malagò giorgetti

LA GUERRA DEL CONI – SULLA LEGGE DI RIFORMA DELLO SPORT GIORGETTI REPLICA ALLE ACCUSE DI MALAGO’: “POLVERONE SENZA SENSO” – ANCHE IL GRILLINO VALENTE BACCHETTA "MEGALO'" - IL CIO, PER AZZERARE OGNI DISCUSSIONE, HA DATO MANDATO AI PROPRI LEGALI DI STUDIARE IL TESTO DELLA RIFORMA - PETRUCCI (FEDERBASKET) ATTACCA IL CAPO DELLO SPORT: "CONTRO DI NOI LE PRIME RITORSIONI. NON CI SONO PIÙ I CONTRIBUTI DEL CONI PER LA HIGH SCHOOL DELLA PALLACANESTRO…”

Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia

Matteo Pinci per “la Repubblica”

miccichè giorgetti malagò foto mezzelani gmt04

 

Una mattinata trascorsa negli uffici del Coni, separati da pochi metri, senza però parlarsi. Non c' è immagine che racconti meglio la distanza attuale tra il presidente del Coni Malagò e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giorgetti.

malagò mattarella giomi foto mezzelani gmt002

 

Casus belli è la legge di riforma dello sport contro cui si è espresso con toni accesi il capo dello sport italiano martedì in audizione al Senato con parole definite «irresponsabili» dal sottosegretario Valente. Ma che qualche dubbio sulla compatibilità del testo con la Carta olimpica devono averlo suscitato, visto il contatto cercato col presidente del Comitato olimpico internazionale, Bach, poche ore più tardi. Contatto che un risultato lo ha prodotto: il n.1 del Cio, per azzerare ogni discussione, ha dato mandato ai propri legali di studiare il testo della riforma.

giorgetti malagò zaia

 

Il tema più sensibile è l' indipendenza politica a livello territoriale del Coni. Per capirne la portata è necessario tornare indietro di qualche giorno. Quando Rocco Sabelli, presidente- ad di Sport e Salute (la cassaforte che ha nei fatti tolto al Coni la gestione dei fondi pubblici) ha convocato per una riunione sulle linee operative i segretari dei Comitati regionali del Coni. Non i presidenti, a cui invece sarebbe demandata la linea politica. Il motivo è semplice: i presidenti, essendo cariche elettive votate da federazioni regionali, fanno capo al Coni.

giovanni malagò e sergio mattarella foto mezzelani gmt033

 

I segretari sono invece dei dipendenti di Sport e Salute. Di fatto, un modo per esercitare controllo diretto sul territorio, ma che rischia di entrare in contrasto con il Punto 5 dei Principi fondamentali dell' olimpismo: «I Comitati olimpici hanno il diritto e l' obbligo di autodeterminare la definizione della struttura e della governance della loro organizzazione».

miccichè giorgetti malagò foto mezzelani gmt06

 

Non a caso la territorialità è uno dei punti battuti da Malagò in Senato. Il documento depositato in Aula dal n.1 del Coni non chiede in effetti di cancellare la riforma, ma solo di verificare la compatibilità con la Carta olimpica di due articoli. E uno dei due riguarda proprio il territorio, visto che il disegno di legge di riforma dello sport mira a prevedere che l' articolazione territoriale del Coni sia riferita esclusivamente a funzioni di rappresentanza.

giovanni malagò e sergio mattarella foto mezzelani gmt032

 

Altro punto è l' autonomia dello sport, su cui persino la Corte dei conti ad aprile s' è espressa, chiedendo un' applicazione graduale delle nuove norme per «salvaguardare l' autonomia dell' ordinamento sportivo».

malagò giorgetti valente

 

Chissà se la questione è stata materia di discussione nell' ora di colloquio tra Malagò e Sabelli, ieri al Foro Italico. Colloquio che raccontano cordiale. La base per firmare il contratto di servizio chiesto martedì dalle federazioni "dissidenti", calcio, basket, volley, nuoto e tennis.

 

Cui ieri ha fatto seguito la polemica di Petrucci, presidente della federbasket: «Abbiamo già subito ritorsioni, proprio oggi mi hanno comunicato che non ci sono più i contributi del Coni per la high school della pallacanestro, dove le ragazze frequentavano il liceo sportivo e vivevano nel college». Non l' unico finanziamento "tagliato". Dal Coni sono stati interrotti i pagamenti anche del mutuo di uno stabile a Milano, il milione e mezzo a Bolzano per l' impiantistica, i 900 mila euro residui alla Fin per le piscine del Foro Italico: le spese spettano ora a Sport e salute.

malagò

 

GIORGETTI: "POLVERONE SENZA SENSO"

malagò giorgetti

Da repubblica.it

 

Per Giorgetti il rischio non esiste. "Olimpiadi di Milano-Cortina a rischio? Malagò avrà le sue buone ragioni, ma io non penso ci siano questo tipo di problemi. Io sono sempre ottimista: mi sembra un polverone che non ha senso", ha liquidato la questione negando di aver cercato il presidente del Cio Bach per chiedere rassicurazioni. "Io parlo con Bach per portare a casa i Giochi, lo abbiamo fatto e sono felicissimo, ora le organizzeremo benissimo". 

 

malagò giorgetti foto mezzelani gmt012

"Il governo ha ricevuto un invito da parte della Sport e Salute - ha spiegato Giorgetti - La mia assenza alla riunione in corso su Milano-Cortina? Come è giusto che sia gli enti che sono chiamati a organizzare e a rispondere finanziariamente dell'evento si sono riuniti e poi come governo recepiremo le loro osservazioni. È lo stesso metodo adottato per le Universiadi".

 

Il sottosegretario è poi tornato a commentare le parole di Malagò sui problemi che la legge sullo sport potrebbe creare nei rapporti col Cio: "E perché? Voi leggete ed è tutto coerente e conforme al dettato della Carta, non facciamo e non faremo niente di contrario", ha aggiunto Giorgetti chiudendo con una battuta sul gelo tra Governo e Coni: "A me sembra che faccia un caldo bestiale...".

malagòmalagò

malago e giorgetti foto mezzelani 3malago e giorgetti foto mezzelani malago e giorgetti foto mezzelani 12malago e giorgetti foto mezzelani 10BACHBACHmalagò zecchini giorgetti foto mezzelani gmt032malago e giorgetti foto mezzelani malago e giorgetti foto mezzelani 11malagò giorgetti mornati foto mezzelani gmt034giancarlo giorgetti foto mezzelanimalago e giorgetti foto mezzelani 6malago e giorgetti foto mezzelani 5malago e giorgetti foto mezzelani 4malagò giorgetti foto mezzelani gmt053malagò giorgetti foto mezzelani gmt011malagò giorgetti mornati foto mezzelani gmt035malagò giorgetti pancalli foto mezzelani gmt057malagò giorgetti

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?