bettini zingaretti

"LO STILLICIDIO SU ZINGARETTI HA RIGUARDATO ANCHE ME" - GOFFREDO BETTINI ALL'ATTACCO: "ALCUNE CRITICHE MI SONO SEMBRATE OFFENSIVE E MISTIFICATORIE. QUESTA MANCANZA DI RISPETTO VERSO ZINGARETTI CONTINUA: VIENE DESCRITTO COME UN SEGRETARIO TRAVICELLO, SUBALTERNO AL MIO PRESUNTO FASCINO DIABOLICO; SEMPLICE ESECUTORE DI "RICETTE" IMPOSTE DAGLI ALTRI. DRAGHI NON È LA SOLUZIONE POLITICA ALLA CRISI DELLA DEMOCRAZIA ITALIANA - LETTA? NON AVREI ALCUNA PRECLUSIONE NEL SOSTENERLO…A CHI MI CRITICA PER AVER CONSIDERATO CONTE UNA SORTA DI ALLENDE, RISPONDO CHE..."

Maria Teresa Meli per il "Corriere della Sera"

 

GOFFREDO BETTINI E IL GABIBBO

Goffredo Bettini, sono state dimissioni traumatiche per il Pd quelle di Nicola Zingaretti.

«Il trauma è stato forte, anche sul piano umano e personale. Ho vissuto insieme a Zingaretti le difficoltà nel difendere la linea del partito decisa quasi sempre all' unanimità».

 

Zingaretti ha parlato di uno stillicidio di dichiarazioni e interviste.

«Lo stillicidio, in verità, ha riguardato anche me. Tutto legittimo. Ma alcune critiche mi sono sembrate ragionevoli e di livello, altre offensive e mistificatorie. Perché tutto questo? A ben vedere mi sono semplicemente speso con generosità a sostegno delle decisioni assunte tutti assieme.

 

Piuttosto altri, con responsabilità più grandi delle mie, hanno ripetutamente esternato dubbi, critiche, e mugugni. Questa mancanza di rispetto verso Zingaretti continua anche in queste ore: viene descritto come un segretario travicello, subalterno al mio presunto fascino diabolico (Staino); semplice esecutore di "ricette" imposte dagli altri. Poi si sono accorti tutti, dopo che ha lasciato, della sua grande popolarità».

MATTEO RENZI GOFFREDO BETTINI

 

Vi sono varie teorie sui motivi per cui Zingaretti ha lasciato.

«La realtà è molto più semplice: Zingaretti ha aperto la crisi su due questioni fondamentali. La forma del partito e la necessità di un chiarimento sulla sua natura e i suoi compiti. Ha detto con sincerità che non si sentiva più in grado di sciogliere questi nodi. Non so cosa deciderà l'assemblea di domenica. Ma al di là dei nomi, se non si apre da subito un confronto vero attorno a queste domande, non solo il Pd, ma l'intera sinistra subirà un duro colpo».

 

Dicono che sia lei che Zingaretti siate stati troppo contiani.

GOFFREDO BETTINI GIUSEPPE CONTE

«Per rispondere alle argute argomentazioni di Claudio Petruccioli, che mi critica per aver considerato Conte una sorta di Allende, vorrei ricapitolare i fatti. Tutti sono stati favorevoli alla formazione del governo Conte II. Occorreva fermare le destre ed impedire una involuzione della crisi sociale ed economica.

 

Il governo ha poi affrontato con dignità la pandemia e ha ricollocato l'Italia in Europa, ottenendo anche grandi risorse. Sono stato abituato a sostenere il premier che si sceglie. Questo ho fatto e lo rivendico senza alcuna esitazione. Per sostenerlo occorreva rinsaldare politicamente l'alleanza tra il Pd, Leu e i 5 Stelle. Alleanza politica. Perché se si vuole governare insieme per un lungo tratto di tempo, occorre essere solidali e condividere una visione. Ricordo, tuttavia, di non aver mai usato il termine "alleanza strutturale o organica", una caricatura delle mie posizioni per colpire la stabilità dell'esecutivo giallorosso».

goffredo bettini by edoardobaraldi 1

 

E così facendo avete rinunciato alla vocazione maggioritaria del Pd...

«Ho considerato propagandistico e divisivo l'uso che molti hanno fatto della cosiddetta "vocazione maggioritaria". Dobbiamo intenderci. Per me, consiste nella capacità di rivolgere al Paese una proposta aperta e competitiva. Se invece si intende come la rinuncia a fare politica, nei processi reali, si va fuori strada. Si resta dentro "l' accademia della crusca" di un riformismo perfetto e contemplativo».

 

E ora il Pd sosterrà Draghi come ha sostenuto Conte?

goffredo bettini silvio berlusconi giuseppe conte by edoardobaraldi

«Ora dobbiamo pensare al futuro. Conte è caduto. Anzi è stato fatto cadere. Il presidente Mattarella di fronte all' emergenza di un Parlamento allo sbando ha messo il professor Draghi a disposizione della Repubblica. Una grande personalità che va lealmente sostenuta. Ma Draghi non è la soluzione politica alla crisi sistemica della democrazia italiana.

 

Draghi è un passaggio alto, rassicurante, fattivo e incisivo, che deve permettere a tempo debito di tornare ad una salutare competizione, anche se spero più civile, tra la destra e la sinistra. Altrimenti potrebbe insediarsi, per forza d' inerzia, un corpaccione centrista e senza anima.

 

goffredo bettini by edoardobaraldi 2

A quel punto, divamperebbero di nuovo il populismo e l'antipolitica. Il Pd, dunque, deve prepararsi alla prossima dialettica democratica. Naturalmente intervenendo ogni giorno sulle questioni sanitarie e sociali e rintuzzando le scorribande di Salvini. Zingaretti per costruire la nostra alternativa ha invocato un chiarimento.

 

Del nostro profilo, dei nostri valori e delle politiche che sceglieremo. Di questo dobbiamo parlare. Non del nostro rapporto passato con i 5 Stelle. Sarebbe ridicolo. Quel movimento è cambiato e cambierà ancor più rapidamente con la guida di Conte. Sarà un nostro competitore-alleato, la cui fisionomia non è del tutto prevedibile. Lo rincontreremo inevitabilmente, in assenza di una legge elettorale proporzionale».

 

Dunque?

sandro gozi goffredo bettini andrea orlando

«Dunque la palla torna a noi. Che missione ci diamo? Come allarghiamo i nostri confini per una formazione più forte? Molti dicono: occorre tornare ad una ispirazione autenticamente riformista. Chi può sostenere il contrario? Ma c' è riformismo e riformismo. Sono pronto a discutere di tutto; ma non a tradire il nucleo fondamentale di un riformismo democratico e progressista. La forza imponente del capitalismo globalizzato va civilizzata dalla politica. Altrimenti i suoi intimi meccanismi porterebbero alla autodistruzione del genere umano.

 

goffredo bettini 3

Penso innanzitutto al tema ormai drammaticamente stringente della transizione ecologica e digitale. Il riformismo è riformare il capitalismo. Questo è il dibattito che scuote tutti i democratici e tutta la sinistra europea e con il quale si confronta positivamente anche Macron. In secondo luogo il riformismo democratico e di sinistra significa svolgere un incessante lavoro per accorciare le distanze tra chi sta sotto e chi sta sopra nelle gerarchie sociali. Come per altro, indica la costituzione italiana. Altrimenti diventa chiacchiera adulatrice dello status quo.

 

goffredo bettini 10

Siamo d' accordo su questi semplici presupposti? Oggi il Pd mi pare incerto. Schiacciato nella dimensione del solo governo. Se i ceti popolari non avvertono una nostra empatia, vicinanza, difesa ultima dei loro diritti, non si fideranno più della sinistra».

 

Enrico Letta segretario non sarebbe forse la migliore soluzione per il Pd?

«Letta è una figura molto forte e competente. La stimo e la rispetto. Non avrei alcuna preclusione nel sostenerlo. Tuttavia qualsiasi sia la scelta del nome che prevarrà nell'Assemblea nazionale, essa dovrà garantire quel confronto nel Pd che non può ulteriormente attendere. Per quanto mi riguarda questo confronto lo sosterrò con l'orgoglio di ciò che è stato realizzato da Zingaretti negli ultimi due anni».

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....