mattarella salvini

"SE MI SCONFESSATE, MI DIMETTO" - SALVINI MINACCIARE DI FARE LA VALIGIA IN CASO DI MARCIA INDIETRO DEL GOVERNO SUL CASO DEI MIGRANTI SULLA DICIOTTI - IN UNA DIRETTA FACEBOOK SE LA PRENDE CON CONTE E MATTARELLA: “VOGLIONO FARLI SBARCARE? NON CON IL MIO CONSENSO” – I MALUMORI DEI 5 STELLE, DIVISI TRA L’ALA FRONDISTA-ANTAGONISTA DI FICO E QUELLA PARA-LEGHISTA DI TONINELLI

Alberto Gentili per “il Messaggero”

 

matteo salvini con mojito

Già quaranta giorni fa, quando Matteo Salvini prese in ostaggio nel porto di Trapani la Diciotti, Sergio Mattarella si fece sentire. Era il 13 luglio e il Presidente chiese al premier Giuseppe Conte di mettere fine alla lunga telenovela dei migranti intrappolati sulla nave della Guardia costiera. Lo stesso ha fatto ieri.

 

Conte, esattamente come a luglio, ha dato immediatamente rassicurazioni al capo dello Stato.

E a palazzo Chigi, da cui è filtrata la notizia dell' intervento del Quirinale, a metà pomeriggio erano convinti di poter risolvere la questione entro la giornata. Con lo sbarco di tutti i 177 migranti trattenuti a bordo della solita Diciotti (questa volta ormeggiata al porto di Catania) e non solo dei 29 minori.

 

Ma Salvini ha tenuto duro. Ha detto al premier di non avere alcuna intenzione di ammainare la bandiera di guerra e di essere pronto anche a dimettersi se fosse stato sconfessato. Tanto più dopo aver scoperto che appena 47 dei 450 immigrati fatti sbarcare a Pozzallo a luglio erano stati redistribuiti.

 

ROBERTO FICO VERSIONE BOLDRINI

«Quelli ci hanno preso in giro e io non calo le brache. Tu fai il premier, io il ministro dell' Interno», il discorso senza metafore del leader leghista, che su Facebook poi ha tuonato svelando lo scontro con Palazzo Chigi e il Quirinale: «Vogliono intervenire il presidente della Repubblica e il premier per far sbarcare i 177? Non con il mio consenso».

 

Così Conte, che come il presidente della Camera Roberto Fico e gran parte dei 5Stelle soffre la linea dura di Salvini, si è dovuto adeguare. Anzi, allineare. E in un post su Fb non ha potuto far altro che prendersela con l' Europa e con gli alleati che «abbandonano l' Italia».

conte salvini di maio

 

Ad inquietare il Quirinale e a preoccupare il premier e i grillini è l' ipotesi di reato cui lavora la procura di Agrigento: «Sequestro di persona». Una fattispecie pesante, con ripercussioni penali e internazionali «decisamente imbarazzanti», secondo una fonte governativa di sponda pentastellata.

 

SALVINI E L AMBULANTE DI COLORE

In più, nei 5Stelle le acque sono agitate. La posizione di Salvini ha dato il destro a Fico per lanciarsi in un altro intervento da sinistra contro il capo della Lega. Il competitor di Di Maio, a metà giornata, ha chiesto di far «scendere tutti».

 

E ora dopo ora questa posizione ha trovato ampie praterie nel MoVimento. Tant' è, che perfino il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che l' altra sera si era detto «d' accordissimo con Salvini», in serata di è dichiarato «d' accordo con Fico». Due posizioni inconciliabili che dimostrano l' alto tasso di confusione.

 

Nel MoVimento, dove è mal digerito anche l' attacco di Salvini e Fico («visti i predecessori la tua carica è sfortunata, tu fai il presidente della Camera, io il ministro...»), per uno «scontro istituzionale di cui non se ne sentiva davvero il bisogno», sul banco degli imputati è finito proprio Toninelli, già criticato per i suoi post dal mare nel pieno della crisi innescata dal crollo del ponte a Genova.

TONINELLI AL MARE DURANTE L'EMERGENZA A GENOVA

 

Non piace, allo stato maggiore grillino, il modo «eccessivamente morbido e acritico» con cui il ministro delle Infrastrutture (responsabile della Guardia costiera) «ha seguito Salvini». Anche perché, come osserva il sottosegretario Vincenzo Spadafora, «si può e si deve restare umani pur combattendo l' ipocrisia dell' Unione europea».

 

I DEM RIANIMATI

 A infastidire i 5Stelle è anche il fatto che la linea di Salvini sta producendo l' impensabile. Sta rianimando il Pd. Dopo mesi di afasia, il nuovo scontro sulla Diciotti, i 177 migranti tenuti a bordo da giorni, l' estenuante tira e molla, hanno offerto ai dem il modo per tornare a farsi sentire.

toninelli ai funerali per le vittime del crollo del ponte a genova

 

E vedere. Il segretario Maurizio Martina si è precipitato a Catania, riuscendo a salire in serata sulla nave della Guardia costiera, da cui invece nel pomeriggio erano stati respinti Davide Faraone e altri esponenti dem. E dal Nazareno sono partiti segnali di apprezzamento per Fico, innervosendo ancora di più Di Maio. «Non è utile ed è dannoso», osserva un esponente Cinquestelle, «offrire oggi questo palcoscenico al Pd».

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