michelle obama trump hillary

PRESIDENZIALI FATTE A MAGLIE - CI MANCAVA IL GRUPPO DI LEADER RELIGIOSI CHE ATTACCA HILLARY PER IL MAIL-GATE E L’ASSOCIAZIONE DEGLI PSICOLOGI CHE REGISTRA UN TASSO DI STRESS ALTISSIMO PER IL VOTO - MICHELLE OBAMA SI APPELLA ALLE DONNE PER FERMARE IL PREDATORE TRUMP - ULTIMI SONDAGGI: IN OHIO E' TESTA A TESTA: I DEMOCRATICI NON LO AVEVANO PREVISTO

HILLARY CLINTON TRUMPHILLARY CLINTON TRUMP

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

Non ci facciamo mancare niente,  arriva la misurazione del tasso di stress di queste elezioni a cura dell'Associazione Nazionale psicologi, e un folto gruppo di leader religiosi, cattolici in testa evangelisti obtorto collo,  attacca Hillary Clinton per i contenuti di una delle email  trafugate  che riporta un'opinione  che risale al 2011. 

 

Ma tanto la candidata democratica  dice che non si ricorda niente di quelle mails,  e francamente  se non arriva la pistola fumante  vengono rapidamente ruminate e risputate. Gli ultimi sondaggi rivelano dubbi e crepe nel sistema che vuole la Clinton già vicina ai 276 voti elettorali necessari per vincere. Un esempio? L’Ohio, dove la corsa è davvero un testa a testa, e i democratici non lo avevano previsto.

 

 Gira un un filmato tremendo, di quelli da parental control, nel quale Donald Trump dice a una bambina di 10 anni “fra 10 anni ti chiederò di uscire”. E l'indignazione delle femmine per bene viene rappresentata niente meno che dalla first lady Michelle Obama che  ha rivolto un accorato appello alle donne americane perché non votino il tremendo predatore sessuale di cui sopra.

MICHELLE OBAMAMICHELLE OBAMA

 

Ora pare che il discorso della first Lady, figura che un tempo avrebbe mantenuto un sano basso profilo, sia considerato un momento di altissima politica dai giornali americani, una potente messa in stato d'accusa. Pezzo forte frasi del genere “non crediate che la competizione sia importante, che il successo di uno sia il fallimento di un altro”, che suonano anche bene, e chissà quanto ci ha sudato il ghostwriter,ma  la prima parte del periodo contiene la negazione del sistema fondativo degli Stati Uniti, la seconda invece sfida la logica perché vaglielo a spiegare a uno che ha perso che non è un fallimento e che quello dell'altro non è un successo. Misteri del politically correct di cui la coppia Obama è imperatrice e imperatore insuperati.

 

MICHELLE OBAMA HILLARY CLINTONMICHELLE OBAMA HILLARY CLINTON

 Certo, si stanno dando un gran da fare in quest'ultima parte della campagna elettorale, mai visto la Casa Bianca così platealmente coinvolta, e spesso senza tema di faccia tosta, visto che Barack Obama ha tenuto un discorso sul l’ impazzimento dei media ormai preda di scandali e manipolazione dell'opinione pubblica nel quale rimpiange l'epoca felice in cui c'erano tre canali televisivi sempre preoccupati di dare le notizie prima delle opinioni; discorso un po' arcaico ma in parte condivisibile soprattutto nel casino del 2016, ma lo ha  incredibilmente fatto solo per criticare i giornali della destra schierati con Trump.

 

Ora pare che il tasso di stress del voto dell’ 8 novembre prossimo sia altissimo e che abbia colpito più della metà degli americani di qualunque fede politica. La American psychological Association, fresca di studi durati dieci anni ,su che cosa colpisca di più gli americani spiega che lavoro, denaro e tenuta dell'economia sono le tre preoccupazioni in cima alla lista storicamente, ma pare che quest'anno le elezioni siano passate in testa.  Sono in ansia il 60 per cento dei democratici e il 55 dei repubblicani.

 

Un sondaggio della Harris Polls condotto in agosto rivela che la preoccupazione è alta tra gli anziani e tra i ragazzi, i millennials, scende fra i trentenni, la Generazione X, torna ad aumentare tra i boomers; nel tasso alto di ansia di quest'anno hanno un ruolo principale le caratteristiche personali dei due candidati e il paragone che viene tentato e con la candidatura di Barry Goldwater quando a stravincere fu Lyndon Johnson.

 

il secondo confronto tv tra trump e hillary clinton 9il secondo confronto tv tra trump e hillary clinton 9

Ma quest'anno tutti e due i candidati inquietano, così come a preoccupare i cittadini è il tenore delle campagne troppo negative e accusatorie come non era mai accaduto nella storia moderna. Gli esseri umani, spiega candidamente il capo della ricerca, Lynn Bufka, amano l'armonia. Ma va’.

 

Grande stress anche tra i capi di alcune comunità religiose, in testa cattolici ed evangelici, che ieri hanno partorito tutti assieme una dichiarazione contro Hillary Clinton per via di alcune rivelazioni in una mail resa nota da Wikileaks. Decine di  esponenti hanno espresso così il loro oltraggio per “la retorica dubbia e calunniante usata da alcune persone che fanno parte della campagna Clinton”. Andò così.

 

Una mail  del 2011 tra l'attuale capo della campagna, John Podesta, il direttore della comunicazione, Jennifer Palmieri, più John Halpin.esponente di un think tank  liberal, il Center for American progress. Nella mail Halpin scrive che Rupert Murdoch presidente di Twentyfirst Century Fox e Robert Thompson presidente di News Corp, tutti e due cattolici, ovvero “ uno straordinario imbastardimento della fede.

 

Sono attratti da un pensiero ideologico, e relazioni di genere severamente arretrate, non conoscono la democrazia cristiana”. Palmieri risponde “immagino che siano convinti che sia la religione più socialmente accettabile e conservatrice dal punto di vista politico e che loro ricchi amici non capirebbero se diventassero evangelici”. Potestà non obietta e secondo i sottoscrittori della protesta dimostra così di fare ugualmente parte di tale atteggiamento “bigotto, imperdonabile, vergognoso, antiamericano”. Cattolici ed  evangelici uniti chiedono perciò le scuse della Clinton per un atteggiamento definito gravemente cristofobico. Perbacco!

il secondo confronto tv tra trump e hillary clinton 8il secondo confronto tv tra trump e hillary clinton 8

 

Ora, capite che siamo alla follia, ma se  una frase da maiale detta a un altro maschietto undici anni fa da Donald Trump è diventata scandalo infnito, con tanto di sdegno della first lady, tutto si tiene, nella follia, e oggi tocca ai preti. Perché mai dovrebbe Hillary Clinton essere responsabile delle cavolate che tre dei suoi collaboratori, nemmeno ancora in campagna elettorale per queste elezioni, hanno detto? Certo, il disprezzo per i cattolici è forte in certi ambienti americani, certo il sussiegoso e presuntuoso Podesta  ne sta beccando una al giorno.

 

il secondo confronto tv tra trump e hillary clinton 7il secondo confronto tv tra trump e hillary clinton 7

Oggi neanche risponde, e  fa dire alla Palmieri che non intendono giustificarsi sul contenuto di mail rubate e  hackerate  sotto la guida di Mosca nello sforzo di danneggiare la campagna democratica. Aridagli con i russi , tirare Putin in ballo così gratuitamente è azzardato, se sei lo stesso che accusa l’avversario di essere tanto incosciente e privo di esperienza diplomatica internazinale che non gli si potrebbe affidare la valigetta nucleare.

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…