ALLE ORIGINI DEL CALIFFATO - IL NUOVO LIBRO DI DOMENICO QUIRICO RACCONTA LA STORIA DELLO STATO ISLAMICO: “HANNO MOLLATO LE IDENTITÀ INDIVIDUALI E SONO DIVENTATI UOMINI DI DIO, CRITERIO IDENTITARIO PER TEMPI TORBIDI”

Domenico Quirico per “la Stampa

 

Domenico Quiricoarticle Domenico Quiricoarticle

Il giorno in cui, per la prima volta, mi parlarono del califfato era un pomeriggio, un pomeriggio di battaglia ad al-Quesser, in Siria. Ero prigioniero degli uomini della guerra santa, di una brigata del feroce emiro Abu Omar, da quasi due mesi. (...) Fu quel giorno che l’emiro mi parlò del califfato. «Guardate gli uomini che ho accanto. Per capire».

 

Abu Omar fa ruotare, sdraiato pigramente su un pagliericcio, il suo rosario; le mosche enormi, incattivite di caldo, sembrano non infastidirlo, ha la mano bendata, un dito steccato è rosso di sangue rappreso e di disinfettante: puliva il kalashnikov, un colpo era rimasto in canna, gli ha quasi spappolato la falange. Fa roteare gli occhi azzurri, malvagi, nella sua lunga faccia magra, dalle guance incavate e la pelle del colore di un violino, la barba assira alla maniera di Bin Laden. (...)

 

quirico e bonino quirico e bonino

L’EMIRO
L’emiro oggi non combatterà, è ferito, ogni tanto mi pone domande, ha cercato di convincermi ad abiurare la fede cristiana e a diventare musulmano: «Cristiano, tu non sai niente, il vero cambiamento, quello vero è nelle mani di Dio. Eretici pestilenziali come Bashar, questo fetido alauita, hanno allentato il rapporto con Dio. Ma anche gli altri, Mubarak e Ben Ali, non sono veri musulmani; a parole dicevano sì alla legge islamica, ma poi fanno leggi ispirate a quelle dei Paesi occidentali, fingono di essere musulmani e obbediscono agli ordini dell’America.

 

domenico quirico domenico quirico ISIS - BRUTALE ESECUZIONE DI UN CIVILE PER STRADAISIS - BRUTALE ESECUZIONE DI UN CIVILE PER STRADA

Con l’aiuto di Dio noi spazzeremo via Bashar e uccideremo tutti gli alauiti, razza di Satana, miscredenti... anche le donne e i bambini. Non ne resterà nessuno in Siria e cacceremo i cristiani che non accetteranno di pagare la tassa. Costruiremo, sia grazia a Dio Grande Misericordioso, il califfato di Siria... Ma il nostro compito è solo all’inizio. Poi sarà la volta degli altri capi traditori, in Giordania in Egitto in Arabia: uno a uno. Alla fine il Grande Califfato rinascerà, da al-Andalus fino all’Asia. Siamo nella dimora della guerra 
dar al harb, ci è lecito uccidere per difendere la fede». (...)

«L’Islam è una grazia, cristiano» riprese Abu. «Vi illudete che abbiamo bisogno delle vostre porcherie per vivere, che siamo ormai deboli e obbedienti... Ti racconto una storia: c’era nel deserto un cucciolo di leone che era cresciuto tra le pecore e il cucciolo pensava di essere una pecora anche lui, e belava e scappava di fronte ai cani. Poi un giorno un leone passò di lì e gli mostrò il riflesso in una pozza d’acqua e scoprì ciò che era davvero. Cominciò a ruggire. I cani fuggirono. Ecco: noi siamo musulmani non pecore, non dimenticarlo più, ci avete umiliato e sfruttato per secoli. È finita».

bambini e isis 5bambini e isis 5

 

NOI E L’ALTRO

Noi e l’Altro: quante volte l’ho visto in azione, questo ingranaggio, nell’ex Jugoslavia, in Ruanda... Ecco: un gran numero di individui comincia a credere o vuole credere di appartenere a qualcosa di unitario e distinto, la razza la nazione la vera fede. Si sono costruiti un criterio identitario che gli serve da conchiglia di sicurezza per attraversare tempi torbidi. A questo punto il percorso comincia a divenire irreversibile, quando si abbandonano le proprie identità individuali per fondersi in quella che ormai è diventata la comunità: noi siamo il vero Islam, non più marocchini o afghani, iracheni o francesi, ma uomini di Dio. (...)
 

isis abbatte un aereo siriano e prende ostaggio il pilota giordano  5isis abbatte un aereo siriano e prende ostaggio il pilota giordano 5

Quando tornai dalla prigionia, cinque mesi dopo, era il settembre del 2013, non c’era nulla che assomigliasse a quel vaticinio dell’emiro. La guerra civile continuava feroce e convulsa, ognuno ancorato alle proprie posizioni, i jihadisti le campagne e il deserto, i soldati del regime difendevano le grandi città e tentavano di allontanare a poco a poco i ribelli dalla frontiera libanese. (...)

 

Tutto doveva esser fatto rientrare nello schema della guerra civile musulmana, sunniti contro sciiti, Iran contro Arabia Saudita per il controllo della supremazia nel mondo islamico. Che c’entrava tutto questo con il califfato e i tempi di Abu Bakr? la creazione subdola del Noi procedeva a velocità impressionante. Al prezzo evidentemente della individuazione di un Loro. (...)

tortura isis 5tortura isis 5

 

TOTALITARISMO ISLAMISTA

Il totalitarismo islamista era nato, silenziosamente, senza che lo vedessimo crescere accanto a noi. (...) Era passato un anno intanto dal mio sequestro, appena un anno; ma da Raqqa nell’Est della Siria, dove i miei sequestratori mi avevano portato nell’ultima fase della prigionia, giungevano ormai voci e poi notizie sensazionali e allarmanti: il gruppo Per lo Stato islamico in Iraq e nel Levante, guidato da un iracheno misterioso che si faceva chiamare Abu Bakr al-Baghdadi, stava diventando sempre più potente, assorbiva a grandi brancate ampie parti del territorio liberato dal regime. Chi non veniva spazzato via era costretto ad accettare di infeudarsi ed entrare a far parte dell’armata dell’Isis, e seguirne le bandiere vittoriose.
 

sostenitori di isis festeggiano in siriasostenitori di isis festeggiano in siria

A giugno erano un esercito di trenta, quarantamila combattenti, come ammetteva a denti stretti la Cia; dopo aver varcato e distrutto la frontiera dilagò in Iraq sbriciolando l’esercito sciita armato dagli americani.

 

Mossul, due milioni di abitanti, cadeva sotto l’urto di un attacco dall’esterno e della insurrezione di una quinta colonna che si era tenuta nascosta in città. Anche Baghdad sembrava in pericolo, tutta la pianura di Ninive era perduta, dalla Grande Moschea di Mossul al-Baghdadi proclamava la rinascita del califfato e dichiarava guerra all’Occidente: arriveremo a Roma... (...)
 

isis isis

Si riproponeva l’eterna domanda sull’uomo: come si può arrivare a uccidere migliaia di persone senza difesa? E perché in più farli soffrire, violarli, martirizzarli prima di annientarli? Le bandiere nere delle forze islamiste sventolavano nelle savane del Nord della Nigeria, la terra dei Boko Haram, sulle sabbie del Sahel, dalla Mauritania al Sudan, in Libia, nella Somalia degli Shebab irriducibili, nel Sinai, nel Sud della Tunisia. Il califfato globale non era più un progetto: esisteva già!

 

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…