giancarlo giorgetti spesa pubblica spending review

LA PAROLA D’ORDINE È UNA E UNA SOLA: TAGLIARE LE SPESE – IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI, ALLA DISPERATA RICERCA DI QUATTRINI, CHIEDE AI COLLEGHI DI SFORBICIARE I COSTI INUTILI - TRA DAZI DI TRUMP E SPESE MILITARI CHE DOVRANNO SUPERARE IL 2% DEL PIL, SERVE UN DRASTICO TAGLIO - L’UNICA VOCE CHE POTRÀ ESSERE DEROGATA È QUELLA DELLE BOLLETTE: PER IL RESTO, VIA ALLA RAZIONALIZZAZIONE – LA CIRCOLARE DELLA RAGIONIERA DELLO STATO, DARIA PERROTTA

Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”

 

giancarlo giorgetti (7)

Tagliare le spese. Sia all’interno dei ministeri, ma anche agli enti e organismi pubblici da essi controllati. Le regole del nuovo patto di Stabilità, d’altronde, sono ferree e il governo italiano nell’ultimo Piano strutturale di Bilancio si è impegnato a mettere un tetto alla spesa netta da qui ai prossimi 7 anni: massimo 1,5% del Pil di media annua.

 

Ma per rispettare queste regole serve una cura da cavallo e così il ministero dell’Economia il 22 aprile ha inviato alla presidenza del Consiglio e a tutti i ministeri una circolare con questo obiettivo: tagliare le spese, il prima possibile. […]

 

DARIA PERROTTA

Tanto più che, dopo il vertice Nato dell'Aia di fine giugno, il governo potrebbe essere costretto a fare uno scostamento di bilancio per aumentare le spese militari al 2% del Pil, o forse anche oltre.

 

La circolare di 21 pagine e 3 allegati, che il Fatto ha letto, è firmata dalla Ragioniera dello Stato, Daria Perrotta, nominata da Giancarlo Giorgetti ad agosto scorso, e già dall’oggetto si capisce quale sia la finalità: “Enti e organismi pubblici- aggiornamento bilancio di previsione 2025. Ulteriori indicazioni sulle disposizioni di contenimento della spesa”.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni foto lapresse.

L’obiettivo è proprio quello di avvisare la presidenza del Consiglio, i ministeri e gli enti da essi controllati a tagliare le spese dando indicazioni puntuali su quali dovranno essere i parametri per farlo.

 

Nell’ultima legge di Bilancio il governo aveva previsto tagli lineari del 5% su tutti i ministeri per arrivare a un risparmio di circa 3 miliardi. Ora i dicasteri dovranno passare dalle parole ai fatti e a questo serve la circolare della Ragioneria Generale dello Stato. […]

 

Perrotta ricorda che tutti i soggetti istituzionali “sono tenuti a concorrere al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica” e quindi “ravvisa l’esigenza che gli enti e gli organismi pubblici vigilati da codeste amministrazioni adottino comportamenti coerenti con tali obiettivi e nel rispetto dei vincoli contenuti nella citata legge di bilancio 2025”.

MINISTERO ECONOMIA E FINANZE VIA XX SETTEMBRE

 

Obiettivo: “ottimizzare i metodi di programmazione e di valutazione della spesa, assicurando, altresì, la coerenza delle stime previsionali, elaborate in sede di bilancio di previsione, con le effettive capacità di spesa”.

 

In una nota a margine, la Ragioneria ricorda anche che non si può derogare al nuovo patto di Stabilità, eccezion fatta per la recessione nell’area euro o per “eventi eccezionali” che hanno impatto sulle finanze pubbliche.

 

Quindi, negli allegati, vengono date le indicazioni ai ministeri per tagliare le spese: in primis, per il rialzo dei prezzi causati dal conflitto in Ucraina e dei “mutamenti nel sistema produttivo”, i ministeri potranno escludere le spese energetiche.

 

Questa è l’unica deroga. Poi la Ragioniera dello Stato ricorda il tetto agli stipendi dei manager nei consigli di amministrazione delle società controllate introdotto con l’ultima legge di Bilancio e i tagli di spesa agli enti previdenziali.

 

GIORGIA MELONI CONSIGLIO DEI MINISTRI

Non si potrà sgarrare e per questo Perrotta mette in evidenza il ruolo dei revisori contabili che dovranno “monitorare” e “controllare” l’andamento della spesa in ogni ministero rafforzando “il ruolo svolto dagli organi di revisione e sindacali”.

 

Così, in conclusione, il Tesoro ricorda che in ogni ministero i rappresentanti che hanno il compito di controllare la “regolarità amministrativa e contabile” dovranno assicurare “le attività di monitoraggio della spesa e di rendicontazione delle verifiche effettuate”.

giancarlo giorgetti giorgia meloni al senatogiancarlo giorgetti giorgia meloni foto lapresse. giancarlo giorgetti (3)giancarlo giorgetti

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”