renzi mineo

IL CORRADINO FURIOSO: “LE PRIMARIE SONO INUTILI. IL PD ORMAI E’ IL PARTITO DI RENZI. CONTROLLA LA RAI E ORA HA IN MANO IL PAESE - MA IL RAGAZZO E’ UN POLITICO CON DELLE FRAGILITÀ, NON HA UNA VISIONE AL DI LÀ DELLA BATTAGLIA DEL MOMENTO”

Paolo Bracalini per “il Giornale”

 

corradino mineo contestatocorradino mineo contestato

Le primarie Pd? «Inutili, una finzione, la gente ha capito che il Pd è il Partito di Renzi». Il premier? «Un ragazzo con delle fragilità, senza una visione politica al di là della battaglia del momento, più bravo in un dibattito pubblico che in un colloquio diretto».

 

La Rai? «Parlare di una lottizzazione renziana perché ha messo un direttore generale di sua fiducia è riduttivo. Il progetto di Renzi sull' informazione tv è molto più vasto» spiega Corradino Mineo, ex direttore Rai ed ex senatore Pd ora al Misto dopo la rottura (anche personale, con scambio di cortesie reciproche) con il premier. «A quanto mi risulta, Renzi non alza il telefono per chiamare questo o quel direttore Rai. Anzi, so di direttori che avrebbero tanto voluto parlare con Renzi, che lo hanno cercato più volte».

CORRADINO MINEO MARIA ELENA BOSCHICORRADINO MINEO MARIA ELENA BOSCHI

 

Ma niente, lui non si fa trovare.

«Non gli interessa, non ne ha bisogno. Ma sa perché?».

 

Dica.

«Perché Renzi controlla la Rai in modo molto più profondo, controllando le risorse finanziarie della tv di Stato. Con la pubblicità che cala e costi enormi di Viale Mazzini, la Rai si tiene in piedi con il finanziamento pubblico. E Palazzo Chigi può decidere di darne di più o di meno, di abbassare il canone Rai se questo conviene politicamente, di modulare le risorse della tv pubblica. Di fronte a questo potere, il fatto che Campo Dall' orto sia renziano e la Maggioni non so bene cosa mi pare secondario. Ma il potere va oltre. Per questo dico che la legge sulla Rai è geniale».

CORRADINO MINEO CORRADINO MINEO

 

Geniale?

«Sì perché in realtà riguarda tutto il settore, e mette il governo in condizione di esser il deus ex machina nella riorganizzazione dell'intero sistema tv, pubblico e privato. E quindi a Renzi di andare a discutere con gli editori in posizione di forza, perché può indicare le norme ed entrare a piedi uniti sul loro business. È questo è un potere molto più grande rispetto a quello di indicare un direttore di tg».

 

Quindi la Rai, legata a doppio filo al governo, come strumento di potere del premier.

«Per questo penso che l'idea della vecchia lottizzazione sia fuori luogo, qui siamo ad un salto di qualità. Poi è chiaro, senza che lui dia ordini al telefono, il messaggio che Renzi vuole che arrivi agli italiani dalla tv: ottimismo, fiducia nel governo che risolve i problemi, il Paese che riparte. Vuole un' omologazione ottimista dell' informazione».

BERSANI E MINEO ALLA FESTA DEL PD DA YOUDEMBERSANI E MINEO ALLA FESTA DEL PD DA YOUDEM

 

E i gufi, fuori. Per questo lei se n' è andato dal Pd?

«All' inizio, pur non condividendolo, apprezzavo la grinta e la capacità di innovazione di Renzi».

 

Poi però disse che era «subalterno ad una bella donna».  La Boschi.

«Non c' era alcuna allusione sessuale alla Boschi. Voglio dire che Renzi è uno molto bravo ma ha delle fragilità, non ha una visione, si concentra solo sulla battaglia politica del momento. E nel governo ci sono altre personalità capaci di dargli filo da torcere. Questo volevo dire, il sesso lo avete voluto vedere voi».

 

renzi boschirenzi boschi

Ma è vero che il Pd le ha chiesto 25mila euro per candidarla in «posizione utile» in lista?

«È successo che mentre io pagavo volentieri i 1.500 euro mensili alla Direzione nazionale Pd, come volentieri avevo contribuito alla campagna elettorale, mi arriva una lettera della tesoriera siciliana del Pd, la deputata Teresa Piccione, dove si dice che siccome ero stato messo in «posizione utile in lista» dovevo versare 25mila euro. Risposi subito di far sparire quella lettera perché è una vergogna mettere in vendita il seggio, anche perché erano stati loro a cercarmi e a chiedermi di candidarmi».

 

RENZI TOCCA LA SCHIENA DELLA BOSCHIRENZI TOCCA LA SCHIENA DELLA BOSCHI

Meno male che c' è la sinistra anti-renziana.

«C' è uno sforzo da parte di alcuni di noi, Fassina è un' ottima persona, ma bisogna ammetterlo: non c' è ancora un' identità politica a sinistra oltre Renzi».

 

 

boschi 1boschi 1

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."