sammarco de dominicis previti raggi

MI MANDA SAMMARCO - MA QUANTI AVVOCATI SAMMARCO CI SONO A ROMA? NELLO STUDIO DI PIEREMILIO, QUELLO CHE HA RACCOMANDATO IL NUOVO ASSESSORE AL BILANCIO DI ROMA, HA LAVORATO LA RAGGI - IL FRATELLO E' IL PENALISTA (STUDIO PREVITI) CHE HA DIFESO BERLUSCONI - POI C'E' IL PARLAMENTARE DI FORZA ITALIA PASSATO CON L'NCD DI ALFANO, MA NON E' AVVOCATO

1. L' ex «capo» di Virginia: sugli incarichi solo un consiglio

Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera

 

All' indomani della rivelazione del neo-assessore Raffaele De Dominicis («L' avvocato Sammarco mi ha chiesto la disponibilità e io ho ritenuto di dovermi mettere a disposizione») l' interessato un po' cade dalle nuvole e un po' dice che non è andata proprio così. Ma un ruolo Pieremilio Sammarco, 47 anni, professore associato di Diritto privato comparato a Bergamo e fondatore nel 2006 dello studio legale in cui ha lavorato Virginia Raggi fino alla sua elezione a sindaca, l' ha avuto.

 

DI MAIO RAGGIDI MAIO RAGGI

«Lo staff del Campidoglio aveva già selezionato una serie di nomi - racconta a chi ha potuto parlarci, in una giornata in cui ha cercato in ogni modo di sfuggire ai cronisti - e ne è venuta fuori una rosa di quattro o cinque persone. Poi mi hanno chiesto se ne conoscessi qualcuno e chi fosse il più adeguato, secondo me, come assessore al Bilancio». In quella lista c' era Raffele De Dominicis, già procuratore generale della Corte dei conti a Roma, conosciuto e stimato da Sammarco per il ruolo che ricopriva. «È una persona che gode di ottima reputazione, oltre ad essere un bravo magistrato», ha detto indicando quel nome.

RAFFAELE DE DOMINICIS RAFFAELE DE DOMINICIS


La sindaca e il suo staff gli hanno chiesto di contattarlo per sondare il terreno e verificare l' eventuale disponibilità a entrare nella squadra e De Dominicis ha detto che era pronto a impegnarsi, come ha spiegato lui stesso nelle interviste. «Ma il mio ruolo è finito lì - chiarisce l' avvocato ai suoi interlocutori -. Io ho riferito la sua risposta, dopodiché ci hanno parlato loro, hanno svolto altri colloqui e alla fine hanno deciso di nominarlo».
 

Un consiglio, insomma, niente di più. Che il legale considera naturale vista la frequentazione con Virginia Raggi e l' amicizia di ormai lunga data.

 

PIEREMILIO SAMMARCOPIEREMILIO SAMMARCO

Quello che invece disturba il giovane Sammarco (suo fratello Alessandro, 55 anni, è più anziano e fa l' avvocato penalista) è l' accostamento con la destra romana e con Cesare Previti: «È un' informazione distorta per finalità di tipo politico; io non ho alcun collegamento con l' ex sindaco Alemanno, con i suoi collaboratori attuali o passati, né con alcun partito politico. Si tratta di strumentalizzazioni per gettare fango sulla sindaca attraverso di me».

 

Il collegamento con Previti, invece, arriva attraverso il fratello che effettivamente ha difeso l' ex ministro nei processi a suo carico; compreso quello per corruzione giudiziaria sulla vicenda Imi-Sir, conclusosi con la condanna definitiva.
 

«Ma né il mio studio né il sottoscritto assistono Previti - protesta l' avvocato Pieremilio -, né c' è alcun rapporto di collaborazione tra noi. Ogni collegamento tra la mia immagine professionale e pubblica e lo studio Previti è un accostamento suggestionante e falso, al quale non intendo più sottostare».

 

GIANNI SAMMARCOGIANNI SAMMARCO

Forse è stato facilitato anche dal fatto che Raggi ha svolto il praticantato da avvocato proprio nella struttura guidata dall' ex ministro del governo Berlusconi, ma anche su questo punto Pieremilio Sammarco alza un muro a protezione della sindaca: «Si è trattato di un periodo marginale nella sua formazione professionale, sul quale la medesima ha già risposto pubblicamente».
 

Infine il rapporto con Forza Italia e Berlusconi: «Non ho mai aderito, né come iscritto né come simpatizzante, a partiti o movimenti politici. E non ho mai avuto il piacere di assistere professionalmente il presidente Berlusconi. L' onorevole Gianni Sammarco, deputato di Ncd e prima di Forza Italia, è solo un omonimo, con cui non ho alcun rapporto di parentela, nemmeno alla lontana».

 

2. Il Pd all' attacco dei 5 Stelle: in balia di uno studio legale

Francesca Angeli per “il Giornale

 

Vizio capitale: Virgina Raggi e la maledizione Sammarco. Ancora una volta il sindaco di Roma finisce sul banco degli imputati per la sua frequentazione e vicinanza con lo studio Sammarco.

ALESSANDRO SAMMARCO DELLUTRIALESSANDRO SAMMARCO DELLUTRI


Il Pd coglie l' occasione al volo e tenta l' affondo, accusando la Raggi di avere le mani legate perché stritolata nello scontro tra due studi legali: Casaleggio e Sammarco. Questa volta sono le candide dichiarazioni del neoassessore al Bilancio, l' ex magistrato della Corte dei conti Raffaele De Dominicis, a mettere gravemente in imbarazzo la Raggi che per la verità di altri guai non aveva proprio bisogno.

 

De Dominicis ha raccontato al Corriere della Sera che a contattarlo per la sua nomina non è stata la Raggi o un qualsiasi rappresentante del M5S dal Campidoglio ma l' avvocato Sammarco che gli ha chiesto la sua disponibilità per telefono. Ora forse qualcuno potrebbe chiedersi se la questione sia davvero così scandalosa visto che non si parla di un boss mafioso ma di un avvocato comune amico.

ALESSANDRO SAMMARCO PREVITIALESSANDRO SAMMARCO PREVITI

 

Purtroppo per la Raggi però la questione non potrà essere liquidata facilmente. Il sindaco era già finito sulla graticola per il fatto di aver collaborato nel 2009 con quello studio legale vicino a Cesare Previti e difensore dello stesso Previti, di Silvio Berlusconi e Marcello Dell' Utri in molti processi. Frequentazione che agli occhi dei puristi grillini non poteva non apparire sgradita.
 

E che obiettivamente rappresenti un problema è dimostrato pure dall' omissione del quotidiano il Fatto che pur pubblicando una ampia intervista al neo assessore De Dominicis non cita il nome di Sammarco ma parla genericamente di «un amico avvocato». Omissione che non passa inosservata e che viene stigmatizzata sui social. Jacopo si chiede «perché Il Fatto Quotidiano nell' intervista al nuovo assessore omette il cognome dell' avvocato Sammarco» mentre Elvira nota la «dimenticanza froidiana» del Fatto che omette «il nome dell' Avv. Sammarco».

 

L' avvocato in questione è Pieremilio Sammarco, civilista, mentre è suo fratello Alessandro il penalista che si occupò dei processi di Berlusconi.
 

roberto giachetti virginia raggi  roberto giachetti virginia raggi

È ovvio che il Pd di fronte ad una Raggi in difficoltà spinga sull' acceleratore per tenerla sotto assedio. Il candidato sconfitto nella corsa al Campidoglio, Roberto Giachetti, si scatena. «A Roma sta emergendo uno scontro tra due studi legali: quello Casaleggio dove è stato depositato il contratto firmato dalla Raggi, e vorremmo sapere anche da quanti assessori, e quello Sammarco, facente capo a Previti - accusa Giachetti -. È impensabile che le scelte del sindaco Raggi possano essere mediate con studi legali e previsioni di penali».


Giachetti ricorda pure che «il giorno dell' insediamento in prima fila c' era il responsabile dello studio Sammarco».
 

ENRICO STEFANOENRICO STEFANO

A difendere la Raggi ci prova il presidente della commissone Mobilità del Campidoglio, Enrico Stefano. Quella di De Dominicis, dice «è una nomina di primissimo livello e un partito come il Pd che ha dimesso il sindaco da un notaio non dovrebbe parlare».


Per ora però l' unico risultato ottenuto dalla giunta Raggi è quello di aver riavvicinato i vari frammenti di una sinistra spezzatino in nome del comune interesse a indebolire M5S e magari detronizzare anche la stessa Raggi contro la quale interviene infatti pure Stefano Fassina, Sinistra italiana. «La situazione che si sta determinando a Roma diventa ogni giorno più preoccupante - dice Fassina -. Dov' è la discontinuità promessa in campagna elettorale?

 

 

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?