NICHI IL “VEGGENTE” - DALLE CARTE DELL'INDAGINE SUL PD, TEDESCO E LA SANITOPOLI BARESE, EMERGE CHE VENDOLA E I DEMOCRATICI SONO SEMPRE BENE INFORMATI SULLE MOSSE DEI PM - “IL GIORNALE” IRONIZZA: “MA NON SI DICA CHE CIÒ È DOVUTO ALLE BUONE ENTRATURE DEL CENTROSINISTRA NELLA PROCURA DI BARI. SONO SOLO COINCIDENZE - L’EX PM EMILIANO È DIVENTATO SINDACO COL PD, L’EX PM NICASTRO, È ASSESSORE, L’EX PM MARITATI È SENATORE DEL PD. MA PERCHÉ PENSAR MALE?”...

Gian Marco Chiocci e Massimo Malpica per "Il Giornale"

Il preveggente. Fra le qualità del governatore pugliese, la più sorprendente è quella relativa alla conoscenza delle inchieste dei pm della sua regione, che Nichi Vendola, come D'Alema nel caso della «scossa», sembra «vedere» in anticipo. Non si dica a Nichi e a Max che ciò è dovuto alle buone entrature del centrosinistra nella procura di Bari.

Sì, l'ex pm Emiliano è diventato sindaco col Pd, l'ex pm Nicastro, che indagò per anni sul ministro Fitto, è assessore nella giunta Vendola, il pm in aspettativa Carofiglio è parlamentare del Pd, sua moglie Francesca Romana Pirrelli si è occupata di reati di pubblica amministrazione, l'ex pm Maritati (quello che si informa direttamente col pm Scelsi sui dalemiani coinvolti nel caso Tarantini) è senatore del Pd. Ma perché pensar male?

QUELLE TANTE COINCIDENZE
Ovviamente sono coincidenze. Come l'anticipazione dell'inchiesta a carico di Fitto, rivelata da Vendola nel 2005 alle telecamere di Telerama, che un anno dopo si seppe esser stata data a poche ore dall'iscrizione del ministro sul registro degli indagati. Lasciamo stare poi la coincidenza della celerità con cui Vendola, d'accordo con Tedesco, a tre ore dall'agenzia di stampa che rivelava l'inchiesta sull'assessore alla Sanità (oggi senatore Pd) annunciò la defenestrazione del fidato assessore.

E lasciamo stare pure la insolita richiesta di «accesso agli atti» fatta al pm Scelsi dal successore di Tedesco alla Sanità, Tommaso Fiore, che per «verifiche interne» chiede e ottiene dal pm, a luglio 2009, parte degli atti d'indagine. Guardiamo, invece, negli atti dell'inchiesta di Tedesco i tanti riferimenti, preveggenti pure questi, che esponenti del centrosinistra pugliese fanno al lavoro dei magistrati di Bari.

LA TRADECO E «QUELLA COSA»
Una delle magagne di Tedesco riguarda un appalto di smaltimento rifiuti, nel quale per la procura l'assessore avrebbe «sponsorizzato» la ditta Tradeco. A margine, emergono altri rumors. Per esempio, in una telefonata di novembre 2008 con l'assessore, il perito Antonio Coscia, che a verbale si definisce «vicino al centrosinistra», e «accreditato come persona di fiducia di forze dell'ordine e di alcuni magistrati», rassicura Tedesco che un'acquisizione atti avvenuta nella Asl barese riguardava la Tradeco e non «quella cosa». Gli inquirenti chiedono a Coscia cos'era «quella cosa», e il testimone replica: «Quello che lo poteva preoccupare... allora si parlava sempre delle indagini».

L'AVVISO DI GARANZIA «POLITICO»
Il consigliere regionale Pd De Caro a maggio 2008 chiama Tedesco: «Albe' mi è arrivata una telefonata di Possin, che dice che si è diffusa una notizia politica, non giudiziaria, relativa a un avviso di garanzia che avresti presto tu».

LE «CARTE» DI NICHI CONTRO TEDESCO
Il 10 giugno 2008, Tedesco chiama il sindaco di Bari, all'epoca segretario regionale del Pd, Emiliano. Che gli rivela l'intenzione di Vendola di farlo fuori o di tenerlo «sotto scacco» con «carte». Tedesco: «Me lo ha detto il capo di gabinetto (...) mi ha fatto capire che le carte gli erano state date dagli ambienti del Pd». Emiliano: «(...) io invece temo un'altra cosa (...) sostanzialmente voglia tenerci in scacco su alcune cose». Il 21 giugno, stessi interlocutori, Tedesco aggiunge che Vendola gli ha detto di aver saputo da Zazzera (Idv) «che a settembre riprenderà un'offensiva nei miei confronti che sarà anche di carattere giudiziario».

VENDOLA E LE INTERCETTAZIONI
Il 6 febbraio, tramite Ansa, Tedesco scopre di essere indagato e si dimette. Tre giorni dopo, al telefono con Vendola, scopre qualcosa di più. Vendola: «Ci sono molte intercettazioni, molte tue in cui parli male di Lea (Cosentino, direttore dell'Asl di Bari, in rotta con Tedesco e scaricata da Vendola, ndr)». Sui giornali non c'era traccia di indiscrezioni sulle intercettazioni, come faceva a saperlo? Il successore di Tedesco, Fiore, vedrà «ufficialmente» parte delle carte solo 5 mesi dopo.

Ma già il 9 settembre 2008 il direttore dell'Asl Bat, Polemio, dice al braccio destro di Tedesco, Mario Malcangi: «Un amico mi ha detto che mercoledì Alberto si dimetterebbe per anticipare la procura...». E quando Malcangi chiede al fratello oculista di Vendola, Enzo, se è vero che Nichi voglia sostituire l'assessore, si sente rispondere: «Mario, no comment. Quattr'occhi». Lo stesso Enzo Vendola, il 7 ottobre, è ancora più esplicito con Malcangi: «Non possiamo parlare più per telefono di questi fatti (...) perché l'aria si è fatta proprio irrespirabile, capito?».

 

VENDOLAALBERTO TEDESCO MASSIMO DALEMA vendola emiliano giancarlo carofiglioAlberto MaritatiGiuseppe Scelsi Lea Cosentino

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...