bill e hillary clinton vendono i loro biglietti su groupon

AMERICA FATTA A MAGLIE - CHE FINACCIA: I CLINTON SU GROUPON! IL LORO ENNESIMO TOUR DEL RILANCIO È UN TALE FLOP CHE I BIGLIETTI FINISCONO AL DISCOUNT PER RIEMPIRE I POSTI VUOTI, DA 325 A 35 DOLLARI. E ORA ARRIVA ANCHE LA TEGOLA DELL'INCHIESTA SULLA FONDAZIONE, 2,5 MILIARDI RACCOLTI GRAZIE AI LORO RUOLI PUBBLICI - LUI È ANCORA AMATISSIMO E VA DICENDO CHE NEL 2020 HILLARY CE LA PUÒ FARE, PERCHÉ STAVOLTA...

 

1. AMERICA FATTA A MAGLIE: I CLINTON FINISCONO SU GROUPON

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

BILL E HILLARY CLINTON VENDONO I LORO BIGLIETTI SU GROUPON

La triste realtà è apparsa evidente la sera di Toronto, Canada, nel teatro  che doveva inaugurare il giro trionfale, e invece appariva desolatamente vuoto.

Ora sta in mano a Groupon, prezzi stracciati purché ve lo compriate ‘sto biglietto, e peggio non potrebbe finire il tour “una sera con i Clintons”, annunciato in pompa magna come l'ennesimo giro d'onore della famiglia d'oro americana.

 

Lo scopo? Quello neanche tanto nascosto di preparare l'ennesimo tentativo di Hillary Clinton di diventare Presidente, questa volta nel 2020. Aradanga, hanno detto i potenziali spettatori ed acquirenti fuggendo, e così dopo le prime figuracce di posti vuoti, il tour è al 60% di sconto su Groupon, e la poltrona che nel sito ufficiale si trova ancora a 325 dollari, è in vendita per il prossimo appuntamento a Los Angeles a $35 su Groupon.

 

Triste? Sì, molto triste, Anche perché la ex prima coppia d'America non sembra rassegnarsi alla irrilevanza e al rischio che voler restare troppo a lungo sotto i riflettori e nella corsa della politica, al contrario di quanto hanno fatto sempre presidenti e consorti in passato, venga loro fatto pagare carissimo dagli americani.

bill clinton hillary 1 (1)

 

 Rischio che peraltro cominciano a correre, lo fanno notare gli analisti più obiettivi, quelli meno accecati dall'odio per Trump, che è poi il combustibile che tiene alla ribalta gli ex, anche gli Obama, Barack e Michelle. Per ora però il giro milionario di lei con il suo libro va benone.

 

In casa Clinton invece tira aria pessima, anche perché il tour si ferma ora a Natale per poi riprendere in aprile da New York e affrontare altre nove città chiave per qualunque affermazione elettorale, a partire da Los Angeles, Boston, Las Vegas, and Washington, DC. Ma la risposta è così tiepida che già l'appuntamento con i Clinton del 19 maggio a Inglewood, al Forum, 17mila posti, e’ in saldo: Groupon offre Infatti biglietti da 77 per 35 quelli da 120 per 50 e infine quelli da 175 per 72.

 

hillary e bill clinton

Che cosa succede, chi li consiglia così male? Bill Clinton ha continuato sempre a suscitare entusiasmo tra gli americani, un ex presidente amatissimo, e lei dagli anni da senatore, poi da segretario di Stato, ha ricavato a sua volta tanto di quel denaro che i due insieme hanno fatto una fortuna di raro livello.

 

Pensate solamente a 2 miliardi di dollari di contributi alle loro campagne, fondazioni e presunte iniziative filantropiche, pensate a discorsi che hanno suscitato polemiche di conflitto di interessi, come quelli per Goldman Sachs a 675mila dollari.

bill e hillary clinton

 

Maureen Dowd, famosa opinionista del New York Times, che di questi tempi fa un po' di fatica a conciliare il suo moralismo cattolico/ irlandese/ liberal/ antiTrumpiano con l'analisi dei guadagni smisurati e dell'avidità insaziabile di certi liberal, (probabilmente anche con i suoi di guadagni), sostiene che non è solo questione di denaro.

 

 

 E’ che non si rassegnano alla sconfitta del 2016 e alla caduta dal trono sul quale si erano già seduti a posti scambiati. È che Hillary va in giro come un monarca in esilio. Bill, invece, racconta pubblicamente ad amici e conoscenti che è necessario che la moglie si ripresenti nel 2020, che questa volta vincerà sicuramente se farà a modo suo.

 

 

La coppia di acciaio resiste all'usura degli anni, e se nessuno sembra piu’ disposto a credere alla prima parte del racconto d'amore di quando si incontrarono negli anni dell'università a Yale, potete giurare sulla seconda parte, quella della coppia nella vita e negli affari, uno pronto a spingere l'altro, a fare il lavoro sporco per l'altro, a perdonare qualunque peccato, tradimento, a seconda delle situazioni.

 

MAUREEN DOWD

Se avete visto Primary Colors, del democratico Mike Nichols, con un grande John Travolta e una brava Emma Thompson nella parte dei Clinton, sapete come funzionano. Solo che i tempi sono cambiati, lei sta al 36% di gradimento, che è veramente poco visto che sono sulla scena da mezzo secolo. Sulla sua testa incombono indagini messe sotto il tappeto, bugie dei federali per proteggerla.

 

 Si potrà obiettare che gli altri candidati democratici stanno ancora più sotto, col vecchio Joe Biden al 28, ma così non si va da nessuna parte, soprattutto per il momento non si vendono posti a teatro e negli stadi.

 

Sempre la informata Dowd, che non può tollerare che la Clinton sia stata battuta dal buffone dai capelli tinti  e che pratica l’odio quotidiano per il presidente in carica, sostiene che Barack Obama sarebbe molto pentito di averla appoggiata nel 2016. Peccato che menta anche lui perché non si tratta di appoggio, ma di acquisto, visto che proprio lui aveva lasciato milioni di debiti con le sue campagne precedenti al Comitato Nazionale Elettorale Democratico.

 

hillary clinton e bernie sanders

Debiti che nel corso dell'estate del 2015  furono saldati con un assegno dalla Clinton, che in cambio blindo’ per contratto la sua candidatura praticamente unica, con l'eccezione di Bernie Sanders, ritenuto innocuo. Eppure anche Sanders in alcune occasioni, nonostante fosse poco noto, senza soldi, e troppo di sinistra, l'ha fatta spaventare. Questa volta basterebbe una Elizabeth Warren qualunque.

 

 Il fatto è che sono tutti appena tornati dal funerale di un presidente che perse il secondo mandato e da allora si ritirò con grazia. Non hanno imparato.

 

 

2. APPROPRIAZIONE INDEBITA, LO SCANDALO TRAVOLGE I CLINTON

Antonio Grizzuti per ''La Verità''

 

Tempi duri per la famiglia Clinton. Ha fatto discutere la scena che riprende l' arrivo di Donald Trump al funerale dell' ex presidente americano George Bush senior. Al momento di sedersi al banco, l' inquilino della Casa Bianca ha stretto la mano al predecessore Barack Obama e alla consorte Michelle, ignorando invece i coniugi Clinton seduti poco più in là. Semplice dispetto tra avversari politici oppure segnale in codice della lotta tra l' amministrazione in carica e il deep State?

 

bernie sanders hillary clinton

Difficile stabilirlo, ma nel frattempo per uno strano caso del destino si sta abbattendo in questi giorni un tornado sulla ricca fondazione della famiglia Clinton. Secondo quanto rivelato giovedì a Fox News dal deputato repubblicano e presidente della Commissione per la trasparenza delle operazioni di governo, Mark Meadows, tre whistleblower (un termine che in gergo indica gli individui che denunciano alle autorità l' azione illecita di un' azienda o di un ente pubblico, ndr) hanno depositato un fascicolo che consiste di «centinaia di pagine», nel quale denunciano attività illecite a carico dell' ente.

 

Tra di esse figurano l' appropriazione indebita di fondi e lo scambio di favori con i donatori. Le indagini in realtà erano partite l' anno scorso, quando l' ex procuratore generale Jeff Sessions (poi silurato dallo stesso Trump per la gestione dello scandalo Russiagate) aveva incaricato il procuratore John Huber di passare al vaglio le attività della Fondazione. Scopo degli inquirenti, comprendere la reale natura delle attività veicolate da questo soggetto.

CLINTON FOUNDATION

 

La Fondazione, che conta circa 2.000 dipendenti, ha gestito dal 2016 a oggi l' astronomica cifra di 2,5 miliardi di dollari per lo svolgimento di iniziative nel campo del cambiamento climatico, dell' istruzione e della salute. Un esempio di «buone pratiche», come confermato anche dai rating altissimi assegnati dagli osservatori di settore.

 

Secondo le autorità che si occupano del caso, però, non è tutto oro ciò che luccica. Per questo motivo, i collaboratori del procuratore Huber hanno assoldato un' agenzia di investigazioni private, la Mda Analytics, che si è occupata di stilare un lungo memorandum. Durante le indagini, la Mda ha preso contatti sia con l' Internal revenue service (l' ufficio tributi americano) che con la sede dell' Fbi a Little Rock, in Arkansas.

CLINTON FOUNDATION 3

 

Ma il colloquio più importante gli investigatori l' hanno avuto con Andrew Kessel, attuale chief financial officer della Fondazione, che ha parlato di «commistione» tra attività caritative e affari personali dei Clinton, ammettendo di «conoscere dove sono sepolti tutti i corpi». Nel corso di un' altra conversazione, Kessel si è spinto oltre, affermando che Bill Clinton «incrocia regolarmente i propri interessi con quelli della Fondazione, e nonostante molte persone all' interno gli abbiano consigliato di prestare attenzione, lui continua a fare di testa sua». Ovviamente ciò comporta grossi problemi di natura fiscale, dal momento che le charities negli Stati Uniti godono di un regime di tassazione particolarmente agevolato ma solleva, considerati i soggetti coinvolti, importanti interrogativi che toccano la sfera etica e quella politica.

CLINTON FOUNDATION 2

 

Nel frattempo, sempre ieri, un' altra tegola si è abbattuta sulla famiglia Clinton. Un giudice distrettuale, Royce Lamberth, ha richiesto ai dipartimenti di Stato e della Giustizia di riaprire l' inchiesta sull' utilizzo da parte di Hillary della casella personale, utilizzata per l' invio di migliaia di mail di lavoro quando ricopriva l' incarico di segretario di Stato.

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…