lorenzo guerini

GUERINI E PACE - IL MINISTRO DELLA DIFESA SI DICE “SORPRESO” DALLA SORPRESA SULLA CIRCOLARE DELLO STATO MAGGIORE CHE HA CHIESTO AI SOLDATI ITALIANI DI ENTRARE IN MODALITÀ COMBATTIMENTO: “È UN'ATTIVITÀ ORDINARIA CHE RIGUARDA IL LIVELLO ESERCITATIVO E DI PRONTEZZA, ANCHE TENENDO CONTO DEL CONTESTO ATTUALE. L’ITALIA È UN PAESE IMPORTANTE DELL’ALLEANZA ATLANTICA E SI ASSUME LE SUE RESPONSABILITÀ” - “LA NO FLY ZONE IN UCRAINA NON È LA SOLUZIONE AL PROBLEMA” - “PUTIN HA SBAGLIATO PREVISIONE: PUNTAVA SU UNA NATO PIEGATA DALLA MISSIONE AFGHANA E INVECE HA TROVATO UNA NATO PIÙ UNITA CHE MAI”

Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”

 

lorenzo guerini in visita a riga in lettonia

Lorenzo Guerini, la Camera l'altroieri ha votato un ordine del giorno per portare le spese militari al 2 per cento del Pil: è soddisfatto, visto che lei era stato il primo a sostenere la necessità di aumentarle? A quanto pare, dopo quello che sta accadendo in Ucraina, anche i sondaggi rivelano che gli italiani non sono più contrari come un tempo alle spese militari...

«Voglio essere chiaro: Forze armate moderne ed efficienti sono garanzia in primis per i cittadini, per la loro sicurezza e per il ruolo dell'Italia nel mondo. E il contesto attuale lo richiede ancora di più.

Esercitazioni Nato in Lettonia

 

Fin dal mio insediamento l'adeguamento delle risorse della Difesa è stata una priorità che ho posto all'attenzione del Parlamento e dell'opinione pubblica. Negli ultimi due anni con le leggi di Bilancio si sono fatti importanti passi in avanti, a partire dagli investimenti.

 

Le Forze armate sono chiamate a rispondere a missioni decisive: la difesa dello Stato e dei suoi interessi vitali, la difesa degli spazi euro-atlantici ed euro-mediterranei, le missioni internazionali. È quindi necessario che gli uomini e le donne in uniforme siano messi in grado di svolgerle nel miglior modo possibile, con piena operatività e massima sicurezza.

jens stoltenberg della nato

 

E che il Paese possa contare su uno strumento militare capace di difenderlo da tutte le forme di rischi. La Camera, a larga maggioranza, ha deciso di incentivare il governo a raggiungere in tempi rapidi questo obiettivo che riguarda la nostra appartenenza alla Nato».

 

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un'intervista pubblicata ieri dal nostro giornale ha elogiato l'impegno italiano e ha annunciato che sarà rafforzato il fianco est dell'Alleanza: significa che manderemo altri soldati?

ESERCITAZIONE NATO LETTONIA 2

«L'Italia è un paese importante dell'Alleanza e si assume le sue responsabilità. Eravamo e siamo presenti in Lettonia con 250 unità, in Romania con le attività di sorveglianza degli spazi aerei atlantici oggi con 8 Eurofighter e prosegue l'impegno navale nel Mediterraneo orientale.

 

Siamo disponibili a rafforzare le misure di rassicurazione dei paesi più esposti sul fianco sud-est. Per questo ho intensificato le interlocuzioni con l'Ungheria, dove parteciperemo a esercitazioni congiunte. Iniziative che sono il nostro contributo al rafforzamento della deterrenza in conseguenza delle scelte di Putin. La Nato è un'alleanza difensiva, non una minaccia. Chi racconta il contrario dice una bugia».

l'arrivo del ministro guerini a herat

 

Ministro, ma che cosa vuol dire che le nostre truppe, secondo una circolare dello Stato maggiore dell'Esercito dello scorso 9 marzo, saranno addestrate in modalità da combattimento? Dica la verità, ministro, temiamo che la guerra coinvolga direttamente anche l'Italia?

«Francamente sono sorpreso della sorpresa. È un'attività ordinaria che riguarda il livello esercitativo e di prontezza, anche tenendo conto del contesto attuale e delle sue possibili evoluzioni, per le missioni cui sono chiamate le Forze armate».

 

alpini in addestramento in lettonia 1

Ieri a Bruxelles la Nato ha confermato che la no fly zone non si farà. Il dissidente russo Khodorkovsky, l'ex petroliere un tempo in buoni rapporti con Putin, in un'intervista al «Corriere della Sera», sostiene che l'errore dell'Occidente è quello di non comprendere che il presidente russo ragiona come un criminale, quindi capisce solo la forza e perciò non fare la no fly zone è un grosso sbaglio.

«La no fly zone, che vorrebbe dire aerei Nato che fronteggiano quelli russi, non è la soluzione al problema perché è una misura che allargherebbe drammaticamente il conflitto. La soluzione sta nel percorso avviato: pesanti sanzioni alla Russia e sostegno materiale, anche con invio di armamenti, all'Ucraina, per fermare Putin e portarlo al negoziato».

Lorenzo Guerini

 

L'ex primo ministro britannico Tony Blair si chiede se sia giusto dire a Putin che qualsiasi cosa faccia in Ucraina comunque l'Occidente esclude l'uso della forza. È una domanda retorica ovviamente. Come a dire che l'Occidente non dovrebbe rinunciare in anticipo esercitare una maggiore pressione.

«La comunità internazionale ha condannato con fermezza l'aggressione di Putin e i vergognosi bombardamenti nelle città. Continueremo a stare accanto al popolo ucraino. L'Occidente sta aiutando l'Ucraina nella difesa della sua sovranità e nella resistenza all'invasione. E continuerà a farlo».

 

Il capo di Stato maggiore dell'Aeronautica Luca Goretti qualche giorno fa, in un'audizione alle commissioni Difesa di Camera e Senato, ha detto che i nostri Eurofighter in Romania sono a meno di venti miglia dal confine ucraino e che perciò l'attenzione è massima perché basta sconfinare un po' per entrare in guerra Ministro, c'è da preoccuparsi?

ESERCITAZIONE NATO IN LETTONIA

«Il generale Goretti ha solo ricordato che nel delicato contesto in cui stiamo operando è necessaria un'assoluta attenzione sulle attività di sorveglianza aerea per evitare possibili escalation. Una illustrazione al Parlamento della determinazione delle operazioni che stiamo svolgendo e della responsabilità con cui devono essere svolte».

 

jens stoltenberg

Lei continua a credere nella possibilità di un negoziato? E che negoziato mai sarebbe una volta che è capitolata Kiev?

«L'Ucraina sta eroicamente resistendo all'invasione russa. Un'aggressione temeraria e sanguinosa. Putin ha sbagliato i suoi calcoli: ha sottovalutato la reazione del popolo e delle forze armate ucraine, ha sottovalutato i limiti della sua macchina militare, la reazione unanime della Nato e dei Paesi europei e la condanna della comunità internazionale.

 

lorenzo guerini

È tempo che capisca che non c'è altra strada che quella diplomatica. Ciò passa attraverso il riconoscimento che una vittoria strategica per lui non è più possibile. Bisogna lavorare a un negoziato trasparente e sincero che ponga fine alle sofferenze del popolo ucraino».

 

Con questa emergenza internazionale, la Nato sembra aver ritrovato la sua ragion d'essere, ma alla luce di quanto sta avvenendo non va ripensata la capacità difensiva dell'Occidente?

«La Nato era già impegnata nella revisione del suo concetto strategico. L'aggressione russa ha rinnovato questa esigenza focalizzando l'attenzione sulla missione primaria, la difesa collettiva.

 

L'Italia inoltre lavora su tre pilastri che contribuiscono alla missione principale: deterrenza e difesa, prevenzione e gestione delle crisi, sicurezza cooperativa. Anche qui Putin ha sbagliato previsione: puntava su una Nato piegata dalla drammatica conclusione della missione afgana e invece ha trovato una Nato più determinata e unita che mai ».

lorenzo guerini in visita a riga in lettoniaeurofighter 2000 mario draghi jens stoltenberg alpini in addestramento in lettonia.

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...