PIAZZA AFFARI IN CALO (-0,65%) - SPREAD IN LIEVE AUMENTO A 420 - UNIPOL ANNUNCIA LA NASCITA DEL POLO CON FONSAI, PREMAFIN ACCETTA LE CONDIZIONI ANTI-LIGRESTI DELLA CONSOB (MANLEVA E RECESSO) - LA BCE ALLENTA I REQUISITI PER I PRESTITI, LA BUNDESBANK S’INCAZZA - ISTAT: FIDUCIA DEI CONSUMATORI AL MINIMO STORICO - SPAGNA, IL 9 LUGLIO I TERMINI PER L’INIEZIONE ALLE BANCHE - GOLDMAN SACHS “RIBASSISTA” AVVERTE WALL ST. - COLZANI AD DI BARILLA - AIR FRANCE ELIMINA 5122 POSTI…

1 - BORSA, LA GIORNATA: MIB IN CALO DOPO SEDUTA NERVOSA, VOLA MPS
(LaPresse) - Seduta nervosa per la Borsa di Milano che alla fine chiude in negativo, con l'indice Ftse Mib che perde lo 0,65% a 13.662,8 punti e il Ftse All-Share che lascia sul terreno lo 0,68% a 14.612,91 punti. Nel pomeriggio Piazza Affari era balzata fino a un rialzo oltre l'1%, spinta dalla notizia dell'ampliamento dei collaterali che le banche possono offrire come garanzie per i prestiti della Bce, deciso dal consiglio direttivo dell'Eurotower. Il rating minimo per accettare gli abs (asset backet securities) è stato portato a 'Tripla B'. Dal vertice tra Monti-Merkel-Hollande-Rajoy è uscito invece un accordo per un piano di crescita da 130 miliardi di euro e i mercati guardano ora al Consiglio europeo di fine giugno.

Sul fronte del debito sovrano, lo spread Btp-Bund è rimasto sui livelli di ieri poco sopra quota 420 punti, mentre si è allentata di molto la pressione sui Bonos spagnoli, con il differenziale sul Bund crollato di quasi 30 punti a 480. Il ministro dell'Economia spagnolo, Luis de Guindos, ha annunciato che entità del piano di salvataggio per le banche del Paese sarà resa nota il 9 luglio. In questo contesto, chiusura negativa per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra perde lo 0,95% a 5.513,69 punti, il Dax di Francoforte arretra dell'1,26% a 6.263,25 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un calo dello 0,75% a 3.090,9 punti. A Madrid brilla invece l'Ibex, che sale dell'1,52% a 6.876,3 punti, mentre ad Atene il Ftse Athex 20 lascia l'1,71% a 227,78 punti.

A Milano, dopo aver trainato il listino principale per ampi tratti della giornata, chiude misto il settore bancario. Salgono Banco Popolare (+0,1% a 1,013 punti), Popolare di Milano (+3,47% a 0,3787 euro) e Mediobanca (+2,55% a 3,38 euro). Scendono Bper (-0,2% a 4,028 euro), Intesa Sanpaolo (-1,14% a 1,037 euro), Ubi Banca (-0,84% a 2,608 euro) e Unicredit (-0,59% a 2,686 euro). Svetta, invece, Banca Montepaschi (+6,23% a 0,2166 euro), in vista del cda di lunedì e della presentazione, il giorno successivo, del nuovo piano industriale, che dovrà rispondere alle richieste dell'Eba in materia di requisiti di capitale. Tra le altre ipotesi ci sarebbe l'emissione di co.co.bond, ovvero obbligazioni che possono essere convertite in azioni in caso di necessità patrimoniale.

Tra gli altri titoli del Mib, salgono Enel (+1,77%), A2A (+1,23%) e Telecom Italia (+1,14%). Forti vendite al contrario su Saipem (-3,93%), Ferragamo (-3,93%), Fiat Industrial (-3,61%), Tod's (-2,64%), Impregilo (-2,38%), Tenaris (-2,38%), Stm (-2,16%), Prysmian (-2,06%), Pirelli (-2%), Finmeccanica (-1,92%), Enel Green Power (-1,9%), Eni (-1,59%) e Autogrill (-1,42%). Tiene meglio Fiat (-0,41%). L'amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, ha illustrato il piano di integrazione con il gruppo Fonsai che prevede di arrivare due società quotate e a un utile netto consolidato da 880 milioni di euro al 2015. Tra le società coinvolte nel piano sale Fonsai (+0,59% a 1,016 euro). Calano invece Premafin (-1,18% a 0,2002 euro) e Milano Assicurazioni (-1,01% a 0,2755 euro). Sopra la parità Unipol (+0,42% a 19,38 euro).

2 - ISTAT: AL MINIMO STORICO INDICE FIDUCIA DEI CONSUMATORI A GIUGNO
Radiocor - Cala ancora, al minimo storico, l'indice del clima di fiducia dei consumatori a giugno che diminuisce da 86,5 a 85,3. Lo comunica l'Istat, s pecificando che il clima economico generale scende in misura marcata (da 64,2 a 59,7), mentre il clima personale segna una lieve diminuzione (da 95,2 a 94,8). Risultano in calo sia l'indicatore riferito al clima futuro (da 75,7 a 72,9), sia, in misura minore, quello relativo alla situazione corrente (da 96,4 a 95,5). I giudizi e le aspettative sulla situazione economica dell'Italia risultano in peggioramento: il saldo dei primi scende leggermente (da -140 a -141), mentre quello relativo alle aspettative registra un calo marcato (da -81 a -92). Aumenta il saldo relativo alle attese sulla disoccupazione (da 114 a 121).

3 - UNIPOL: NASCE GRUPPO ASSICURATIVO LEADER ITALIANO DI DIMENSIONE EUROPEA
Radiocor - Nasce il nuovo 'leader sul mercato assicurativo italiano, di dimensione europea', con la nuova Ufg (il gruppo Unipol post integrazione) e Unipol-Sai (con la fusione tra Unipol Assicurazione, FonSai, Milano Assicurazione e Premafin), entrambe quotate. Secondo l'aggiornamento delle linee guida industriali, il nuovo Gruppo Unipol avra' come principali obiettivi al 2015 un utile netto consolidato di 880 milioni, margine di solvibilita' al 169% (Solvency I) e al 143% (Solvency II), combined ratio lavoro diretto al 93%.

Per Unipol-Sai gli obiettivi sono di un utile netto consolidato di 821 milioni, un margine di solvibilita' al 168% (Solvency I) e al 184% (Solvency II), combined ratio lavoro diretto al 93%. Le sinergie previste dall'integrazione sono pari a 345 milioni al 2015, una base di 14 milioni di clienti e la piu' grande rete agenti in Italia, la valorizzazione delle complementarieta' tra le compagnie specialistiche in UGF e Unipol-SAI. Il rafforzamento di capitale in Unipol-Sai sara' pari a 1,7 miliardi.

4 - PREMAFIN: CDA ACCETTA CONDIZIONI CONSOB SU MANLEVA
Radiocor - Il Cda di Premafin, la holding della famiglia Ligresti, ha accettato le condizioni poste da Consob su manleva e recesso. Lo riferiscono alcuni consiglie ri al termine del board iniziato attorno alle 13 e concluso pochi minuti fa dopo circa 4 ore e mezza. Da Premafin e' arrivata solo la richiesta di qualche piccola modifica e non e' escluso che la famiglia Ligresti possa eventualmente rivolgersi al tribunale ordinario per verificare se e' in che misura esistono comunque le condizioni per far valere la manleva. Il board, fra le altre cose, ha provveduto alla cooptazione di due nuovi consiglieri in sostituzione di quelli che si sono dimessi negli ultimi giorni.

5 - UNIPOL: CIMBRI, SE CONSOB DECIDESSE OPA SU MILANO CI FERMEREMMO
Radiocor - Se la Consob valutasse la necessita' di un'Opa su Milano Assicurazioni 'si' che ci fermeremmo'. Cosi' ha risposto l'a.d. di Unipol, Carlo Cimbri, a un analista nel corso della conference call di presentazione del progetto di fusione con Fonsai, Premafin e Milano Assicurazioni. L'analista ha ipotizzato un'Opa da 200 milioni, ai valori attuali. 'Si tratta - ha detto Cimbri - e' un'ipotesi. Ma se Consob ravvisasse i requisiti ci fermeremmo, perche' tutto il progetto e' basato su quello che conoscete e non su questa ipotesti. Se ne riparlerebbe minimo dopo l'estate, dovremmo valutare le condizioni.

Certo - ha aggiunto - se il prezzo fosse quello e' un tipo di valutazione, se fosse un altro no'. Cimbri ha poi aggiunto: 'Personalmente non ritengo plausibile un pronunciamento di questo tipo, che avrebbe l'effetto di rinviare tutto a un secondo momento'.

6 - UNIPOL: CIMBRI, NEI PRIMI 10 GIORNI LUGLIO AUMENTI DI CAPITALE
Radiocor - 'Stiamo ancora facendo le necessarie valutazioni con l consorzio di garanzia, ma prevediamo che nei primi 10 giorni di luglio, condizioni di mercato permettendo, sia il momento per avviare gli aumenti di capitale'. Lo ha detto l'a.d. Carlo Cimbri, nel corso della conference call, rispondendo alla domanda di un analista. Parlando dei rilievi fatti dalla Consob al bilancio Fonsai, Cimbri ha detto di aver verificato che 'non avranno alcun impatto sulla documentazione che Fonsai sta predisponendo. Per quanto mi risulta - ha detto - tutto procede in parallelo per entrambi gli aumenti di capitale'. Per Cimbri, si tratta di rilievi che 'non hanno impatto ne' sul patrimonio, ne' sulla solvency ne' sulla bonta' dei numeri. Hanno piuttosto il sapore della correttezza e dell'aderenza rispetto ai principi contabili e alla rappresentazioni'. Fonsai ha dieci giorni di tempo per rispondere ai rilievi Consob. Infine, rispondendo sullo sconto per le nuove risparmio Fonsai, Cimbri ha detto che 'e' prematuro parlarne'.

7 - BCE: ALLENTA REGOLE SU COLLATERALE BANCHE PER FINANZIAMENTI ASTE
Radiocor - Il Consiglio direttivo della Bce, nella riunione del 20 giugno a Francoforte, ha deciso 'ulteriori misure' per 'migliorare l'accesso del settore bancario alle operazioni dell'Eurosistema cosi' da favorire il flusso di credito alle famiglie e alle imprese'. Come precisa una nota, il Consiglio ha ridotto la soglia di rating sul collaterale ammesso alle aste di rifinanziamento e modificato i requisiti per l'ammissioni di alcuni titoli Abs (asset-backed securities).

Oltre agli Abs gia' ammessi, come da decisione dell'8 dicembre scorso, ora saranno accettati anche titoli con sottostante in prestiti al consumo, leasing, finanziamenti per l'acquisto di auto nonche' Abs con sottostante in mutui commerciali (Cmbs). Saranno ammessi titoli con rating 'second-best' di almeno 'single A' nel sistema armonizzato di valutazione del credito dell'Eurosistema (almeno 'A3' per Moody's, 'A-' per S&P, 'AL' da Dbrs) al momento dell'emissione e successivamente. Questo tipo di Abs saranno sottoposti a un taglio di valore del 16%.

8 - BCE: BUNDESBANK, CRITICI SU NUOVE REGOLE SU COLLATERALE ASTE
Radiocor - La Bundesbank 'e' critica' sulle mosse decise dal Consiglio direttivo della Bce che nella riunione di due giorni fa ha deciso di ampliare e allentare i criteri per l'ammissione di titoli come collaterale per ottenere i finanziamenti della Banca centrale. Lo ha detto un portavoce della Bundesbank.

9 - S&P: DA RITARDO GERMANIA A OK ESM NO IMPATTI IMMEDIATI EUROZONA
(LaPresse) - Un evenutale ritardo da parte della Germania nella ratifica del meccanismo europeo di stabilità (Esm) non avrebbe "implicazioni immediate" sulle valutazioni dei debiti sovrani dell'eurozona. Lo afferma in una nota l'agenzia di rating Standard & Poor's. Nonostante l'accordo raggiunto tra i partiti di governo e dell'opposizione in Germania per il voto parlamentare che richiede una maggioranza dei due terzi, il presidente tedesco Joachim Gauck ha precisato che non firmerà il via libera al fiscal compact e all'Esm finché la Corte costituzionale federale di Karlsruhe non avrà valutato la compatibilità con la Carta del Paese.

10 - SPAGNA, DE GUINDOS: DECIDEREMO IL 9 LUGLIO TERMINI PRESTITO BANCHE
(LaPresse/AP) - L'entità del piano di salvataggio per le banche spagnole sarà determinata e resa nota il 9 luglio. È quanto comunicato dal ministro dell'Economia di Madrid Luis de Guindos. In quella data, ha spiegato, la Spagna e i partner dell'eurozona raggiungeranno l'accordo sui termini del prestito, come i tassi d'interesse, che secondo il ministro dovrebbero essere tra il 3 e il 4%. De Guindos ha parlato dal Lussemburgo, dopo l'incontro dell'Ecofin. Una lettera ufficiale per chiedere il prestito, ha aggiunto, sarà inviata lunedì, ma sarà lunga soltanto due paragrafi e non saranno indicati i termini o l'importo.

11 - CONTI PUBBLICI: OK ECOFIN SU RACCOMANDAZIONI A ITALIA
Radiocor - L'Ecofin ha approvato le raccomandazioni all'Italia sulla politica di bilancio e per la riforma dell'economia nel quadro della supervisione del 'semestre europeo'. L'Ecofin chiede che l'Italia assicuri 'la correzione del deficit eccessivo nel 2012' e il rispetto del programma per raggiungere l'equilibrio di bilancio in termini strutturali nel 2013 e la riduzione del debito/pil. Viene confermato che le mosse del governo Monti sono pienamente in linea con gli impegni definiti a livello europeo.

12 - GOLDMAN SACHS «RIBASSISTA» AVVERTE LA BORSA USA
G. Str. per il "Corriere della Sera" - Nuova spia rossa per i mercati azionari. Non l'unica, ieri. Ma precisa. La banca d'affari Goldman Sachs ha consigliato ai propri clienti di costruire «posizioni corte» nell'indice Standard &Poor's 500, che raccoglie le principali quotate a Wall Street. «Con un obiettivo di 1.285 punti», ha spiegato la banca in una nota: vale a dire sotto di 40 punti (3%) rispetto alla chiusura di ieri, già in pesante calo di oltre il 2%. Nella sua analisi, Goldman Sachs ha citato il report della Federal Reserve di Filadelfia, con il suo indice industriale regionale in calo di 16,6 punti.

Ancora più forte, all'interno dell'indice, il calo dell'indicatore (premonitore) dei nuovi ordini, sceso a -18,8. Tutto questo, accompagnato dalle voci di nuovi downgrade sulle banche e da altri dati macroeconomici negativi in giro per il mondo, ha spinto al ribasso la Borsa americana. Che è l'ultimo grande listino a chiudere la giornata. Quindi, è anche quello che in un modo o nell'altro «dà il tono» al giorno dopo. Si vedrà, oggi, se anche questa volta è così e, nel caso, con quale forza.

13 - BARILLA CHIAMA COLZANI, AMMINISTRATORE DELEGATO
M.S.S. per il "Corriere della Sera" - Il divorzio era avvenuto sette mesi fa. Quando, con una mossa inattesa, Massimo Potenza aveva lasciato la carica di amministratore delegato di Barilla per divergenze - si era detto allora - di carattere strategico con gli azionisti. Nell'annunciare quello che era stato definito «l'ennesimo cambio di amministratore delegato», i fratelli Guido, Luca e Paolo Barilla si erano impegnati «a ricercare e garantire quanto prima alla nostra azienda il leader che ci accompagnerà nei prossimi anni». Il percorso è stato forse più lungo e complesso del previsto, ma è arrivato al termine. Se le indiscrezioni che circolano saranno rispettate, Barilla avrà presto una nuova guida operativa. Il nome che sarebbe stato scelto dalla famiglia è quello di Claudio Colzani, chief customer officer di Unilever, numero tre del gruppo.

Una carriera tutta interna al colosso anglo-olandese, partita dall'Italia e poi sviluppatasi in diversi Paesi del mondo (dalla Francia all'America del Sud). L'arrivo sarebbe previsto per settembre-ottobre. Diversi elementi portano a dire che l'arrivo di Colzani, se confermato, potrebbe essere una svolta. In primo luogo per il profilo, un manager italiano e internazionale allo stesso tempo, cioè le due anime di quella che dovrà essere la nuova Barilla: un marchio italiano ma che vuole/deve diventare sempre più internazionale. Non solo gli Stati Uniti, ma le aree del nuovo sviluppo; più che la Cina, forse, i Paesi dell'America Latina. Comunque sia, una Barilla più internazionale, anche se con la testa e il cuore sempre a Parma.

In secondo luogo, per il modo in cui il nuovo ceo viene scelto. Per la prima volta, infatti, Parma si è affidata a cacciatori di teste (Egon Zehnder), insieme alla quale ha condiviso le strategie. Il tempo intercorso tra l'addio di Potenza e la nomina del successore indica che arrivare a una decisione non è stato semplice, ma che la scelta è stata a lungo meditata e condivisa dai fratelli emiliani, Guido, il presidente, Luca e Paolo, i vicepresidenti, e la sorella Emanuela, nel board. Per questo a Parma c'è fiducia sul fatto che si apra una nuova fase di espansione.

14 - AIR FRANCE ELIMINA 5122 POSTI: "ORA PUNTIAMO SU PREPENSIONAMENTI"...
G.Mar. per "la Repubblica" - Air France vuole sopprimere 5 mila 122 posti di lavoro entro la fine dell'anno prossimo. E' la cifra che circolava da mesi, ma i tempi sono più stretti, segno di una congiuntura peggiore del previsto. La compagnia è in seria crisi e chiede ai sindacati di firmare un'intesa per rivedere tutte le norme interne. In cambio promette di non ricorrere ai licenziamenti fino a dicembre 2013. Ma i rappresentanti dei lavoratori chiedono un impegno che copra anche il 2014 e non intendono firmare un assegno in bianco.

Air France ha bisogno di ridurre i suoi costi del 20% in tempi rapidi per
stoppare le perdite provocate dai voli a medio raggio, largamente deficitari.
Per raggiungere i suoi obiettivi, Air France inciterà il personale alle dimissioni volontarie e al prepensionamento anticipato. Ma le riduzioni del personale non basteranno: la compagnia ha già annunciato la creazione di tre basi regionali, lo sviluppo di un'offerta low cost, il congelamento dei salari e il blocco delle assunzioni. Lo Stato è ancor oggi primo azionista dell'azienda.

15 - SORIN, L'ETERNA ZITELLA...
Sara Bennewitz per "la Repubblica" - Non uno ma vari private equity, tra cui Charterhouse, e anche qualche industriale sarebbero interessati a rilevare Sorin. Tanti pretendenti insomma, ma nessuna offerta concreta. Per ora soci forti Mittel, Equinox, Unipol e Mps avrebbero ricevuto solo manifestazioni d'interesse che valutano la preda circa un miliardo.

Un prezzo che con questi chiari di luna secondo gli analisti è di tutto rispetto. E che alcuni soci più bisognosi di altri (come Unipol e Mps) sarebbero ben lieti di incassare, realizzando una discreta plusvalenza. Solo che Sorin, più volte corteggiata (l'ultima trattativa risale al 2010), alla fine resta sempre zitella. Chissà che stavolta il gruppo che produce valvole cardiache non riesca a rubare il cuore di un investitore pronto a pagare non solo i grandi soci, ma anche quelli piccoli con un'Opa.

 

LUIS DE GUINDOSEnelEnrico Giovannini presidente Istat CARLO CIMBRI Giulia Paolo Jonella e Salvatore Ligresti IL PRESIDENTE DELLA CONSOB GIUSEPPE VEGASMARIO DRAGHI BUNDESBANKlloyd Blankfein DI GOLDMAN SACHSPaolo Barilla - vicepresidente del gruppo di famiglia.jpgJean Cyril Spinetta

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