vladimir putin festeggia

I RUSSI ANCORA NON SCARICANO PUTIN MA INIZIANO A STUFARSI DELLA GUERRA IN UCRAINA (PARDON, “OPERAZIONE SPECIALE”) – I SONDAGGI, ANCHE QUELLI INDIPENDENTI PARLANO CHIARO: LO ZAR HA L’APPROVAZIONE DEL 79% DEI SUOI CITTADINI, PIÙ CHE ALTRO PER MANCANZA DI ALTERNATIVE. GLI ALTRI LEADER POLITICI RUSSI SONO TUTTI SOTTO AL 20% DI GRADIMENTO. IL PROBLEMA PER “MAD VLAD” È CHE I CITTADINI SONO SEMPRE PIÙ CONTRARI AL CONFLITTO: IL 55% VUOLE NEGOZIATI, E IL 42 SI DICE MOLTO PREOCCUPATO…

Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

vladimir putin ha voglia di te

Con i sondaggi finisce sempre che hanno tutti ragione. E la Russia, dove salvo casi molto rari le indagini sulla popolazione sono affidate a società statali, non fa certo eccezione.

«Un livello così alto di fiducia nei suoi confronti dimostra che esiste davvero un fenomeno-Putin. È la prova definitiva che lui lavora in modo efficace e soprattutto che il suo lavoro corrisponde effettivamente alle aspettative della nostra gente».

 

Poche volte è capitato di vedere Dmitry Peskov così raggiante, e così esplicito nel tessere l'elogio del suo datore di lavoro. Accadeva pochi giorni fa. Ad accendere l'entusiasmo del portavoce del Cremlino era stata la consueta raffica di sondaggi che con cadenza mensile atterrano sulla sua scrivania.

 

Putin Lavrov

Nulla di strano. Non fosse per il fatto che i numeri giudicati «molto soddisfacenti» dal presidente in persona erano gli stessi che nello stesso momento venivano letti con soddisfazione in Europa e negli Usa, per via della crescente voglia di negoziati, del popolo russo.

 

A leggerli bene, tenendo presente che si tratta di un campione di intervistati mai sopra le duemila unità, in un Paese da 144 milioni di abitanti, si rivelano fondate entrambe le circostanze. A novembre, il 79 per cento delle persone ha dichiarato di approvare l'attività di Vladimir Putin. Dopo il calo di settembre, dovuto alla mobilitazione parziale decisa del Cremlino, tutto è tornato come prima, anche se il consenso non è più ai livelli dello scorso giugno, quando superava l'84%. Sempre a volersi fidare di queste cifre, per altro simili, questione di decimali, a quelle certificate dal Levada Center, uno dei pochi istituti ancora indipendenti.

 

mikhail vladimirovich mishustin con vladimir putin 1

L'ultimo zar non si discute. Il consenso di Putin rimane alto. Alla richiesta di nominare l'uomo politico che gli ispira maggiore fiducia, il 39 per cento degli intervistati ha fatto il suo nome. Secondo, per distacco, l'attuale primo ministro Mikhail Mishustin, al 17%. Seguono il ministro degli Esteri Sergey Lavrov e quello della Difesa Sergey Shoigu, al 14 e al 12%.

 

guerra in ucraina

«La popolarità di Putin, stabile ormai da vent' anni, dimostra anche come nella politica del nostro Paese non esistano al momento figure di statura confrontabile», sostiene con un certo entusiasmo Marat Mardanov, direttore del Centro statale di ricerche umanistiche.

 

Al tempo stesso, diventa lecito affermare che la Russia comincia a stancarsi dell'Operazione militare speciale. Alla domanda del Levada Center, «Lei è preoccupato per gli avvenimenti correnti in Ucraina?» il 42 per cento ha risposto «molto», il 38 «piuttosto», e solo il 7% si dichiara sereno.

 

VLADIMIR PUTIN E LA NATO MEME

Non siamo ai livelli di ottobre, quando le rispettive risposte furono rispettivamente 58%, 30% e 5%. Ma l'ansia rimane, ed è in crescita costante, certificata dai sondaggi privati del Cremlino, secondo i quali il 55% dei russi sarebbe favorevole all'avvio dei negoziati, un dato solo di due punti inferiore a quello registrato dal Levada center.

 

Il sostegno all'Armata rossa è al 42%, con una escursione importante per fasce di età. Solo il 25% dei giovani compresi tra i 18 e i 24 anni di età approva le azioni dell'esercito, mentre sopra i cinquanta la percentuale raddoppia. «I russi sono riluttanti a schierarsi in questo conflitto. Continuano ad appoggiare il loro Paese, ma non hanno alcun desiderio di essere coinvolti».

vladimir putin

 

Denis Volkov, direttore del Levada Center, afferma che il numero dei favorevoli ai colloqui di pace è salito da zero ai numeri attuali dopo l'avvio della mobilitazione parziale. «Adesso si sente una incertezza, una minaccia non solo militare, ma economica. E cresce il desiderio di una fine veloce». Quasi tutti gli esperti prevedono per i prossimi mesi un cambio di scenario dovuto alle forti difficoltà economiche, con petrolio e rublo che hanno preso a scendere, e l'annunciata crescita dell'inflazione. Ma oggi i fatti e i numeri sono questi.

vladimir putin al club valdai di mosca 1vladimir putin al club valdai di mosca 3vladimir putin visita un centro di addestramento L ARTICOLO DEL NEW YORK TIMES SUL PIANO MARIUPOL

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