la draghetta - meme giorgia meloni mario draghi

“RETROMARCIA SU ROMA” – “LA STAMPA” METTE IN FILA TUTTI I DIETROFRONT A CUI È STATA COSTRETTA GIORGIA MELONI NEI PRIMI (QUASI) 100 GIORNI DI GOVERNO: “COME PER INCANTO, L'EUROPA È DIVENTATA PER MELONI UN INTERLOCUTORE CON CUI DIALOGARE VOLENTIERI, SENZA AVVENTURARSI SULL'EXTRADEFICIT COME QUALCHE TEMPO FA, NON TROPPO TEMPO FA, PROMETTEVA DI FARE. IL SOVRANISMO HA TROVATO LA SUA NEMESI E IL SUO PARADOSSO” – “NELLO SPECCHIO IN CUI LA LEADER SI RIFLETTE, MELONI DI UN TEMPO SVANISCE E AL SUO VOLTO SI SOVRAPPONE QUELLO DI DRAGHI, CONFONDENDOSI IN ESSO…”

Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “La Stampa”

 

giorgia meloni al consiglio europeo 10

E se l'underdog fosse già diventato il watchdog dell'Europa? Tanto per restare all'anglicismo scelto da Giorgia Meloni il giorno della fiducia in Parlamento: la sfavorita che diventa il cane da guardia dei conti e degli equilibri di Bruxelles.

 

A ripercorrere i primi cento giorni del governo guidato dalla leader di Fratelli d'Italia, che cadranno il 30 gennaio, la parabola sembrerebbe proprio questa. Nulla di nuovo. Tutto già visto in Italia. Dove la marcia in più di chi entra nel palazzo di governo è la retromarcia, e i fiammeggianti propositi di quando si è all'opposizione si spengono, uno dopo l'altro.

 

LA DRAGHETTA - MEME MELONI DRAGHI

[…] Questi cento giorni di giravolte e ripensamenti cominciano con un battesimo speciale, sulla giustizia. Sull'ergastolo ostativo. Durante il governo Draghi, Meloni si oppose al compromesso raggiunto dopo la bocciatura della Corte costituzionale. Troppo poco, disse, astenendosi al momento del voto: troppo poco per chi a destra aveva fondato la propria storia sull'emozione di rabbia provata di fronte alla strage mafiosa di Capaci. Passano pochi mesi, passano le elezioni, Meloni siede a Palazzo Chigi.

 

Prima conferenza stampa, primo passo indietro. Il governo di FdI dà il via libera alla riformulazione dell'ergastolo ostativo che FdI aveva respinto. Lo fa per scelta obbligata, per fretta: dopo pochi giorni sarebbe scaduta la tagliola imposta al Parlamento dalla Consulta. È solo l'inizio.

DRAGHI MELONI

 

[…] La sovranista Meloni che non voleva le trivelle nei mari d'Italia («un regalo alle lobby») è diventata la principale sostenitrice del gas patrio già durante il discorso programmatico […]

 

Come per le accise sulla benzina. Gli archivi ai tempi dei social sono impietosi. Spunta un video del 2019 in cui la futura premier si faceva beffe delle vecchie imposte risalenti anche a 70 anni fa, promettendo un taglio netto una volta che FdI avrebbe conquistato il governo.

il video del 2019 di giorgia meloni sulle accise 2

 

Anche nel programma con cui il partito si lancia verso la vittoria del 2022 è scritto che il taglio ci sarà. Condizionato a maggiori entrate, ma ci sarà. E invece: lo sconto previsto da Draghi sulle accise va a scadenza al 31 dicembre e non viene rinnovato.

 

ISCHIATUTTO - GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI - MEME BY EMILIANO CARLI

La risposta è quella di prima. Il contesto: «Non sfugge ai più che il mondo è cambiato rispetto al 2019 e stiamo affrontando una situazione emergenziale. Io non ho promesso di tagliare le accise sulla benzina in questa campagna elettorale perché sapevo in che situazione mi sarei trovata». […]

 

[+ …Il caso più eclatante è la norma sul limite all'utilizzo obbligatorio del Pos. La destra lo vuole portare a 60 euro. E annuncia che lo farà in manovra. Un'enormità che secondo la Commissione europea rischia di vanificare la lotta all'evasione, prevista come obiettivo del Pnrr.

 

Bruxelles soffoca la norma sul nascere, ma questo non impedisce a Meloni di scatenare il sempre vigile e fidato Fazzolari contro Bankitalia, accusata di favorire le speculazioni delle banche. Fino alla capitolazione. […]

 

giorgia meloni al consiglio europeo 5

Nel rapporto con l'Europa c'è un po' il senso della svolta che sta tentando Meloni, da fiera erede della fiamma post-fascista a conservatrice del nuovo Millennio. Non urla più contro l'Unione europea dei «burocrati franco-tedeschi» che schiacciano il tacco sulla debole Italia. L'amore per l'autocrate di Budapest Viktor Orban si è un po' appannato. Sceglie Bruxelles e le istituzioni europee per la sua prima visita ufficiale, e non le capitali dei duri di Visegrad. Entrata a Palazzo Chigi, Meloni ha scoperto quanto sia necessario muoversi lungo l'asse Parigi-Berlino.

 

IL TAGLIO DELLE ACCISE NEL PROGRAMMA DI FRATELLI DITALIA

[…] Come per incanto, l'Europa è diventata per Meloni un interlocutore con cui dialogare volentieri, senza avventurarsi sull'extradeficit come qualche tempo fa, non troppo tempo fa, prometteva di fare. Il sovranismo ha trovato la sua nemesi e il suo paradosso. Oggi è la Germania a chiedere meno vincoli sugli aiuti di Stato alle imprese, e l'Italia cerca alleati per strutturare un nuovo fondo sul modello del Recovery contro la pandemia, e non restare impiccata al proprio debito.

 

Con l'Europa Meloni – un tempo anche no-euro – si deve rimangiare tutto o quasi.Il blocco navale per fermare il flusso dei migranti è già diventato altro. […] Ora tocca al Mes e alle concessioni balneari. Basta inserire una delle due parole online per imbattersi facilmente nella gemella sovranista di Meloni.

 

MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI

[…] Nella costruzione del Grande Nemico, in questi anni, la leader ha avuto una certa predilezione per la grande finanza internazionale, per George Soros, immancabile bersaglio, per i banchieri che avrebbero allungato gli artigli «sull'oro del popolo italiano».

 

Ebbene, come nuovo direttore generale del Tesoro ha scelto Riccardo Barbieri Hermitte, una carriera passata tra J. P. Morgan, Morgan Stanley e Merril Lynch. Segno che anche sulle nomine non c'è stata una polverizzazione delle relazioni di sistema, e i profili vengono scelti sempre con un occhio rassicurante rivolto all'Ue.

 

 La politica italiana è un romanzo di realismo magico. Nello specchio in cui la leader si riflette, Meloni di un tempo svanisce e al suo volto si sovrappone quello di Draghi, confondendosi in esso. «Cara Europa, la pacchia è finita», disse la futura premier in campagna elettorale, e lo fece un po'per risvegliare le pulsioni di un tempo. Ma sapeva già che a Bruxelles stavano pensando la stessa cosa, riferendosi a lei.

MATTEO MESSINA DENARO MEME BY CARLIursula von der leyen giorgia meloni al consiglio europeo MEME DI AZIONE SUL CARO BENZINA E GIORGIA MELONImario draghi giorgia meloni alfredo mantovano

 

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…