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DISPERATO, EROTICO TRUMP! - PARLA LA MOGLIE DI DONALD TRUMP, “VAGINA” KNAUSS, CANDIDATA A DIVENTARE LA PRIMA FIRST LADY USA AD AVER POSATO NUDA: “CON DONALD FACCIAMO SESSO IN MODO INCREDIBILE ALMENO UNA VOLTA AL GIORNO”

Mauro Suttora per “Oggi” pubblicato da “Il Foglio del Lunedì”

 

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Sarebbe la First lady più bella della storia. Nessuno rimpiangerebbe più Jacqueline Kennedy o Carla Bruni. Se suo marito Donald Trump diventasse presidente degli Stati Uniti, Melania Knauss sarebbe anche la prima first lady degli Stati Uniti ad aver posato nuda.

 

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Non la prima al mondo: Carla Bruni l’ha anticipata nel 1993. Poi, essendo slovena, sarebbe la prima inquilina della Casa Bianca a non parlare inglese dalla nascita. Non la prima straniera: John Quincy Adams, presidente nel 1825, era marito di una britannica. Melania è nata a cento chilometri dall’Italia in un paesino di 5mila abitanti sul fiume Sava, nella Jugoslavia comunista.

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E arriva a Milano nel 1988 con mamma Amalia, che la spinge a fare la modella (prima sfilata a 5 anni). Il padre, Victor Knavs, è austriaco e lavora in una concessionaria d’auto. Il cognome cambia quando lei, in carriera, vuole sembrare più tedesca (Claudia Schiffer, Heidi Klum). Dopo la facoltà di Architettura a Lubiana, l’educata e timida Melania viene ingaggiata dal milanese Paolo Zampolli, che con la sua agenzia di modelle la porta a New York.

 

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«Era seria, professionale. Le piaceva starsene a casa, non era una party girl», ricorda Zampolli. «Il suo viso dominava Times Square in una pubblicità della Camel, ma lei andava solo al lavoro e in palestra». Nel 1998 in una festa di Zampolli al Kit Kat Club durante la Fashion Week milanese incontra Trump, che dopo Ivana (pure lei ex modella slava) aveva lasciato anche la seconda moglie Marla Maples. Melania ha 28 anni, lui 52. Amore a prima vista per Donald. Non per lei. Lui le chiede il numero di telefono, lei rifiuta.

«Era con una donna, non glielo avrei mai dato», racconterà.

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Si mettono assieme dopo il divorzio con Marla. Fine della vita da playboy di Donald. «Facciamo sesso in modo incredibile almeno una volta al giorno, a volte anche di più», dice Melania nel 2000 al mensile GQ che la fotografa svestita su un tappeto di pelle d’orso nel jet privato di Trump. «Lei è molto sexy quando indossa solo mutandine», spiega lui.

 

 

Alta un metro e 80, misure 89- 61-89, Melania continua a lavorare come modella. A chi la accusa di essere un’arrampicatrice risponde: «Non si può vivere con chi non si ama. Non si può abbracciare un bell’appartamento. Non si può baciare un aereo». Si sposano nel 2005 in uno dei resort di lusso di Trump in Florida. Lei ha un vestito Christian Dior da 100mila dollari.

 

In prima fila l’ex presidente Bill Clinton e sua moglie Hillary, allora senatrice di New York, oggi rivale democratica del repubblicano Trump per la Casa Bianca. A Melania, che è diventata cittadina statunitense, piace inondare i suoi 42mila followers su Twitter di foto sulla sua vita opulenta nell’attico e superattico della Trump Tower di Manhattan, con il figlio Barron di 9 anni.

 

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Non si interessa di politica, ma da quando Trump (ricchezza personale: 9 miliardi di dollari) è sceso in campo gli dà qualche consiglio. Per esempio, non attaccare Jeb, il terzo Bush candidato presidente, perché lei lo frequenta nel giro dei galà di beneficenza. La campagna presidenziale è lunga. Le primarie repubblicane sono a febbraio, e lì per ora Trump sembra non avere rivali: gli ultimi sondaggi lo danno al 24%, contro il 13 di Jeb Bush. Tutti gli altri indietro.

 

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Fra 14 mesi, poi, il voto finale. E in questi ultimi giorni, sorpresa: il distacco con Hillary si è ridotto da 16 a soli 6 punti: 51 a 45. Pochi pensano che Donald ce la possa fare. Però nessuno pensava neanche che Ronald Reagan diventasse presidente, nel 1980. «Dopo il primo presidente nero, il primo arancione», scherzano, riferendosi all’incredibile colore dei capelli di Trump. Riporto? Parrucchino? Mistero.

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Quel che è certo, è che se il sogno per la bella Melania dovesse realizzarsi, alla Casa Bianca non ci sarà un altro caso Lewinsky: «Se non gli piaccio più, bye bye», dice lei. Insomma, liquiderebbe Trump così come lui fa con i concorrenti del suo talent show tv The Apprentice: «Sei fuori!».

 

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