marina pier silvio berlusconi antonio tajani giancarlo giorgetti maurizio leo

UN RITOCCHINO ALLA MANOVRA SU MISURA DEI BERLUSCONI – SAPETE PERCHÉ TAJANI HA DETTO ‘SÌ’ ALL’AUMENTO DI 2,5 PUNTI DELLE TASSE SULLE BANCHE? PERCHÉ IL NUOVO BALZELLO NON SI APPLICHERÀ ALLE HOLDING FINANZIARIE, QUINDI SARÀ SALVA FININVEST, LA CASA MADRE CHE CUSTODISCE LE PARTECIPAZIONI DI DI MEDIASET-MFE (46%), MONDADORI (53%) E MEDIOLANUM (30%) – NELLE ULTIME SETTIMANE I FORZISTI, SU INPUT DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI, HANNO PRESSATO IL VICEMINISTRO MELONIANO ALL’ECONOMIA, MAURIZIO LEO, PER RISPARMIARE LE HOLDING DALL’AUMENTO DELLE TASSE…

NEL GIOCO DEI RITOCCHI UN AIUTO AI BERLUSCONI

Estratto dell’articolo di G.Col. per “la Repubblica”

 

antonio tajani giancarlo giorgetti foto lapresse

[...] dietro il "tesoretto" da 200 milioni che il governo punta a ricavare aumentando ancora le tasse sulle grandi banche c'è anche un'altra ragione. È quella che ha spinto Antonio Tajani a dire sì all'incremento del balzello, a valle comunque delle rassicurazioni del Mef su un intervento che escluderà i piccoli istituti di credito.

 

Ecco la motivazione che ha portato a dare l'assenso all'ipotesi in costruzione a via XX settembre: il gettito della misura servirà a cancellare l'aumento delle imposte per le holding industriali inserito nella legge di bilancio.

 

MARINA E PIER SILVIO BERLUSCONI

Tra i tanti beneficiari c'è anche Fininvest. È la casa madre che custodisce le partecipazioni di controllo di Mfe (46%) e Mondadori (53%), oltre a quelle di Mediolanum (30%). Anche alla società guidata da Marina Berlusconi non sarà quindi applicato l'incremento del 2% dell'Irap.

 

Per i grandi istituti e le compagnie assicurative maggiori (il 75% della platea), le tasse verranno incrementate di 2,5 punti percentuali all'anno, dal 2026 al 2028. Al contrario, invece, nulla cambierà per le holding non finanziarie rispetto ad oggi: le imposte da versare non aumenteranno nel prossimo triennio.

 

GIORGIA MELONI MARINA BERLUSCONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

Forza Italia arriva a risultato dopo una mediazione sotto traccia che negli scorsi giorni ha portato il leader degli azzurri a consultarsi più volte con la famiglia Berlusconi. È durante le interlocuzioni con i diretti interessati che è stato costruito il messaggio da veicolare ai parlamentari forzisti. Una richiesta senza fronzoli: battagliare incessantemente per arrivare alla cancellazione dell'aumento delle tasse per le holding.

 

Da qui il pressing sul viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, il "regista" dei lavori del Mef sulle coperture di natura fiscale. È lui che nelle scorse ore ha ricevuto decine di telefonate e una sfilza di messaggi dai forzisti. Tutti con la stessa raccomandazione: la ricerca di uno schema in grado di garantire la promessa fatta a Marina.

 

MAURIZIO LEO E GIANCARLO GIORGETTI - FOTO LAPRESSE

[...] Un'altra proposta di Forza Italia nasce dai colloqui con i Berlusconi. È la detrazione per i libri di scuola. La richiesta è finita nel fascicolo degli emendamenti dei senatori azzurri, ma è stata messa fuori gioco dalla tagliola dell'ammissibilità.

 

Poco male: il partito di Tajani può contare su un emendamento-fotocopia di Noi Moderati. «Basta quello», spiegano fonti di FI. La misura è pronta: l'agevolazione fiscale allevierà la spesa delle famiglie. A beneficiarne sarà soprattutto Mondadori, la prima casa editrice di testi scolastici in Italia, di cui Marina è presidente.[...]

 

MANOVRA, AVANTI SULLE BANCHE: DA IRAP E POLIZZE 1 MILIARDO IN PIÙ

Estratto dell’articolo di Mario Sensini per il “Corriere della Sera”

 

giorgia meloni antonio tajani giancarlo giorgetti foto lapresse

Il governo si prepara ad inasprire il prelievo fiscale straordinario su credito e assicurazioni per far quadrare i conti della manovra di bilancio. Stavolta, però, senza l’accordo del comparto finanziario, o almeno delle banche, che aveva già concordato con l’esecutivo un contributo di 9,5 miliardi al bilancio pubblico nel prossimo triennio.

 

La nuova stretta dovrebbe valere circa un miliardo, 600 milioni dall’aumento dell’Irap su banche e assicurazioni di 2,5 punti (non più 2), il resto da un aumento delle tasse sull’assicurazione per i conducenti dei veicoli.

 

Il piano è stato illustrato ieri ad Abi, Ania e Confindustria (che chiede la stabilizzazione dell’iperammortamento) dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il suo vice Maurizio Leo, e il vicepremier, Antonio Tajani, lo stesso formato «politico» che aveva chiuso l’accordo del 21 ottobre apprezzando «lo spirito di collaborazione delle banche», poi improvvisamente tornato in ballo.

 

MARINA BERLUSCONI DIVENTA CAVALIERA DEL LAVORO

La reazione dei banchieri non è stata positiva, e lo aveva già fatto capire il capo azienda di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, in un’intervista al Sole 24Ore . «Le banche sono fondamentali per finanziare il debito pubblico. Ci aspettiamo più rispetto, non di essere messi sotto scacco ogni giorno», aveva detto Messina. [...]

 

Per la quadratura del cerchio si pensa anche di recuperare le maggiori imposte sui premi per l’assicurazione dei conducenti dei veicoli, finora tassati al 2,5%, invece che al 12,5% come pretende l’Agenzia delle Entrate.

 

LA PARTITA DEL CUORE NEL CENTRODESTRA - MEME BY SARX88

Per il futuro il costo si scaricherebbe sui clienti, ma il governo punterebbe anche a recuperare 10 anni di arretrati (si parla di un miliardo di gettito possibile). Per evitare che il costo della stretta su banche e assicurazioni finisca per pesare sui cittadini, ad ogni buon conto, il Pd ha presentato un emendamento alla legge di Bilancio che lo vieta.

 

I nuovi fondi servirebbero per evitare l’inasprimento delle tasse sugli affitti brevi, sui dividendi delle holding (secondo Tajani la soglia di partecipazione potrebbe scendere dal 10 al 5%), la stretta sulle compensazioni tra crediti fiscali e debiti previdenziali e l’estensione su tre anni del superammortamento per le imprese. [...]

antonio tajani saltella al comizio di napoli 2200299maurizio leo - giancarlo giorgetti

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