, reddituale e famigliare. E validare il documento dal consolato italiano. I separati e divorziati dopo il primo settembre 2018 devono esibire una certificazione dei vigili per dimostrare di non vivere ancora insieme. Il cambio di residenza non vale, se richiesto negli ultimi tre mesi, come ripete il vicepremier Di Maio.

Tre paletti che non si applicano a chi fa domanda dal 6 marzo e fino a quando il decretone non viene convertito in legge. Ma il diritto a ricevere il sussidio si può perdere?

 

«Solo emendamenti soppressivi hanno effetti retroattivi, quelli aggiuntivi hanno effetti dal momento dell' entrata in vigore della legge», spiega il costituzionalista Massimo Luciani. Questo significa che tutte le modifiche come le tre citate prima - che introducono criteri nuovi saranno valide solo da fine marzo ( il provvedimento, ora in commissione Lavoro, arriva in aula alla Camera il 20 e poi deve tornare in Senato per il via libera entro il 28). Cosa succede alle domande fatte e accettate nel frattempo? «Abbiamo tre scenari», ragiona Luciani.

«Primo: tutte le modifiche valgono solo per il futuro, quindi il sussidio non può essere revocato.

 

giuseppe conte e luigi di maio con la card per il reddito di cittadinanza 1

Secondo: la Camera introduce una norma che rende retroattivi tutti i requisiti e allora alcune domande già accettate vengono respinte. Terzo: il pregresso rimane intatto, si modifica solo il futuro. Un caso questo che i giuristi chiamano " retroattività impropria o impura". Se il legislatore decide per la seconda strada, deve però spiegare molto bene la retroattività. Altrimenti rischia un contenzioso per quello che gli americani definiscono " strict scrutiny", una presunzione o sospetto di illegittimità costituzionale della retroattività».

 

Insomma, negare il reddito in modo retroattivo può essere incostituzionale. Tanto più che il caos normativo è figlio della scelta di ricorrere al decreto legge anziché a un disegno di legge, in vigore dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale ( 29 gennaio).

«Tutti i governi ne hanno abusato quando dovrebbe essere usato solo in casi di necessità e urgenza » , ammette Luciani. E per questo ha forza di legge, come recita l' articolo 77 della Costituzione.

 

Chissà se il tema sarà affrontato da Di Maio nell' incontro di giovedì con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, da lui richiesto. Il ministro cerca una sponda sul reddito, all' indomani dell' accordo con i Caf ( 15 milioni in più).

Spiegherà ai sindacati quello che il collega Tria scrive nella relazione al Parlamento sugli indicatori Bes: il sussidio alzerà di 1.621 euro il reddito pro- capite degli italiani entro il 2021. E proverà così a farseli alleati.

 

 

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