davide casaleggio in piscina

LA ZUPPA DEL CASALEGGIO - OBSOLESCENZA, MANCANZA DI TRASPARENZA E SCARSA SICUREZZA: GLI HACKER ETICI METTONO ALLA BERLINA LA PIATTAFORMA “ROUSSEAU” - IL GURU DEL M5S SI DIFENDE: “ABBIAMO RISOLTO TUTTO QUANTO È STATO RICHIESTO DAL GARANTE PER LA PRIVACY E SIAMO ANCHE ANDATI OLTRE CON MAGGIORI GARANZIE DI TUTELA DEL VOTO, SPOSTANDO I DATI SU UN CLOUD - CONTIAMO DI TERMINARE UN NUOVO SITO ENTRO LA METÀ DEL 2019”

1 - «CONFLITTO D' INTERESSI E FALLE DIGITALI» ADESSO ROUSSEAU DIVENTA UN CASO

Paolo Foschi per il “Corriere della Sera”

 

davide casaleggio luigi di maio marcello minenna

«E adesso premendo questo pulsante potremmo entrare dentro Rousseau, ma non lo facciamo perché sarebbe illegale»: sono le parole di Francesco Boccia, deputato pd, durante la presentazione del dossier degli «hacker etici» che hanno studiato la piattaforma del Movimento 5 Stelle per la partecipazione online degli attivisti. Obsolescenza, mancanza di trasparenza e scarsa sicurezza: queste le tre criticità evidenziate dal team coordinato dallo sviluppatore di programmi Giuseppe Mastrodonato.

 

«Internet è uno strumento fondamentale per la politica, ma la politica non può prescindere dai contenuti e senza trasparenza non si va da nessuna parte» ha spiegato Boccia, parlando a Roma nel corso del seminario precongressuale #aPorteAperte. L'attacco dell'esponente del Pd è arrivato all'indomani di un'inchiesta de il Fatto quotidiano, che ha messo in risalto la mancanza di trasparenza e gli strani intrecci d'affari fra Casaleggio Associati, Rousseau e M5S.

DAVIDE CASALEGGIO E ROBERTO FICO

 

Secondo il giornale diretto da Marco Travaglio, Davide Casaleggio si troverebbe al centro di un conflitto d' interessi per le cariche imprenditoriali che ricopre e il ruolo politico che riveste nell' associazione Rousseau e con le aziende ereditate dal padre Gianroberto. In particolare intorno a Casaleggio ruota ormai l' attenzione di grandi e piccole aziende che sperano così di arrivare ai contributi pubblici che il governo pentaleghista sta mettendo in campo nei vari progetti dedicati all' innovazione tecnologica.

 

Le falle non sono comunque una novità: erano già state accertate dal Garante della privacy, che ha più volte invitato l'associazione Rousseau a correre ai ripari, come in parte è poi avvenuto. Eppure restano nodi irrisolti: dalla nebulosità che avvolge gli algoritmi per il voto online, al giallo dei numeri.

 

davide casaleggio

«Quale votazione può svolgersi in maniera trasparente se non si conosce con esattezza quanti sono gli aventi diritto al voto?» osserva uno degli analisti. E ancora «il Cms (il sistema di gestione dei contenuti, ndr) è vecchio ed è sprovvisto delle barriere di protezione». La zona critica sarebbe fra il back end (la sezione degli amministratori) e il front end (quella degli utenti). Seguendo le tracce informatiche di chi si connette, sarebbe relativamente facile «intrufolarsi fra gli amministratori e accedere ai dati o manipolare le votazioni».

 

2 - DAVIDE CASALEGGIO: «IO FAREI LOBBYING? NON SCHERZIAMO NUOVO SITO NEL 2019»

Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

Davide Casaleggio, tra cene ed eventi lei sta diventando un punto di riferimento per fare lobby con Il M5S.

davide casaleggio

«Sta scherzando, spero. Sono 12 anni che organizziamo eventi di questo tipo con la Casaleggio Associati e abbiamo sempre raccolto molti sponsor, ben prima che il Movimento fosse al governo».

 

Allora come mai proprio ora che il M5S è al governo grandi aziende hanno deciso di finanziare il vostro studio sulla blockchain?

«Le ripeto: abbiamo una storia che parla per noi; sponsor compresi. Negli anni abbiamo sempre affrontato temi di frontiera per il business delle aziende, raccogliendo molto interesse: come l'e-commerce, l' intelligenza artificiale, quest' anno era la blockchain, che è un'innovazione dirompente».

 

Non desta sospetti che il governo decida di stanziare fondi proprio sulla blockchain? E che esperti che hanno collaborato al suo progetto figurino tra quelli scelti dal ministero?

BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO

«In tutto il mondo si sta ragionando sulle possibili applicazioni. Per esempio, la prossima settimana ne parlerò a Dubai insieme al premio Turing Silvio Micali e a molti altri esperti internazionali. Credo sia necessario e indispensabile che il governo di un Paese come il nostro se ne occupi. Avrebbero dovuto farlo già da tempo, ben prima del 4 marzo.

Sugli esperti non so a chi si stia riferendo, ma faccio presente che da sempre per le nostre ricerche cerchiamo di coinvolgere i maggiori esperti del settore».

 

Su Rousseau c'è un questionario per gli attivisti che di fatto invita alla delazione: roba da Orwell.

DAVIDE CASALEGGIO IN PISCINA

«Scusi, si parla tanto di whistleblowing. Noi siamo andati oltre in termini di trasparenza e garanzie. E questo è un problema? Abbiamo fatto un sondaggio tra i parlamentari e il 70% ha richiesto questa funzione per dirimere soprattutto questioni a livello locale. Si un tratta di un miglioramento di un servizio via mail che esisteva. Va a tutela di tutti perché oggi offre maggiori garanzie di oggettività».

 

Rousseau è al centro delle polemiche per le sue falle: non le avevate risolte?

«Abbiamo risolto tutto quanto è stato richiesto dal Garante per la privacy e siamo anche andati oltre con maggiori garanzie di tutela del voto, spostando i dati su un cloud che usa i più alti standard di protezione. Tutte le nuove funzioni rilasciate quest’anno sono passate da un penetration test. Nel frattempo abbiamo cominciato già qualche mese fa a lavorare a un restyling importante della piattaforma sul fronte dell'usabilità, con investimenti rilevanti in sicurezza. Contiamo di terminare entro la metà del 2019».

 

Quindi ci saranno novità nei prossimi mesi?

«Stiamo lavorando per rendere operativo il voto su blockchain. A breve renderemo disponibile a tutti la pagina "Eletti", un profilo che racconterà passo passo l' attività istituzionale e quella sul territorio di ogni singolo eletto».

 

LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO

Il M5S sta cambiando.

«La piattaforma si è evoluta insieme al Movimento che è cresciuto negli anni. Oggi accanto a questo abbiamo anche la Rousseau Open Academy che è un luogo di riflessione su temi cruciali: i nuovi diritti digitali. Crediamo molto in questo percorso che sta raccogliendo sempre più interesse internazionale».

 

E la manovra? Passare dal 2,4 al 2,04 non è una resa?

«Sa, si chiama negoziazione» .

 

Le frizioni Lega e M5S minano la solidità del governo?

BEPPE GRILLO E DAVIDE CASALEGGIO

«Ciascuno parla al proprio elettorato, soprattutto in vista di un appuntamento importante come le Europee. Quello che conta è il contratto di governo».

 

Si è parlato di esponenti della società civile in lizza con il Movimento alle Europee: lei è favorevole?

«Certo, il Movimento è nato proprio con il proposito di aprire le istituzioni a tutti coloro che vogliono impegnarsi per un certo periodo per la comunità. Il nostro uno vale uno ovviamente include tutti. Tutti siamo società civile».

Ultimi Dagoreport

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...