enrico mentana

LA POLITICA SECONDO MENTANA: “SALVINI NON È FASCISTA, MA SE NON GLI DISPIACE DEL TUTTO PASSARE PER TALE PERCHÉ AMMICCA ANCHE A QUELL'ELETTORATO? DURERÀ FINTANTO CHE RIUSCIRÀ A OCCUPARE TUTTI GLI SPAZI DEL CENTRODESTRA E DELLA DESTRA - IL M5S? HA FATTO UN MIRACOLO A PRENDERE IL 50% L'ANNO SCORSO AL SUD, TERRA TRADIZIONALMENTE DI VOTO DI SCAMBIO, SENZA AVER NULLA DA OFFRIRE. ORA GLI SI PRESENTA IL CONTO - CHI HA COMBATTUTO BERLUSCONI PER ANNI, FA AMMENDA SOLO ORA, UNICAMENTE PERCHÉ SILVIO È STATO SOPPIANTATO COME NEMICO PUBBLICO NUMERO UNO”

Pietro Senaldi per “Libero quotidiano”

 

«Toglimi una curiosità: siete un giornale di idee, perché le nascondete sotto titoli da Vernacoliere?».

pietro senaldi

 

Se le idee non le sintetizzi in espressioni chiare e forti, chi se le ricorda, e poi come fai ad arrivare a chi non ti legge?

«Capisco, ma dissento. Ci sono tanti modi per comunicare».

 

Pensa al tuo neologismo, «webeti»: non è un complimento, ma dice tutto in modo non sostituibile in maniera altrettanto efficace

«Credo che i giornalisti si debbano dare delle coordinate, e finché restiamo tutti nello stesso perimetro dobbiamo rispettarle».

 

enrico mentana

Le sensibilità sono diverse, quel che per me non è offensivo, per altri può esserlo, chi ha ragione?

«Se l' informazione però fosse svincolata da alcuni criteri base, essa cesserebbe di esistere, perché si perderebbe il senso della diversità tra vero e falso».

 

La fondamentale distinzione tra fatti e opinioni. L' Ordine mi ha censurato per alcuni titoli, come «Patata Bollente», che sono appunto opinioni. Non credi che i miei colleghi che giudicano dovrebbero preoccuparsi di più di chi scrive balle o pubblica carte inesistenti?

«Una cosa non esclude l' altra. L' Ordine dei Giornalisti, finché esiste, è normale che si occupi di tutti i problemi della categoria».

 

Ma nei fatti contesta puntualmente Libero per i suoi titoli provocatori e poi, se un altro giornale apre con «Merkel culona inchiavabile», intercettazione che non risulta agli atti, potrebbe non esserci mai stata, e ha avuto implicazioni decisive sul governo e sull' immagine internazionale dell' Italia, si gira dall' altra parte

SALVINI - DI MAIO - BERLUSCONI - RENZI

«Le sensibilità sono cambiate, credo che oggi quel titolo non sarebbe rifatto, come vorrei che non fossero stati fatti alcuni che a te invece piacciono. Comunque non ha senso applicare il Var ad avvenimenti di quasi dieci anni fa».

 

Beh, a me ancora brucia il rigore su Ronaldo del '98

«Ognuno vede soprattutto gli episodi di cui è protagonista. Poi è ovvio che chi è più contromano si senta più perseguitato, ma guarda che fanno le pulci anche agli altri. Se poi mi tiri in ballo le intercettazioni, è evidente che il loro uso, spesso gratuito e strumentale, è uno dei punti dolenti del giornalismo italiano. Il problema però non è tanto chi le raccoglie, bensì il rubinetto dal quale scorrono. Tra tutte le figure che possono maneggiare e manipolare le intercettazioni, i soli non accusabili sono i giornalisti, visto che ce le passano».

 

urbano cairo enrico mentana

Vado piatto: lo scorso autunno due cingalesi di ritorno dal loro Paese furono ricoverati per colera al Cardarelli. Titolammo: «Colera a Napoli». Occhiello: «Lo portano gli immigrati». Scoppiò un putiferio. Lo stesso giorno, in taglio basso, il Corriere della Sera titolava «Colera a Napoli», e nessuno ebbe nulla da ridire

«Se mi vuoi far dire che in Italia c' è sempre chi ha un posto a tavola e chi no, chi viene trattato con i guanti e chi con la bacchetta, non ho difficoltà. Cito una frase iconica di "Casablanca": piuttosto che fermare l'indagato ingombrante, si preferisce andare sempre contro i soliti sospetti recidivi". È la storia del nostro Paese, in ogni ambito. Pensa a Berlusconi, ricco, potente e stravotato ma trattato per decenni come un avventizio. Chi l'ha combattuto per anni, fa ammenda solo ora, unicamente perché Silvio è stato soppiantato come nemico pubblico numero uno da un altro».

renzi berlusconi

 

Sai che Libero è stato censurato per aver pubblicato fedelmente un verbale dei carabinieri, che descriveva con un' espressione cruda lo stupro della ragazza polacca a Rimini, due anni fa?

«Io non l'avrei pubblicata, mi fece arrabbiare. Però oggettivamente pubblicare un verbale dei carabinieri non dovrebbe essere sanzionabile».

 

enrico mentana

Se ti dicessi che noi di Libero siamo vittime di razzismo del pensiero: basta che parliamo e c'è chi d' istinto ci accusa?

«Sarebbe vero se chiudessero Libero o ti impedissero di scrivere, per ora venite solo contestati».

 

Ogni volta che un titolo di Libero non piace a una parte dell' opinione pubblica, l'Ordine apre un procedimento disciplinare nei nostri confronti. Spesso i suoi consiglieri ne parlano prima sui loro social. Risultato: centinaia di messaggi che invocano la chiusura del nostro giornale e la mia radiazione. Non credi che qualche collega stia aizzando il fuoco contro di noi?

«Voi però un po' ve la cercate. Per come sono fatto io, non chiuderei mai un giornale, neppure se commettesse reati. Non scherziamo, nessuno può mettersi al di sopra della libertà di stampa».

renzi berlusconi

 

Sei diventato un difensore dell' Ordine dei giornalisti?

«Nel Paese che vagheggio, l'Ordine non dovrebbe esistere. L' innovazione tecnologica ha sfondato completamente la nozione di creatore di informazione. L' Ordine si concentra sulla carta stampata perché è la sola informazione controllabile e sanzionabile, ma questo dimostra solo che non è più in grado di vigilare sul flusso di notizie, e quindi la sua esistenza ha perso significato».

 

tria di maio salvini conte

Enrico Mentana, direttore del Tg di La7 e recente fondatore del sito-web di informazione Open, non è uomo che fa sconti. Neppure a chi lo intervista. Più volte ha contestato i nostri titoli, per questo sentirlo alla vigilia di un' audizione presso l' Ordine dei Giornalisti, dove verrà passato al setaccio il «metodo Libero» è un' ottima preparazione all' appuntamento. Ma grazie a Dio non è critico solo con noi. Non perdona all' intera categoria di aver sagomato l' informazione in modo che non si capisce più bene cosa sia fiction e cosa sia realtà.

 

enrico mentana

E sul punto sfido la sua pazienza e mi incaponisco. Nei giorni in cui Libero fu censurato per uno dei nostri titoli che neppure ricordo, un eminente membro del Consiglio di disciplina dell' Ordine firmò uno scoop su un' inchiesta che gettava ombre sulla vendita del Milan, puntualmente smentita dalla Procura nel giro di 24 ore e a oggi mai aperta. Ovviamente neppure l' Ordine aprì inchieste, anche se la notizia era sensibile Separiamo le opinioni sgradite o sgradevoli, peccati venali, dalle balle, colpose o dolose, peccati mortali?

«E va bene, le prime sono lesioni, i secondi omicidi. In un periodo in cui la credibilità di qualsiasi giornalista è messa in discussione e la nostra professione è assediata dalle fake news non c' è dubbio che la cosa più grave che un professionista possa fare sia mentire scientemente, perché distrugge la reputazione di tutta la categoria».

matteo salvini come donald trump 1

 

Sia Di Maio sia Salvini non perdono occasione per attaccare i giornali: questo significa che la libertà d'informazione è a rischio?

«Ma è sempre stato così. Anche Berlusconi e Renzi non amavano la stampa e se fosse stato possibile ne avrebbero fatto a meno. Silvio diceva che il miglior consiglio che gli ha dato la Thatcher è stato ignorare i giornali, anche se lui non c' è mai riuscito. Oggi, grazie a Facebook e ai social, il leader leghista e quello grillino possono rivolgersi agli elettori senza intermediazioni, e se ne approfittano, spesso assumendo un atteggiamento vittimistico nei confronti della stampa senza essere neppure sottoposti a contraddittorio».

SALVINI CON IL PUPAZZO DI DI MAIO

 

Perché i giornali istituzionali sono così contrari al governo?

«Penso che sia anche una reazione. Il governo li attacca e loro rispondono».

 

Si parla di «pericolo fascismo»: tu lo ravvisi?

«È evidente che in questo momento la democrazia ha un minore appeal rispetto a un tempo. Noi figli del Novecento sappiamo che la democrazia è dialogo e mediazione, non come oggi dove sembra ridotta al fatto che chi vince governa e chi perde rosica. Però il fascismo è morto e non tornerà e non è vero che Salvini è fascista, ma se non gli dispiace del tutto passare per tale perché ammicca anche a quell' elettorato».

 

ENRICO MENTANA

Non è che la sinistra accusa Salvini di fascismo perché ha pochi argomenti?

«Si assiste a fenomeni preoccupanti ed è normale che chi è cresciuto nella cultura novecentesca li interpreti con le chiavi di lettura di allora e appiccichi a fatti nuovi etichette vecchie. Però oggi è tutto diverso. Negli anni '70 e '80 l' emergenza era molto più alta, c'erano il terrorismo nero e quello rosso, centinaia di persone che sparavano e uccidevano per una rivoluzione neofascista o una comunista, altrettanto utopistica e sciagurata, e c'erano milioni di individui nostalgici del Ventennio o che vedevano l'Urss come un modello. Questo non tornerà, anche se ai miei occhi novecenteschi c' è un' involuzione delle garanzie democratiche e, conseguentemente, c'è una deriva giustizialista».

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE

 

M5S sta inseguendo la sinistra su giustizialismo e anti-fascismo?

«L'ha superata, direi. M5S e Lega hanno occupato tutti gli spazi possibili del dibattito, lasciando il Pd e Forza Italia, ovverosia l'opposizione, senza munizioni. Su famiglia, opere pubbliche, sicurezza, tasse, gli azzurri non riescono a smarcarsi da Salvini, come i democratici ormai inseguono i grillini su giustizia, temi etici e sostegno ai poveri».

 

Si però M5S e Lega dovrebbero governare insieme anziché tirarsi cazzotti

ENRICO MENTANA A MAI DIRE GOL

«E perché? Siamo in campagna elettorale e si sono spartiti i ruoli, secondo tradizione italiana, uno fa il guelfo e l'altro il ghibellino e gli altri sono fuori dal proscenio. Non è detto che dopo il voto non vadano avanti, divisi ma insieme».

 

Perché M5S cala e la Lega sale?

«Salvini aveva la possibilità teorica di prendersi tutto il centrodestra, e più o meno lo sta facendo. M5S era una forza di protesta, ma la protesta o è soddisfatta o è delusa, e in entrambi i casi non paga alla lunga, perché l' opinione pubblica non si sazia mai, altrimenti Renzi governerebbe ancora grazie agli 80 euro. E poi la Lega è un partito strutturato, con un leader e una classe dirigente nuova ma alla seconda generazione, Cinquestelle è un neonato. Ha fatto un miracolo a prendere il 50% l'anno scorso al Sud, terra tradizionalmente di voto di scambio, senza aver nulla da offrire. Ora gli si presenta il conto».

luigi di maio giuseppe conte matteo salvini giovanni tria

 

Quanto durerà Salvini?

«Berlusconi è esploso quando è crollato il comunismo, Renzi quando è crollato il berlusconismo, infatti a votarlo sono stati soprattutto i moderati. Poi è venuto fuori Salvini, che ha rubato i voti che Renzi aveva sottratto al centrodestra, lasciandolo solo con l' elettorato di sinistra, che però non si riconosceva in lui. Salvini durerà fintanto che riuscirà a occupare tutti gli spazi del centrodestra e della destra. Ma anche lui ha fatto un miracolo, cosa gli vuoi dire, partiva dal 3%? Cosa gli manca?».

 

Gli manca di governare lui in prima persona, visto che è il leader più apprezzato della forza che ora ha più consensi

«Ma in Parlamento ha solo il 17%. La maggioranza va costruita, ma mi sembra che lui abbia preso una via diversa dal tradizionale centrodestra, non vuole riproporre su scala nazionale il modello lombardo o veneto. Certo, deve fare in fretta, perché la storia spesso è un pendolo».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…