vladimir putin prima dopo

I VELENI DI FERRONI - AI POLITICI ITALIANI NON MANCANO FANTASIA E CINISMO. UN PARLAMENTARE DEL FU PCI A UNA CENA ESPRIME UN DUBBIO: “SIAMO SICURI CHE QUELLO CHE VEDIAMO ORA SIA PROPRIO VLADIMIR PUTIN? DI SOSIA NE HA SEMPRE AVUTI PARECCHI A DISPOSIZIONE. NON È CHE UNO SI È SOSTITUITO AL VERO PUTIN, CHE MAGARI È SCOMPARSO O RICOVERATO IN UNA CLINICA?” - IL SINDACO DI BARI, DECARO, DIFENDE LA TARGA CITTADINE CHE RINGRAZIA IL PRESIDENTE RUSSO

 

Gianfranco Ferroni per “Il Tempo”

vladimir putin e il presunto sosia

 

FANTASIA E CINISMO DEI VECCHI PCI: “SE AL POSTO DI PUTIN CI FOSSE UN SOSIA?”

Fantasia e cinismo non mancano ai politici: specie a quelli italiani. Così, durante una cena, un ex parlamentare del fu (?) Pci esprime un dubbio: “Ma siamo sicuri che quello che vediamo ora, seduto al lunghissimo tavolone del Cremlino, sia proprio Vladimir Putin? Sembra molto diverso dall’uomo visto da vicino anni fa.

 

LA TARGA DONATA DA VLADIMIR PUTIN ALLA CITTA DI BARI

Di sosia ne ha sempre avuti parecchi a disposizione, utilizzati anche in cerimonie ufficiali: non è che uno di questi si è sostituito al vero Putin, che magari nel frattempo è scomparso oppure è ricoverato in una clinica? Potrebbe essere una straordinaria exit strategy per i leader moscoviti, nel caso di una sconfitta russa, tirare fuori all’improvviso una storia del genere e dare tutte le colpe a un imitatore.

 

ANTONIO DECARO

Una sceneggiatura perfetta per uno dei film di 007, quando protagonista era Daniel Craig”. Come direbbe il comico Maurizio Crozza nei panni del governatore della regione Veneto Luca Zaia, “ragioniamoci sopra”.

 

***

BARI, DECARO DIFENDE LA TARGA PER PUTIN

E’ il sindaco di Bari, ed è anche il presidente dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, Antonio Decaro. Oltre che un alto esponente del Partito democratico guidato da Enrico Letta.

 

A chi gli ha chiesto di rimuovere una targa cittadina che ringrazia Vladimir Putin, Decaro ha risposto: "Non sono favorevole a cancellare pezzi di storia, si potrà magari mettere accanto una epigrafe per spiegare la posizione della città rispetto a quella targa".

 

LA TARGA DONATA DA VLADIMIR PUTIN ALLA CITTA DI BARI

Oggetto della polemica è la firma di Putin che appare nell’iscrizione dedicata alla statua di San Nicola, nella città vecchia, un'opera che fu donata dal presidente della Federazione russa.

 

Decaro non vuole proprio far parte degli estimatori della “cancel culture”, sottolineando che "come gesto di solidarietà nei giorni scorsi ho voluto portare i fiori sotto la statua di San Nicola, che ha una valenza simbolica perché è il santo delle imprese audaci, della fratellanza, dell'unione tra oriente e occidente, e anche perché quella statua era stata regalata alla città di Bari da Putin".

 

***

dario franceschini

FRANCESCHINI TRA BERGAMO, BRESCIA E BALZAMO

C’era anche il ministro della Cultura Dario Franceschini alla presentazione del dossier di programmazione relativo a "Bergamo-Brescia, Capitale italiana della cultura 2023 - La città illuminata", alle Gallerie d'Italia a Milano, il polo museale di Intesa Sanpaolo, alla presenza del presidente della regione Lombardia Attilio Fontana e dei sindaci di Milano Beppe Sala, di Bergamo Giorgio Gori e di Brescia Emilio Del Bono.

 

Per Franceschini "l’idea della candidatura comune è una bella storia che s’inserisce all’interno della storia della 'capitale della cultura' che, in questi anni, ha sempre innescato meccanismi virtuosi sia per la città che vince sia per quelle che partecipano”.

 

silvia costa foto di bacco

A Franceschini andrà regalata la copia di un libro del 1991, “Le radici del socialismo a Bergamo e a Brescia”, scritto da Vincenzo Balzamo (che fu prima segretario amministrativo e poi tesoriere del Psi, oltre che ministro dei trasporti, scomparso nel 1992) con la prefazione di Bettino Craxi, pubblicato da SugarCo: nel fantastico archivio di Radio Radicale si trova la registrazione della presentazione avvenuta a Brescia il 23 settembre 1991, con i dotti discorsi di Giuliano Amato e Mino Martinazzoli.

 

Franceschini potrà cogliere l’occasione, a tanti anni di distanza, di ri-presentare il libro, magari con lo stesso Amato che oggi è presidente della Corte costituzionale. I socialisti apprezzeranno.

 

***

 

SILVIA COSTA PARLA DI GIULIO CESARE

Nel Parco archeologico del Colosseo c’è Silvia Costa, e non nella veste della turista appassionata di archeologia: nell’iniziativa denominata “Dialoghi in Curia”, organizzata dall’istituzione museale, come “giornalista e politica” secondo quanto recita la comunicazione che è stata diffusa (omettendo il partito di appartenenza, il Pd), Costa nel pomeriggio del prossimo 15 marzo intervisterà Marisa Ranieri Panetta, autrice del libro “Giulio Cesare. Indagine sulle Idi di Marzo”.

 

VLADIMIR PUTIN

Non mancherà l’introduzione di Alfonsina Russo, direttore del Parco. E la presentazione del libro sarà accompagnata da un concerto degli allievi di Stella Parenti, insegnante di canto lirico presso il Conservatorio di Santa Cecilia. Imperdibile.

 

Nel ministero franceschiniano di via del Collegio Romano comunque non hanno saputo resistere a un commento “di genere”, osservando che “a parlare saranno solo donne, avendo come argomento del dibattito un uomo che è morto. Roba da chiedere l’introduzione delle quote azzurre”. In effetti…

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…