graffito ad atene - grecia

LA GREXIT L'HANNO GIA' FATTA I GRECI: MIGLIAIA DI IMPRESE E PRIVATI CITTADINI APRONO CONTI ALL'ESTERO, 60MILA SOLO IN BULGARIA - E TSIPRAS AVVERTE I RIBELLI DI SYRIZA: 'SE NON HO LA MAGGIORANZA, ANDIAMO AL VOTO A SETTEMBRE' - MESSAGGIO ALL'UE: 'NON FAREMO ALTRI SACRIFICI'

1. GRECIA: CONSIGLIO ESECUTIVO FMI DÀ VIA LIBERA PER COLLOQUI

christine lagardechristine lagarde

 (ANSA) - Il comitato esecutivo del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha dato il via libera per la partecipazione dell'organizzazione di Washington ai negoziati per un terzo programma di salvataggio per la Grecia. Lo riferisce l'edizione online del quotidiano ateniese Kathimerini. Secondo fonti citate dal giornale, la decisione è stata presa ieri sera. L'iniziativa è stata il primo, ma necessario passo verso un nuovo accordo in vista di un finanziamento di emergenza per il Paese a corto di liquidi. Nel frattempo si è appreso che il nuovo capo missione del Fmi per la Grecia, Delia Velculescu, dovrebbe arrivare ad Atene oggi.

 

 

2. GRECIA: MIGLIAIA DI PICCOLE IMPRESE APRONO CONTI ALL'ESTERO

grexitgrexit

 (ANSA) - Sono migliaia le piccole imprese e i liberi professionisti che da settimane in Grecia si stanno rivolgendo a banche all'estero per aprire nuovi conti in modo da poter svolgere le loro transazioni senza le restrizioni previste dal controllo sui capitali imposto a fine giugno dal governo di Atene sugli istituti di credito ellenici.

 

Come riferisce l'edizione online di Kathimerini citando fonti bancarie, nelle ultime settimane sono state migliaia le richieste per l'apertura di nuovi conti presentate a banche cipriote, bulgare, romene, britanniche e tedesche non da grandi aziende del Paese - che si erano già premunite per l'eventualità dell'entrata in vigore del controllo sui capitali - ma da parte di piccole e medie imprese e liberi professionisti. Secondo la rivista tedesca Spiegel, circa 60.000 greci hanno in queste ultime settimane hanno aperto conti bancari in Bulgaria.

 

 

3. GRECIA, TSIPRAS AVVERTE I RIBELLI: "SENZA MAGGIORANZA, VOTO ANTICIPATO"

Corinna De Cesare per il “Corriere della Sera

 

tsipras junckertsipras juncker

Questa volta Alexis Tsipras lo dice chiaro e tondo durante un’intervista radio: «Sarei l’ultima persona a volere le elezioni se avessi la garanzia di una maggioranza parlamentare per riuscire ad arrivare alla fine dei quattro anni del mandato. Ma se non avrò la maggioranza sarò costretto ad andare ad elezioni». Il governo ellenico ormai si muove su un doppio binario: da una parte i difficili negoziati con i creditori europei per il piano di aiuti da 86 miliardi, dall’altro lato i guai da risolvere all’interno del partito di maggioranza.

 

O meglio la ex maggioranza: le riforme chieste dall’Ue sono passate infatti in Parlamento soltanto con l’aiuto dell’opposizione a causa della spaccatura interna a Syriza, creatasi una volta che Tsipras è sceso definitivamente a patti con il diavolo. Perché è così che vedono l’ex troika, i ribelli del partito della sinistra radicale guidati dall’ex-ministro dell’Energia Panayiotis Lafazanis.

 

Il comitato centrale di Syriza si riunirà oggi per cercare di trovare una soluzione alla divisione, Tsipras nel frattempo ha proposto un congresso straordinario del partito a inizio settembre. Se le cose non si risolvono, è proprio in autunno che potrebbero essere convocate le elezioni. In questi giorni invece i rappresentanti dei creditori hanno cominciato a trattare con la Grecia per arrivare al pacchetto da 86 miliardi.

tsipras renzi merkeltsipras renzi merkel

 

La richiesta Ue, sin dal principio, è stata una sola: più riforme, meglio se su pensioni e settore agricolo. Ma ieri da Tsipras è arrivata la gelata: «Conosco i contenuti dell’accordo che abbiamo firmato il 12 luglio. Noi rispetteremo quegli impegni ma niente più di questo». Altri sacrifici insomma, ha fatto intendere il premier, non sono nei patti. Il governo spera di arrivare all’accordo entro il 18 agosto, due giorni prima della scadenza del pagamento del prestito alla Bce da 3,2 miliardi.

 

La Commissione Ue continua a essere vaga sui tempi. Al contrario di Christine Lagarde, direttore del Fmi, che ieri è tornata a insistere sul tema del debito. Perché il nuovo piano di aiuti possa funzionare, la Grecia ha bisogno di una «significativa ristrutturazione del debito» ha ribadito, aggiungendo qualche considerazione lapidaria sui negoziati in corso: «Ciò che conta è ciò che si fa, quindi fatti e non parole».

 

varoufakis sulla dracmavaroufakis sulla dracma

La Bce nel frattempo ha deciso di mantenere invariata la liquidità d’emergenza (Ela) per la Grecia a 90,4 miliardi, mentre ritarderà di qualche giorno la riapertura della Borsa di Atene. Puntuali, invece, sono arrivate altre ripercussioni sul piano B dell’ex ministro Yanis Varoufakis. Il procuratore della Corte Suprema ellenica ha ieri inviato al Parlamento una nuova causa in cui lo si accusa di violazione dei dati personali dei cittadini, un reato che prevede una pena fino a 20 anni di reclusione.

bancomat grexitbancomat grexit

 

L’Assemblea dei deputati annuncerà oggi le azioni legali nei confronti dell’ex ministro dopodiché i legislatori saranno chiamati a esaminare le accuse per chiedere le raccomandazioni di una commissione esaminatrice. Poi si aprirà un’inchiesta per decidere se revocargli l’immunità e consentire così che sia sottoposto a processo.

 

Lui, nel frattempo, ha affermato che le denunce sono un tentativo di danneggiare il governo. «È stata una guerra finanziaria — ha detto a proposito dei negoziati —. Oggi non è necessario avere veicoli blindati per sconfiggere qualcuno. Loro hanno le loro banche».

 

 

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....