renzi conte

GONG! RENZI VS CONTE – “IL PREMIER HA SCELTO DI ANDARE A CONTARSI IN AULA? ACCETTIAMO LA SFIDA – VOTO ANTICIPATO? LA COSTITUZIONE DICE CHE LA LEGISLATURA VA AVANTI FINCHÈ CI SONO I NUMERI IN PARLAMENTO, NON FINCHÈ LO DICE CONTE - I RESPONSABILI SALVA-GOVERNO? MI FA SORRIDERE CHE CHI È ENTRATO IN PARLAMENTO PER APRIRLO COME UNA SCATOLETTA DI TONNO FINISCA COL DIPENDERE DALLE MOSSE DI CLEMENTE MASTELLA - SE LA GERMANIA HA DUECENTOMILA VACCINATI E NOI TRENTAMILA POSSO DIRE CHE SI PUÒ FARE MEGLIO? - SE AVESSIMO SBLOCCATO I CANTIERI, OGGI AVREMMO MENO SOLDI DA SPENDERE PER LA CASSA INTEGRAZIONE - A NATALE SONO STATO FELICE DI SALUTARE VERDINI. L'AMICIZIA VALE PIÙ DELL'IMMAGINE”

Barbara Jerkov per “il Messaggero”

MATTEO RENZI CIAO

 

Presidente Renzi, che giudizio dà del messaggio di fine anno del presidente Mattarella?

«L'ho apprezzato molto. Sono felice che al Quirinale ci sia un galantuomo che interpreta al meglio il ruolo di garante delle regole che la Costituzione gli impone. Il passaggio su Europa e vaccini, poi, è stato semplicemente magistrale».

conte renzi

 

Mattarella ha rivolto un invito forte alla coesione, dicendo è l'ora dei costruttori e non vanno sprecate energie e opportunità per inseguire illusori vantaggi di parte. Secondo lei parlava a un certo rottamatore di sua conoscenza?

«Credo si riferisse a tutti, ma in ogni caso è un passaggio che condivido totalmente. Abbiamo la più grande chance della storia degli ultimi trent' anni: una mole di risorse mai vista per ricostruire l'Italia. Non possiamo sprecarla. Ora o mai più».

 

MATTARELLA RENZI

Lo sa vero che l'Italia politica inizia l'anno appesa alla sua decisione sul governo? E allora vogliamo dirlo subito: per quanto la riguarda il governo Conte è finito?

«Dipende da Conte prima e dal Parlamento poi, non da me. Noi abbiamo messo per iscritto in due documenti le cose che non ci convincono. Sono argomenti di merito, tanti. Se avessimo preso i soldi del Mes a primavera oggi avremmo più risorse per velocizzare la vaccinazione.

 

GIUSEPPE CONTE MATTEO RENZI - BY GIANBOY

Se avessimo sbloccato i cantieri, oggi avremmo meno soldi da spendere per la cassa integrazione. Se però le nostre idee danno fastidio, andiamo all'opposizione. Abbiamo la schiena dritta, non cediamo sui contenuti in cambio di tre poltrone».

 

Dapprima ha contestato la cabina di regia sul Recovery, ma ora i suoi altolà a palazzo Chigi vanno dall'utilizzo dei fondi Ue al Mes. Cosa chiede in concreto al premier?

conte casalino

«Nessun altolà, ma lei ha visto che cosa è successo? Hanno cercato di approvare nottetempo un documento decisivo per il futuro del nostro Paese senza averlo letto. Non dico senza averlo fatto vedere a noi, ma nemmeno senza averlo letto loro.

 

Quando il premier dice che quello non era un emendamento alla legge di Bilancio e viene smentito dai suoi ministri provo dispiacere per lui: un tempo ci si domandava chi scrivesse i testi di Palazzo Chigi, adesso la domanda è se c'è qualcuno che li legga. Io chiedo solo serietà.

 

MATTEO RENZI TERESA BELLANOVA

Qui c'è un Paese da ricostruire, abbiamo una piccola finestra temporale in cui possiamo spendere trecento miliardi. Posso discuterne o devo solo dire Sì a documenti impresentabili? Perché se servono gli schiaccia-tasti facciano senza di noi. Se serve gente che studia i contenuti, invece, ci siamo. Questa è la differenza tra populismo e politica».

 

Sulla delega ai Servizi si sta consumando un altro braccio di ferro: in conferenza stampa di fine anno Conte ha detto che è lei che deve spiegare perché voi chiedete che sia indicata un'autorità delegata.

Conte 007

«Io devo spiegare a lui? Io devo spiegare al premier perché i suoi predecessori avevano uno stile che lui non rispetta? Berlusconi indicava Letta, Monti indicava De Gennaro, io indicavo Minniti. E ancora prima Prodi indicava Micheli, D'Alema indicava Mattarella. In tutto il mondo è così, peraltro: Bush, Obama e Trump hanno avuto il loro National Security Advisor. E domani lo avrà Biden. Solo Conte fa eccezione. Perché Conte evidentemente si ritiene più capace di Berlusconi, Monti, Prodi, D'Alema, Obama, Trump messi insieme. E tuttavia visto che il premier ha comunicato che verrà in Aula gli spiegheremo la nostra posizione anche sulle regole dell'intelligence: sono i servizi segreti, meritano rispetto».

 

Ecco, appunto. Conte le rilancia la sfida in Parlamento. Non teme che la paura di tornare a votare spinga una pattuglia di responsabili a salvare questo governo, vanificando l'azione di Italia Viva?

renzi corre alle cascine meme

«Conte ha detto che verrà in Parlamento. A mio giudizio ha sbagliato a chiudere così la verifica di governo. Ma se ha scelto di andare a contarsi in aula accettiamo la sfida. Peraltro lo ha fatto dal pulpito di una conferenza stampa mentre il Senato votava per la prima volta una legge di bilancio il 30 dicembre senza possibilità di cambiarla.

 

Uno scandalo istituzionale. Se si fosse preso la briga di venire in Parlamento anche ad ascoltare i Senatori avrebbe potuto imparare qualcosa dal bellissimo discorso di Luigi Zanda. Come sa con Zanda ho litigato spesso e su molte cose non condivido il suo pensiero: ma nell'intervento che ha fatto ha dato una lezione a tutti sul rispetto delle istituzioni. Peccato che Conte abbia preferito evitare l'Aula per inseguire l'ennesima diretta tv».

CLEMENTE MASTELLA

 

Però non mi ha risposto. Conte ha annunciato di voler sfidarla in Parlamento. Lei non ha paura della creazione di una pattuglia di responsabili o di eventuali divisioni tra i senatori di Italia Viva?

«Non ho paura della libertà delle persone. Se qualche parlamentare vorrà appoggiare il governo Conte perché convinto dalle parole del premier, bene. Mi fa sorridere che chi è entrato in Parlamento per aprirlo come una scatoletta di tonno finisca col dipendere dalle mosse di Clemente Mastella.

 

MATTEO RENZI E GIUSEPPE CONTE COME BUGO E MORGAN

E lo dico con rispetto per Mastella, sia chiaro. Ma si chiama democrazia parlamentare e va bene così. Penso che il premier sia sicuro dei suoi conti, altrimenti avrebbe scelto la strada del confronto politico prima di andare in aula. Invece ho letto come lei le sue parole sulla sfida in Parlamento e quindi adesso aspetto rispettosamente la convocazione del Senato».

 

MARIO DRAGHI E GIUSEPPE CONTE

In tanti le attribuiscono disegni diversi per il dopo: lavorare per un premier Pd o per un esecutivo tecnico-istituzionale con Draghi premier. Quale soluzione immagina dopo Conte?

«In Italia c'è solo un premier alla volta. Oggi si chiama Conte. E lui mi sembra molto fiducioso sui numeri, altrimenti avrebbe usato un tono diverso in queste settimane. Se invece andrà sotto, abbiamo varie soluzioni diverse che potranno essere valutate dal Parlamento e dal Capo dello Stato. Anticipare adesso la posizione di Italia Viva sarebbe mancare di rispetto al Quirinale. La Costituzione dice che la legislatura va avanti finchè ci sono i numeri in Parlamento, non finchè lo dice Conte».

 

Zinga di Maio Conte Renzi

Finora però Iv nei sondaggi non viene premiata. Sicuro che gli elettori condividano questo suo tenere costantemente sulla corda il governo che, pure, ha determinato a formare? «Per me la politica è progetto e visione, non sondaggi. Non so cosa penseranno gli elettori quando andremo a votare. So che non posso lasciare ai miei figli e ai miei nipoti che verranno un debito pubblico al 160% senza che quei soldi siano utilizzati per qualcosa di utile. Serve quello che Draghi chiama debito buono: infrastrutture, non navigator.

 

GIUSEPPE CONTE - MATTEO RENZI

Soldi per chi assume, non per restare sul divano. Su di me hanno detto tante bugie, dall'aereo di stato agli sms sul terremoto. La nuova bugia è che io sono un irresponsabile perché in tempi di pandemia non si può parlare di politica. Ma se la Germania ha duecentomila vaccinati e noi trentamila posso dire che si può fare meglio?

 

Se siamo spariti dal Mediterraneo posso dire che si può fare meglio? Irresponsabile non è chi fa proposte, irresponsabile è chi fa spallucce davanti a proposte serie. Quanto a IV crescerà ma quello che mi importa adesso è che cresca l'Italia: il numero degli occupati, il numero dei vaccinati, il numero degli studenti che tornano in classe».

 

berlusconi renzi

E' vero che in queste settimane ha avuto colloqui con Berlusconi e Salvini, trovando una disponibilità a un esecutivo ponte fino al voto?

«No. Non li ho sentiti nemmeno per gli auguri di Natale. Mi fa ridere che queste voci siano messe dai grillini che con Salvini hanno governato a lungo, facendo leggi assurde come Quota 100, il Reddito di Cittadinanza, i decreti Sicurezza».

 

Nei giorni di Natale è vero che è stato a trovare in carcere Denis Verdini? Non ha avuto paura di, come dire, compromettersi?

salvini renzi

«Visitare il carcere è uno dei compiti istituzionali dei parlamentari: peraltro io ci andavo anche quando ero in Provincia e Comune. Mettere in discussione questo diritto/dovere è segno di barbarie giuridica.

 

Quanto a Verdini, rispetto la sentenza della Cassazione: tuttavia a Natale sono stato felice di salutarlo perché è un amico e io non abbandono le persone come fanno altri perché potrei offuscare la mia immagine. Per me i valori valgono più dei sondaggi, l'amicizia vale più dell'immagine: sono fatto così e ne vado fiero.

 

RENZI VERDINI

E dopo la visita voglio ringraziare la direttrice del carcere, gli agenti della penitenziaria e tutti i lavoratori di Rebibbia per il lavoro che fanno perché la Costituzione sia applicata anche nelle prigioni. La Costituzione: quella cosa che i giustizialisti populisti evidentemente non hanno mai letto».

Ultimi Dagoreport

marina berlusconi silvio vanadia greta jasmin el moktadi in arte grelmoss - 3

DAGOREPORT - BUNGA BUNGA FOREVER! IL VERO ''EREDE ORMONALE" DI SILVIO BERLUSCONI È IL NIPOTE SILVIO, RAMPOLLO PRODOTTO DEL MATRIMONIO DI MARINA CON MAURIZIO VANADIA - SE IL CAVALIER POMPETTA PROVOCAVA INQUINAMENTO ACUSTICO E DANNI ALL'UDITO GORGHEGGIANDO CANZONI FRANCESI E NAPOLETANE, IL VENTENNE EREDE BERLUSCHINO NON E' DA MENO: E' BEN NOTO ALLE SPERICOLATE NOTTI MILANESI LA SUA AMBIZIONE DI DIVENTARE UN MITO DEL RAP, TENDENZA SFERA EBBASTA E TONY EFFE - SUBITO SPEDITO DA MAMMA MARINA A LONDRA, IL DISCOLO NON HA PERSO IL VIZIO DI FOLLEGGIARE: DA MESI FA COPPIA FISSA CON LA CURVACEA GRETA JASMIN EL MOKTADI, IN "ARTE" GRELMOS. PROFESSIONE? CANTANTE, MODELLA E INFLUENCER, NATA A NOVARA MA DI ORIGINI MAROCCHINE (COME LA RUBY DEL NONNO) - IL RAMPOLLO SU INSTAGRAM POSTA FOTO CON LE MANINE SULLE CHIAPPE DELLA RAGAZZA E VIDEO CON SOTTOFONDO DI CANZONI CON RIME TIPO: "GIRO A SANTA COME FA PIER SILVIO, MANCA UN MILIARDINO. ENTRO IN BANCA, MI FANNO L'INCHINO". MA PIER SILVIO È LO ZIO E MARINA E' FURIBONDA... - VIDEO

francesca fialdini mario orfeo

DAGOREPORT: MAI DIRE RAI! – COME MAI “REPUBBLICA” HA INGAGGIATO UNA BATTAGLIA CONTRO L’ARRIVO DI NUNZIA DE GIROLAMO AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI NELLA DOMENICA POMERIGGIO DI RAI1? NON È UN MISTERO CHE IL DIRETTORE, MARIO ORFEO, ANCORA MOLTO INFLUENTE A VIALE MAZZINI, STIMA MOLTO LA FIALDINI (FU LUI A FAVORIRNE L’ASCESA DA DIRETTORE GENERALE) - PER EVITARE IL SILURAMENTO DEL PROGRAMMA DELLA CONDUTTRICE, A LARGO FOCHETTI HANNO MESSO NEL MIRINO PRIMA IL TRASH-SEX SCODELLATO DA NUNZIA COL SUO "CIAO MASCHIO", E POI IL PRESIDENTE RAI AD INTERIM, IL LEGHISTA ANTONIO MARANO, PER UN PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI - MA L'ORGANIGRAMMA RAI VUOLE CHE IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL DAY-TIME, DA CUI DIPENDE IL PROGRAMMA DELLA FIALDINI, SIA ANGELO MELLONE...

elly schlein friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - ELLY HA FINALMENTE CAPITO DA CHE PARTE STARE? – IN POCHI HANNO NOTATO UNA IMPORTANTE DICHIARAZIONE DI SCHLEIN SULL’UCRAINA: “SUL TRENO PER KIEV, CON I LEADER DI FRANCIA E GERMANIA, CI SAREI ASSOLUTAMENTE STATA” – LA SEGRETARIA CON UNA FIDANZATA E TRE PASSAPORTI E' PRONTA AD  ABBANDONARE IL PACIFISMO PIÙ OTTUSO PER ADERIRE A UNA LINEA PIÙ REALISTA E PRAGMATICA? – IN CAMPANIA ELLY È VICINA A UN ACCORDO CON DE LUCA SULLE REGIONALI (MEDIATORE IL SINDACO MANFREDI) – OTTIME NOTIZIE DAI SONDAGGI DELLE MARCHE: IL PIDDINO MATTEO RICCI È DATO AL 51%, CONTRO IL 48 DEL MELONIANO ACQUAROLI…

chiocci vespa rossi

FLASH! – IN RAI STA NASCENDO UNA COALIZIONE CONTRARIA AL DINAMISMO POLITICO DI GIANMARCO CHIOCCI, CHE PARLA SPESSO CON ARIANNA E GIORGIA MELONI, DISPENSANDO MOLTI CONSIGLI DELLA GOVERNANCE RAI – IL MOVIMENTISMO DEL DIRETTORE DEL TG1 E DI BRUNO VESPA HANNO GRANDE INFLUENZA SU PALAZZO CHIGI, E I LORO ''SUSSURRI'' FINISCONO PER RIMBALZARE SULL’AD GIAMPAOLO ROSSI, CHE SI TROVA ISOLATO DAI DUE DIOSCURI – E FAZZOLARI? PREFERISCE RESTARE IN DISPARTE E ESERCITARE LA SUA INFLUENZA SUI GIORNALISTI NON ALLINEATI AL GOVERNO MELONI...

giorgia meloni matteo piantedosi ciriani cirielli mantovano santanche lollobrigida

DAGOREPORT - PROMOSSI, BOCCIATI O RIMANDATI: GIORGIA MELONI FA IL PAGELLONE DEI MINISTRI DI FDI – BOCCIATISSIMO MANTOVANO, INADEGUATO PER GESTIRE I RAPPORTI CON IL DEEP STATE (QUIRINALE, SERVIZI, MAGISTRATURA) E DOSSIER IMMIGRAZIONE – RESPINTO URSO, TROPPO COINVOLTO DAL SUO SISTEMA DI POTERE – CADUTO IN DISGRAZIA LOLLOBRIGIDA, CHE HA PERSO NON SOLO ARIANNA MA ANCHE COLDIRETTI, CHE ORA GUARDA A FORZA ITALIA – BOLLINO NERO PER IL DUO CIRIANI-CIRIELLI - DIETRO LA LAVAGNA, LA CALDERONE COL MARITO - NON ARRIVA ALLA SUFFICIENZA IL GAGA' GIULI-VO, MINISTRO (PER MANCANZA DI PROVE) DELLA CULTURA - LA PLURINDAGATA SANTANCHÉ APPESA A LA RUSSA, L'UNICO A CUI PIEGA IL CAPINO LA STATISTA DELLA GARBATELLA – SU 11 MINISTRI, PROMOSSI SOLO IN 5: FITTO, FOTI, CROSETTO, ABODI E…

ignazio la russa enrico pazzali banche dati spioni spionaggio

FLASH! – CON L’INCHIESTA SUGLI SPIONI DI ''EQUALIZE'' FINITA NELLE SABBIE MOBILI MILANESI, ENRICO PAZZALI È POTUTO TORNARE IN CARICA COME PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE FIERA MILANO (DA CUI SI ERA AUTOSOSPESO) - DAVANTI A TALE "SCANDALO", IL CDA DELL’ENTE HA PAURA A REVOCARGLI LE DELEGHE, ANCHE SFRUTTANDO LA SCUSA DEL GARANTISMO. ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL POTERE A MILANO DI LA RUSSA, GIÀ GRANDE AMICO DI PAZZALI – PS. SI VOCIFERA CHE IL TIFOSO ‘GNAZIO SIA MOLTO INTERESSATO AI GUAI DELL’INTER, DOPO LA BOMBASTICA INCHIESTA DI “REPORT” SUI CONTI DEI NERAZZURRI…