sergio costa

ITALIA FATTA A MAGLIE - I MANDARINI FANNO BENE ALL'AMBIENTE (E AL SUO MINISTRO): COSTA HA FATTO E DISFATTO IL MINISTERO CON DECRETI FIRMATI IN PIENO AGOSTO, CREANDO NUOVI ALTI DIRIGENTI (CON STIPENDI DA 240MILA EURO, PER CAPIRCI) MENTRE CONTE ANNUNCIAVA LE DIMISSIONI. PIOVONO RICORSI - NON POTENDO CAMBIARE IL MONDO, COME LA SUA EROINA GRETA, SI ACCONTENTA PER ORA DI CAMBIARE IL NOME AL MINISTERO, CHE DIVENTA ''PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA''. BUM! BISOGNA CAPIRE SE PATUANELLI GLIELO PERMETTERÀ PERCHÉ…

 

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

sergio costa

 

Ehi, c'è il Green New Deal, annunciato da Giuseppi a New York, e se avete dubbi che significhi semplicemente nuove tasse nascoste sotto il progetto gretino, se il manifesto verde competitivo ripetuto come un' eco da Zingaretti vi lascia almeno un po' perplessi, se i migranti climatici vi sembrano l'ultima versione della fregatura dell'invasione, sappiate che al ministero dell'Ambiente, in attesa del deal e di meno emissioni, arrivano piu'  poltrone .

Ecco due nuovi Capo Dipartimento, cosiddette  figure apicali della pubblica amministrazione, ovvero stipendi da 240.000 euro l’anno, uffici, prebende, auto blu, fantozziane piante di ficus e poltrone in pelle umana, che non inquina.

 

Se il Ministro Costa aveva appena incassato una gigantesca topica con l’anticipazione del suo decreto legge per il clima, subito rinnegato dai suoi colleghi, dai tecnici del Tesoro, e da tutte le categorie produttive che si vorrebbe tartassare, occhio a non distrarsi, perché zitto zitto si porta a casa un bel bottino in termini di potere e denaro. 

maria giovanna maglie 2

 

Il primo decreto legge approvato dal governo il 21 settembre all’articolo .5 prevede infatti una nuova, immediatamente esecutiva, organizzazione per il Ministero dell’ambiente. Non più una struttura di sette direzioni generali coordinate da un segretario generale, ma due capi dipartimento, in termini di status  pari a due segretari generali, che sovrintendono a ben otto direzioni generali. 

 

Il giochino passerebbe il vaglio matematico della Ragioneria Generale dello Stato perché prevede l’assorbimento di alcune funzioni dirigenziali di livello più basso,  ma non supera l’esame della logica perché è un evidente appesantimento della macchina burocratica a vantaggio solo dei grandi “mandarini” di Stato. 

 Ma le cose non tornano da tutti i punti di vista, perché soltanto una settimana prima i soliti enfatici tweet di Costa annunciavano l’entrata in vigore della riorganizzazione da lui fortemente voluta. Ci sono un segretario generale e sette direzioni generali, un po' fantasiose nelle competenze e nei nomi, come quella per l’economia circolare.

sergio costa giuseppe conte

 

 E c'e' un intero ministero che aveva lavorato tutta l’estate per fare e disfare organigrammi, funzioni, capitoli di bilancio che  assecondassero i capricci del Generale. Non basta. Appena giurato da ministro del governo Giuseppi 2, Costa riconferma, pur avendo ben  sessanta giorni per farlo, l’incarico al suo segretario generale, ma solo una settimana dopo lo sopprime con un decreto legge. Ma come, il Prefetto Silvana Riccio, donna dura, durissima, una carriera che schiaccia sempre l’acceleratore quando governa la sinistra, una antisalviniana doc, viene eliminata dai ruoli del ministero senza, pare, neanche una telefonata? Un crudele spoils system di fatto, ma senza spiegazione logica.

 

luigi di maio sergio costa

 Che cosa è successo? Qualcuno a via Cristoforo Colombo ipotizza che il prefetto Riccio, usata da Costa come una clava contro i precari Sogesid che mandano avanti il ministero in attesa dei mega concorsi, abbia esercitato con troppo zelo il suo ruolo di responsabile per la trasparenza e l’anticorruzione. In questo ruolo la Prefetta di ferro potrebbe aver creato disagi nelle alte sfere del ministero pretendendo chiarezza e trasparenza su incarichi e consulenze. 

 

Nei giorni che vanno dall’inizio della crisi del governo Cnquestelle-Lega,  alcune cose strane accadono infatti al ministero dell’ambiente. Si dimette il Vice Capo di Gabinetto, Luigi Impeciati, integerrimo magistrato della Corte dei Conti, e si dimette dal suo incarico il Presidente della commissione che dovrebbe valutare i candidati alla Commissione AIA, quella che valuta i parametri ambientali dei grandi impianti industriali. 

 

Perche'? Su tutto cala  un’ombra inquietante, l’ombra del Decreto di nomina della Commissione VIA,  la commissione che detiene i destini di crescita dell’economia italiana per i prossimi anni, e scusate se è poco.

sergio costa virginia raggi

E' un decreto che Costa firma e protocolla il giorno 20 agosto, probabilmente negli stessi istanti in cui Conte 1 annuncia le sue dimissioni. Una procedura avviata quasi un anno prima, che si conclude tra i giorni 13 agosto e 20 agosto, a crisi di governo iniziata e conclusa, sembrerebbe addirittura con la trasmissione agli organi di controllo di un documento corretto a mano con la penna biro. E' una tempistica curiosa, a una velocità che potrebbe aver fatto commettere errori di valutazione, mancate verifiche, omissioni pesanti. 

 

La pioggia di ricorsi, accessi agli atti, ed esposti alla Procura e alla Corte dei Conti, che stanno arrivano al ministero, aiuteranno a  fare luce. Nel frattempo Costa allarga il suo potere aumentando, come abbiamo detto, le direzioni generali, e, non potendo cambiare il mondo, come la sua eroina Greta, si accontenta per ora di cambiare il nome al ministero.

 

 Il Mattm si chiamerà MATE, Ministero per la transizione ecologica. Bum! Bisogna capire se Patuanelli glielo permetterà, visto che  transizione ecologica è un concetto riferito in particolar modo al tema dell’energia, competenza del Ministero dello Sviluppo economico.

Ma il Costa 2, la vendetta, sembra un fiume tracimante. Al momento. Fermarlo potrebbe essere il vero Green New Deal.

 

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…