belpietro renzi

INTERESSI PELOSI - BELPIETRO: LA GRANDE FINANZA SOSTIENE IL DUCETTO DI RIGNANO. CON LUI GUADAGNA UN MUCCHIO DI SOLDI - LA DITTA “RENZI & PADOAN” SPOCCHIOSA VERSO LE AUTORITA’ DI CONTROLLO, HA TRASFORMATO IN DEBITO LE CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA

 

Maurizio Belpietro per la Verità

 

PADOAN RENZIPADOAN RENZI

Provate a immaginare che cosa sarebbe accaduto se la Banca d' Italia, la Corte dei conti e perfino l' Ufficio parlamentare di bilancio avessero bocciato la manovra finanziaria di Silvio Berlusconi. Come minimo i giornali avrebbero riempito le prime pagine di editoriali allarmati e gli strilli delle opposizioni sarebbero stati tali da farsi sentire fino a Bruxelles. La Ue si sarebbe mossa pretendendo verifiche sulla solidità del sistema Paese e lo spread sarebbe schizzato alle stelle, con tutto ciò che ne consegue, dimissioni del premier comprese.

 

corte conticorte conti

Invece, con il governo Renzi l' istituto di vigilanza di via Nazionale scrive che le previsioni di bilancio sono troppo ottimistiche, la Corte dei conti precisa che la finanziaria fa acqua da tutte le parti e l' Ufficio parlamentare di bilancio certifica che la manovra non ha copertura per circa 9 miliardi e non succede niente. Anzi, no: qualche cosa succede. Il Parlamento china la testa e vota la manovra ignorando gli avvertimenti, come se invece dei principali istituti di controllo del Paese avesse parlato l' usciere di Palazzo Chigi.

 

Lo confesso, ieri ho aspettato fino a sera una reazione di Montecitorio o di qualche organismo che avesse titolo per dire qualche cosa. Al contrario, nessuno ha aperto bocca. Anzi. Il presidente del Consiglio non solo ha irriso alla Camera il capogruppo di Forza Italia, ironizzando sulla mancata assegnazione del Nobel per l' economia a Renato Brunetta, ma ha potuto fare spallucce di fronte alle critiche degli enti di sorveglianza.

 

BANCA D\'ITALIABANCA D\'ITALIA

Stesso atteggiamento, pur se in tono meno sprezzante di quello usato dal premier, è stato manifestato dal ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan. Per entrambi, infatti, gli appunti di Banca d' Italia, Corte dei conti e Ufficio parlamentare di bilancio paiono essere chiacchiere da non tenere in alcun conto.

 

Abbiamo delle authority di controllo, alcune delle quali costano un occhio della testa come ad esempio la Banca d' Italia, ma di fronte alle loro contestazioni il governo può fare spallucce. Se dovessimo stare ai fatti, ossia alla noncuranza manifestata dal governo, dovremmo affrettarci a chiudere sia gli uffici di via Nazionale che quelli dei giudici contabili, spedendo a casa pure i ragionieri che alla Camera e al Senato sono chiamati per legge a verificare la congruità dei bilanci di previsione dell' esecutivo. In tal caso avremmo un risparmio superiore a quello sbandierato da Matteo Renzi per convincere gli italiani a votare la riforma della Costituzione.

 

GIUSEPPE PISAURO SCUOLA ECONOMIA GIUSEPPE PISAURO SCUOLA ECONOMIA

Altro che 50 milioni: chiudendo le authority avremmo guadagnato molti milioni in più. E forse è proprio ciò a cui punta il presidente del Consiglio. Liberandosi degli ultimi controlli che gli enti dello Stato esercitano su di lui, e soprattutto sulle conseguenze economiche delle scelte del suo governo, il presidente del Consiglio avrebbe mano libera per fare come gli pare.

 

Già ora non sembra avere alcun contraltare che gli impedisca di scassinare i conti degli italiani, ma senza le obiezioni degli organismi preposti a vigilare sulla copertura delle misure adottate, le manovre di Palazzo Chigi potrebbero essere ancora più spericolate di quanto non siano già.

 

 DEBITO PUBBLICO DEBITO PUBBLICO

Il che non è poco, perché scorrendo le cifre della manovra si scopre che l' anno prossimo l' indebitamento netto tendenziale salirà di quasi 43 miliardi: 27 per effetto delle misure adottate e per gli interessi, 15 per la sterilizzazione dell' aumento dell' Iva.

 

In pratica, lungi dall' aver disinnescato la mina dell' incremento dell' imposta sul valore aggiunto, Renzi semplicemente ha trasformato in debito la clausola di salvaguardia. Risultato, con la finanziaria appena varata, l' anno prossimo avremo un debito che si avvicinerà nel complesso ai 2.300 miliardi di euro, ossia oltre 400 miliardi in più rispetto al 2011, ultimo anno del governo Berlusconi.

jamie dimon jpmorganjamie dimon jpmorgan

 

Le cifre da sole bastano a far capire l' imbroglio di questi anni. Il Cavaliere fu costretto alle dimissioni a causa dell' indebitamento elevato del Paese. Renzi, al contrario, viene portato in palmo di mano nonostante alla fine del prossimo anno avrà contribuito a far aumentare il debito di circa 200 miliardi.

 

Forse qualcuno si domanderà perché, nonostante questi risultati, la finanza internazionale continui a scommettere su Renzi, contribuendo a tenere basso lo spread. La risposta è semplice.

 

WALL STREETWALL STREET

Le banche d' affari e i grandi speculatori, con l' attuale presidente del Consiglio guadagnano a mani basse. Incassando laute commissioni sulla ristrutturazione degli istituti di credito e con le emissioni di titoli del debito pubblico a tassi superiori a quelli degli altri paesi. Per i caimani della finanza Renzi è il miglior investimento possibile. Non è un caso che votino tutti Sì al referendum sulla riforma della Costituzione.

 

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…