LA MOSCHEA DELL’ODIO ANTI-SEMITA - “OH ALLAH, CONTALI E UCCIDILI TUTTI, I MUSULMANI SARANNO FELICI”: LA PREGHIERA DEL VENERDÌ A SAN DONÀ DI PIAVE È UN SERMONE CONTRO GLI EBREI - E ALFANO ESPELLE IL PREDICATORE DEL TERRORE

1. VIDEO: IL SERMONE NELLA MOSCHEA ITALIANA

 

 

2. SERMONE ANTI-EBREI NEL VENEZIANO:“ALLAH UCCIDILI”

Da www.lastampa.it

 

SermoneSermone

«Oh Allah, contali e uccidili tutti fino all’ultimo». A pronunciare l’invettiva contro gli ebrei è Abd Al Barr Al Rawdhi nella moschea di San Donà di Piave, nel Veneziano, in occasione di una preghiera del venerdì dello scorso luglio. La diffusione delle immagini del sermone da parte di Mermri Tv, un centro di ricerca filo israeliano basato a Washington, ha scatenato le polemiche e l’intervento del ministro dell’Interno Alfano.

 

«Non è accettabile che venga pronunciata un’orazione di chiaro tenore antisemita, contenente espliciti incitamenti alla violenza e all’odio religioso», ha detto il titolare del Viminale annunciando l’espulsione del cittadino marocchino.

 

«La mia decisione valga da monito per tutti coloro che pensano che in Italia si possa predicare odio», ha aggiunto il ministro. Il provvedimento è stato adottato sulla base di scrupolosi accertamenti condotti dal Servizio Centrale Antiterrorismo, con il concorso della Digos di Venezia e d’intesa con la Procura della Repubblica.  

Memri TvMemri Tv

 

LE FRASI INCRIMINATE  

«Gli ebrei devono morire. Questo renderebbe “felici” i musulmani». Sono queste le parole che hanno costato l’espulsione del cittadino di origine marocchine. A sollevare il caso è stato oggi Libero. Il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro spiega: «Il video non è stato filmato dal Memri: i ricercatori dell’istituto lo hanno trovato nei siti della propaganda islamista». «L’omelia assassina - scrive ancora “Libero” - appare ispirata ai recenti scontri in Israele e nella striscia di Gaza. Il predicatore parla in arabo, ma le sue parole sono sottotitolate in inglese e la traduzione è stata confermata da un esperto». 

 

SODDISFAZIONE BIPARTISAN PER IL PROVVEDIMENTO  

ANGELINO ALFANOANGELINO ALFANO

La decisione del Viminale ha provocato subito le reazioni politiche. Gasparri (Forza Italia) ha espresso soddisfazione per il provvedimento di Alfano. «E’ stato confermato l’impegno del nostro Paese contro chi si fa promotore di campagne violente e razziali, e contro coloro che, confondendo i reali valori della libertà religiosa e del rispetto per i culti altrui, utilizzano il proprio ruolo per farsi portavoce di odio e violenza», dice il senatore del Nuovo Centrodestra, Mario Dalla Tor.

 

Ma un plauso arriva anche dal centrosinistra. «Grazie ad Alfano, grazie a Renzi, è stata immediatamente applicata la legge. Non dobbiamo lasciare nessuno spazio all’odio», ha scritto sulla sua pagina Facebook il deputato dem Emanuele Fiano.  

belpietro belpietro

 

LA LEGA: «I SERMONI DEVONO ESSERE IN ITALIANO»  

Ma c’è chi va oltre e chiede una moratoria su tutti gli istituti di culto di fede musulmana presenti in italia. È il giovane deputato della Lega Nord Emanuele Prataviera: «Alfano chiuda la moschea di San Donà di Piave e imponga una moratoria sull’apertura di nuove moschee in tutto il Paese».

 

Il leghista in un interrogazione parlamentare chiede al governo di pretendere «sermoni in italiano e nessuna zona d’ombra», «stop a nuovi permessi per la realizzazione di luoghi di culto o affini», «censimento di quelli esistenti». Alla luce degli ultimi fatti, conclude, «il governo si svegli: tolleranza zero contro la minaccia islamica, potenziamento dei controlli all’interno dei centri islamici oggi aperti e operativi». 

 

I FEDELI ISLAMICI IN VENETO: «VIA DALLE MOSCHEE CHI PREDICA MORTE»  

Maurizio Gasparri Maurizio Gasparri

«L’Islam è religione di pace. Via dalle moschee chi predica la morte». Lo afferma Bouchaib Tanji, presidente della Federazione Islamica del Veneto e della associazione “Assalam” di Annone Veneto. «Approviamo - spiega, ricordando l’appoggio anche dell’associazione Migranti della Venezia Orientale onlus - la decisione del ministro Alfano, di espellere dall’Italia l’imam della moschea di San Donà di Piave».

 

«È inaccettabile - prosegue Tanji - che un imam, a cui sono affidate la predicazione del Corano e le preghiere dei fedeli dell’Islam, inciti alla violenza contro qualcuno e all’uccisione di qualsiasi persona. Ancora peggio se si chiede a Dio di sterminare un popolo intero». «L’uccisione delle persone di religione ebraica - sottolinea - non rende felice nessun altro essere umano, così come lo sterminio dei musulmani o dei cristiani o di qualsiasi altro popolo».

 

papa francesco papa francesco SIMON PERESSIMON PERES

«Nei giorni scorsi - conclude il presidente della federazione islamica del Veneto - abbiamo manifestato a Portogruaro ed in altre città del Veneto contro l’uccisione dei civili innocenti, dei bambini, per la pace per tutti coloro che vivono a Gaza, in Israele e in Palestina ricordando la comune preghiera di papa Francesco con i leader Simon Peres e Abu Mazen. Con loro speriamo che la tregua in atto da alcune ore sia definitiva e che la politica torni ad usare le parole ed il confronto per risolvere i problemi». 

Abu  Mazen Abu Mazen

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO