dorina bianchi

DORINA BALLERINA – DORINA BIANCHI, L’ALFANOIDE CANDIDATA A FARE IL MINISTRO DEGLI AFFARI REGIONALI, HA CAMBIATO SETTE PARTITI IN QUATTORDICI ANNI – PISANA DI NASCITA, MA CROTONESE D’ADOZIONE, È STATA NEL CCD, NELL’UDC, NELLA MARGHERITA, NEL PD, POI ANCORA NELL’UDC E NEL PDL

di Marco Palombi per “Il Fatto Quotidiano

 

NUNZIA DE GIROLAMO E DORINA BIANCHI CON I SEGRETARI COMUNALI CONTRO RENZINUNZIA DE GIROLAMO E DORINA BIANCHI CON I SEGRETARI COMUNALI CONTRO RENZI

Un tempo - ma ora no, ché abbiamo #cambiatoverso - succedeva che i politici tentassero di prendersi un illecito vantaggio sul resto dell’umanità sbottando un irato “lei non sa chi sono io”. Dorina Bianchi, deputata alfaniana che pure frequenta la politica da un po’, questa tentazione non l’ha mai avuta: neanche lei sa chi è, nel senso che è stata quasi tutto. In realtà, come dimostra una serrata intervista concessa a Chi nel 2008, Dorina Bianchi ha alcune certezze: Perizoma o slip? “Perizoma”. Reggicalze o collant? “Reggicalze e collant”. Griffe del cuore? “Prada e Balenciaga”. Parrucchiere? “Una volta a settimana”. Segreto di bellezza? “Essere quasi sempre di buonumore, pensare positivo e una buona crema per il corpo due volte al giorno”.

 

Dorina Bianchi Dorina Bianchi

   Come si vede, un certa decisione rispetto al perimetro del sé Bianchi ce l’ha, eccome. Forse politicamente, invece, non s’è ancora trovata: medico, classe 1966, nata a Pisa ma cresciuta nel crotonese, è in Parlamento dal 2001 e da allora ha cambiato 7 (sette) partiti. Questa la sequenza: dal Ccd all’Udc, dalla Margherita al Pd (cambiando due o tre correnti), pi di nuovo l’Udc, infine il Pdl e adesso Ncd. E domani di nuovo Pd, malignano i colleghi. Come che sia, anche solo a voler restare a biglietti da visita e targhette sulla porta, una faticaccia.

 

   ALCUNI GIORNALI, ora, le vaticinano un futuro da ministro degli Affari regionali al posto della corregionale Maria Carmela Lanzetta, dimessasi non si sa più perché. Sarebbe certo il premio per tanta fatica e pure un piccolo miracolo visti gli inizi nella politica nazionale: nel 2001 Pier Ferdinando Casini la candidò nel collegio di Crotone alla Camera in una lista civetta, “Abolizione scorporo”. Prese il 41 per cento dei voti - 85 in più rispetto al rivale dell’Ulivo - grazie ai quali poté entusiasticamente volare a Montecitorio per votare la fiducia a Silvio Berlusconi.

 

RINO FISICHELLA DORINA BIANCHI RINO FISICHELLA DORINA BIANCHI

   Sono anni importanti: basti ricordare il prezioso lavoro attorno alla legge sulla fecondazione assistita, quella poi devastata da una serie di sentenze della Consulta. Ahilui, il gruppo dell’Udc alla Camera - creato nel frattempo dalla fusione del Ccd col Cdu di Rocco Buttiglione - perde il contributo dell’affascinante Dorina a inizio 2005: pare che il rassemblement centrista affrontasse con poca determinazione i temi del Mezzogiorno.

 

Poche settimane di purgatorio al Misto ed eccola nella Margherita, corrente Francesco Rutelli, già candidato premier del centrosinistra e all’epoca capo del partito. Di lì è un attimo a ritrovarsi, siamo nel 2006, capolista dell’Ulivo in Calabria al debutto del Porcellum: elezione in carrozza. L’anno dopo ancora una candidatura, stavolta alle primarie del Pd: sempre capolista, sempre in Calabria, nella lista “Democratici per Veltroni”.

 

silvio -dorina bianchi_bigsilvio -dorina bianchi_big

   E ancora: nel 2008 il Pd la fa eleggere in Senato, la corrente è già quella di Fioroni, con venature “teodem” (un delizioso reperto politico le cui caratteristiche sono impossibili da spiegare oggi). Il cattolicesimo dei “valori non negoziabili” le porta bene: capogruppo in commissione Sanità nel febbraio 2009 al posto di Ignazio Marino, reo di posizioni troppo laiche (ma i “teodem”, parlandone da vivi, dicevano “laiciste”). La carica non basta a tener buona l’ansia di movimento della Bianchi: nel dicembre dello stesso anno torna nell’Udc, all’epoca all’opposizione di Berlusconi.

 

   ANCHE COSÌ, però, non è contenta: un anno e mezzo e scoppia il caso che la porta nel Pdl, alla corte di Re Silvio. A inizio 2011, infatti, Dorina Bianchi è candidata sindaco a Crotone per una coalizione di centrodestra: l’ex Cavaliere piomba in città per un comizio in cui infila una serie di contumelie su Casini, teoricamente capo-partito della candidata sindaco. Lei, accanto al signore di Arcore, sorride beata. Pier Ferdinando vede le immagini, s’incazza un po’ e le manda un sms: “Va dove ti porta il cuore...”.

 

DORINA BIANCHI ANTONIO E ANTONIA DALI DORINA BIANCHI ANTONIO E ANTONIA DALI

Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, si rifiuta di fare campagna per lei: “Ma scusi: tra Cesa e Berlusconi, secondo lei, chi è che mi riempie un palazzetto dello sport, eh?”, se ne fece una ragione lei sul Corriere della Sera. E siamo all’oggi. Nel 2013 il Pdl la riporta alla Camera e a novembre Dorina sceglie Angelino e Ncd.

 

   ADESSO - siccome Bianchi non ha mai contrastato una sua certa tendenza nel correre in soccorso del vincitore - ci si aspetta che passi presto al Pd. Si dice che sia Maria Elena Boschi, che è diventata sua buona amica, a volerla ministro. E pensare che l’inizio del rapporto fu, diciamo, burrascoso.

 

Durante una seduta notturna in cui Bianchi sostenne l’introduzione delle preferenze nell’Italicum le arrivò sullo scranno un biglietto: “Se passa l’emendamento che hai difeso, salta tutto e si va a votare. Voglio vedere dove prendi i voti per essere eletta”. Firmato: Boschi. Lei prima diffuse la notizia, poi rifiutò di confermarla quando esplose il caso: seguirono caffè e cena riparatrice con la ministro più importante del giglio magico. Oggi, dunque, Dorina si pensa ministro.

ISABELLA RAUTI DORINA BIANCHI ISABELLA RAUTI DORINA BIANCHI

 

Altrettanto, va detto, ritengono che accadrà a loro le colleghe alfaniane Federica Chiavaroli, senatrice cara alla lobby dei giochi che vanta - dicono - un rapporto diretto con Matteo Renzi, e Erminia Mazzoni, che da giorni ritwitta chiunque voglia usare l’hashtag #mazzoniministro. Anche loro due sono in procinto di “democratizzazione”: Mazzoni, per dire, s’è portata addirittura avanti e ha fatto campagna per Andrea Cozzolino alle primarie del Pd.

erminia mazzoni  stefano dambruosoerminia mazzoni stefano dambruoso

 

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT