LOMBARDO A TUTTA NOMINA! - IN ATTESA DI DIMETTERSI, IL GOVERNATORE SICULO DISTRIBUISCE POLTRONE E, NELLA FRETTA, CI SCAPPA ANCHE L’INCARICO A UNO CHE STA IN GALERA! - LE SOCIETA’ REGIONALI ACCOLGONO AMICI, QUASI AMICI, AMICI DEGLI AMICI, COLLEGHI DI PARTITO, STAFFISTI, BLOGGER, TUTTI PROFUMATAMENTE PAGATI DAI CITTADINI SICILIANI - LA PARTE DEL LEONE LA FA L’MPA, IL PARTITO DI LOMBARDO, RIBATTEZZATO “MOVIMENTO PARENTI E AMICI…”

Emanuele Lauria per "la Repubblica"

All'ultima fatica ci è scappato l'incidente: il nominato non può insediarsi. E perché? «È in galera», ha fatto sapere qualcuno a Raffaele Lombardo. Troppo tardi: l'ennesima indicazione fornita dal governatore aveva già concluso il suo percorso amministrativo.

L'assemblea dei soci di Sicilia e-servizi, ricca spa pubblica che si occupa di sistemi informatici, aveva regolarmente eletto alla guida del collegio dei sindaci il professionista designato dalla presidenza: Eugenio Trafficante, commercialista di Burgio (provincia di Agrigento) che aveva tutti i requisiti tranne uno: la libertà. Trafficante, infatti, quattro giorni prima dell'elezione, era stato arrestato con l'accusa di stalking nei confronti di una donna. «Siamo stati sfortunati ma nessuno ci aveva avvertiti del fattaccio», dice il commissario dell'ente, Antonio Vitale.

Poteva, doveva succedere anche questo, nel sontuoso cantiere elettorale di Lombardo: dal 26 aprile, da quando ha annunciato ai colleghi dell'Assemblea regionale l'intenzione di dimettersi (dovrebbe farlo il 31 luglio), il presidente e la sua giunta hanno fatto cento nomine di sottogoverno. Un incarico e mezzo ogni giorno.

Dopo aver rotto con il suo principale alleato, il Pd, Lombardo ha gratificato di una poltrona colleghi di partito, amici e membri dello staff. Nei board delle società regionali, in questi giorni, hanno trovato posto il capo della segreteria, Pippo Greco, e l'addetta che tiene l'agenda del presidente, Agata Rosano. Ma anche il vice capo di gabinetto Gianni Silvia e Cleo Li Calzi, responsabile della segreteria tecnica. Biagio Semilia, il blogger che cura il sito personale di Lombardo, si è visto rinnovare la consulenza da oltre 3.500 euro al mese.

Ma fra gli esperti del presidente c'è spazio per l'ideologo del suo Mpa, Beppe De Santis, e per il commissario del movimento a Messina Antonio Andò. Marcello Caruso, dirigente palermitano dell'Mpa, ha avuto in dote l'Istituto Vino e olio. Per l'ex deputato Antonino Rizzotto Lombardo aveva pensato alla presidenza della società Lavoro Sicilia: Rizzotto, addolorato, ha fatto sapere di non potere accettare perché ha un impiego pubblico non compatibile.

Poco male: nell'ente è stata nominata la compagna, Salvina Profita. Una commistione fra interesse pubblico e privato che porta dritto a Claudio Raciti, l'agronomo di famiglia ricompensato con una carica da 150 mila euro l'anno alla guida dell'ente per le erogazioni in agricoltura, l'Arsea, mai stato operativo.

Una furia, quella di Lombardo, che ha insospettito gli avversari, pronti ad additare una norma dello statuto dell'Mpa che impone a chi ottiene incarichi in enti e società di pagare il 15 per cento dell'indennità al movimento. Che il governatore con le sue designazioni voglia rimpinguare le casse del suo partito? «Killeraggio mediatico», si è difeso il presidente. Ma il congresso dell'Mpa ieri ha cancellato la previsione di quell'obolo. In attesa delle prossime nomine: alle viste quelle dei manager della Sanità. Di dubbia opportunità. Ma utili, magari, per raggiungere quota 200.

 

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