sergio mattarella mario draghi

MATTARELLA COL FIATO SUL COLLE – DOPO PIPPO BAUDO E CONFINDUSTRIA, MARCO MENGONI E MICHELE EMILIANO, PURE MARIO DRAGHI, DURANTE IL PRANZO IN QUIRINALE DI GIOVEDÌ, L’HA BUTTATA LÀ: “SE RESTI TU, RESTO PURE IO”. SAREBBE UNA DOPPIA CONFERMA FINO AL 2023, MA LE QUESTIONI SONO DUE: MATTARELLA HA DETTO DI NON ESSERE DISPONIBILE E POI SI APRE UN PROBLEMA DI PROCEDURA. E ANCHE VERO CHE, SE I PARTITI SI DIMOSTRERANNO INCAPACI DI TIRARE FUORI DAL CILINDRO UN NOME, LUI…

Massimiliano Scafi per “Libero Quotidiano”

 

sergio mattarella mario draghi festa della repubblica 2021

E dai, rimani. Pippo Baudo e Confindustria, medaglie d'oro olimpiche e segretari di partito, i politici che riceve e la gente che incontra: glielo chiedono tutti, l'ultimo ieri a Conversano è stato Michele Emiliano, e Sergio Mattarella ormai ha smesso di rispondere. Suppliche, appelli. Preghiere. Glielo domanderà a metà ottobre persino la Merkel, quando lui andrà a Berlino per la «visita di congedo».

 

E pure Mario Draghi, tra il serio e il faceto, giovedì sera a cena al Quirinale, l'ha buttata là. Più o meno così: se resti tu, resto anche io. Una battuta? Uno scenario che si apre? Chissà. Il capo dello Stato, raccontano, si è limitato a sorridere. Un pranzo di lavoro come tanti, come tutte le settimane. Un'occasione non protocollare per fare il punto sul Covid, sulla ripresa e sull'accelerazione autunnale che il premier vuole imprimere alle riforme.

mattarella draghi

 

Ma il risiko istituzionale, il grande intreccio delle presidenze non è un argomento che può restare fuori da una conversazione del genere, sia pure informale. Draghi, si sa, vuole completare «la missione», mettere in sicurezza il Paese dal punto di vista sanitario ed economico, fare in modo che i miliardi europei vengano utilizzati per modernizzare l'Italia. Però a gennaio scade il mandato di Mattarella e il toto Colle e già impazzito.

 

draghi mattarella renzi partita di poker

Tra le tante ipotesi e pressioni, una prevede il trasloco di SuperMario, che però dovrebbe lasciare il lavoro a metà. Senza parlare delle sue reali intenzioni. Ecco quindi che il «se resti tu resto anche io», cioè una doppia conferma fino alle elezioni politiche del 2023, prende senso. Poi si capirà che cosa Draghi vorrà fare da grande, tra il Colle e Palazzo Chigi. C'è solo un problema, non piccolo: Sergio Mattarella ha detto più volte di non essere disponibile a un secondo incarico.

 

Primo, perché il capo Stato è culturalmente e politicamente contrario a proseguire il mandato, e lo ha spiegato in pubblico in varie occasioni. «L'Italia è una Repubblica e non un regno». Il precedente di Giorgio Napolitano, trattenuto al Quirinale dai partiti incapaci di trovare un successore, chiude ancora di più la strada: se un'eccezione si ripete a distanza di pochi anni, questo il suo pensiero, diventa una regola. Infatti il cerimoniale del Colle ha già dato il via alle visite di congedo: il Papa, Madrid, Berlino, Parigi, Bruxelles. Il secondo motivo, non detto, è di procedura: un eventuale bis non è nelle disponibilità di Mattarella.

mario draghi e sergio mattarella all altare della patria

 

Il presidente della Repubblica non si propone e non si candida. Ma viene scelto è votato dai mille grandi elettori, deputati, senatori e rappresentanti delle Regioni, sulla base di un accordo politico. Quindi, bisogna aspettare. Se non emergeranno altri profili, se i partiti si incarteranno, se matureranno certe condizioni, se lo invocheranno, allora si vedrà se il capo dello Stato uscente cambierà idea e, per senso di responsabilità, accetterà di restare per i tempi supplementari. Intanto però dell'argomento non ne vuole nemmeno sentire parlare: l'ultima cosa che desidera e di finire «nel tritacarne».

sergio mattarella mario draghi

 

Questo non gli impedisce una forma di presenzialismo spinto, quasi ostentato, come per ricordare che lui è il capo dello Stato in carica fino all'ultimo minuto. Viaggi, incontri, discorsi, agenda piena. Venerdì ad esempio ha ricevuto una delegazione delle Conferenze Episcopali italiana ed europea tracciando una specie di programma di governo. «Dopo la pandemia e la crisi, siamo chiamati a ricostruire società solidali e a superare squilibri economici e ambientali». E ieri in Puglia ha commemorato Giuseppe Di Vagno, parlamentare socialista ucciso cento anni fa dai fascisti. «Ho voluto essere presente per testimoniare che lo Stato c'è». E c'è pure Mattarella, sembra.

sergio mattarella e mario draghi MATTARELLA DRAGHIil giuramento di mario draghi davanti a mattarella mattarella e mario draghi al quirinaleMATTARELLA COME DANAERYS TARGARYEN INVOCA DRAGHImattarella chiama draghiil giuramento di mario draghi davanti a mattarella sergio mattarella e mario draghi

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…