giuseppe conte luigi di maio

LA POCHETTE FUORI DALLA STANZA DEI BOTTONI – TUTTO L’UFFICIO DI PRESIDENZA DEI 5 STELLE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI PASSA CON DI MAIO, CHE AVRÀ COSÌ PIÙ FONDI E POLTRONE PER LO STAFF E PER LA COMUNICAZIONE – LUIGINO COMMENTA IL RISULTATO DELLE AMMINISTRATIVE, CHE VEDE “GIUSEPPI” FORTISSIMAMENTE RIDIMENSIONATO: “CHI CREA IBRILLAZIONI AL GOVERNO CROLLA, O IN MOLTI CASI SPARISCE. UN SEGNALE CHIARO DA PARTE DEI CITTADINI” - IL SONDAGGIO: IL M5S SCENDE AL 6,9%, "INSIEME PER IL FUTURO" È DATO AL...

GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

1 - DI MAIO,CROLLA O SPARISCE CHI CREA FIBRILLAZIONI A GOVERNO

(ANSA) - "Anche questi ballottaggi hanno dimostrato che, tra quelli di maggioranza, reggono pochi partiti, cioè quei partiti che stanno continuando a sostenere con convinzione questo governo.

 

Crolla, o in molti casi sparisce, chi invece non fa altro che creare fibrillazioni all'azione del governo. Un segnale chiaro da parte dei cittadini, e lo hanno ribadito sia al primo e che al secondo turno di queste amministrative". Così il ministro degli esteri Luigi Di Maio commenta l'esito dei ballottaggi.

 

francesco d'uva luigi di maio

2 - DI MAIO, ONDA DI CIVISMO SORPRENDENTE, RIPARTIRE DA QUESTO

(ANSA) - "Anche in queste amministrative abbiamo visto una sorprendente onda di civismo che va valorizzata. Sindaci e tante liste espressione del territorio e della società civile che in molti casi, ancor più dei partiti tradizionali, hanno dimostrato di saper interpretare le vere esigenze dei cittadini. Bisognerà ascoltarli e ripartire da loro". Così il ministro Luigi Di Maio, fondatore dei gruppi parlamentari "Insieme per il futuro", commenta l'esito dei ballottaggi.

 

BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - LUIGI DI MAIO - BY MACONDO

3 - COMUNALI: DI MAIO, POPULISMI E SHOW LASCINO SPAZIO A CONCRETEZZA

(ANSA) - "Siamo in una fase storica dove le ambiguità, i populismi e i sovranismi devono lasciare spazio alla politica della concretezza. Ai cittadini non bisogna offrire show mediatici, ma soluzioni serie". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio commenta l'esito dei ballottaggi. "Un grosso in bocca al lupo oggi va ai neo sindaci, che al netto degli schieramenti politici, si troveranno a dover affrontare nuove difficili sfide e avranno bisogno del massimo sostegno da parte del governo centrale", aggiunge Di Maio.

 

maria edera spadoni 4

4 - CAMERA, SGAMBETTO DI DI MAIO A CONTE: L'UFFICIO DI PRESIDENZA È IN MANO A LUIGI

Pasquale Napolitano per www.ilgiornale.it

 

Luigi di Maio si porta nel nuovo gruppo (Insieme per il Futuro) tutto l'ufficio di presidenza in quota 5stelle alla Camera dei Deputati. I contiani ne escono praticamente decimati, mantenendo solo due poltrone su sei. Con Di Maio passano il questore Francesco D'Uva e tre segretari d'Aula: Luigi Iovino, Alessandro Amitrano e Tiziana Daga. Con l'avvocato di Volturara Appula restano in due: la vicepresidente Maria Edera Spadoni e Azzurra Cancelleri. La conquista dei dimaiani dell'ufficio di presidenza è un punto importante in favore degli scissionisti.

 

di maio conte

Con le caselle nell'organo di vertice della Camera il gruppo Ipf controlla maggior fondi e poltrone per staff e comunicazione. Nel frattempo il Movimento avrebbe intimato ai «traditori» dimaiani di mollare gli uffici assegnati al M5S a Montecitorio. La guerra tra Conte e Di Maio è ormai senza esclusione di colpi.

 

Ieri sera, a sorpresa, Conte ha convocato un Consiglio nazionale al quale si è collegato (via zoom) anche Beppe Grillo. Ed è stato proprio il comico genovese a offrire, da uomo di spettacolo, un colpo di scena. Dopo una battuta delle sue («Ho aderito a una religione nuova: l'altrovismo») ha mostrato una inedita apertura verso la deroga per il limite del doppio mandato. Conte, invece, ha annunciato la creazione di organi e gruppi territoriali, ovvero la trasformazione del movimento in un vero e proprio partito.

riccardo ricciardi giuseppe conte

 

Dall'altra parte, invece, al momento si punta sulla campagna acquisti per incrementare il numero dei rappresentanti. In Campania, ad esempio, sono tre i consiglieri regionali che nelle prossime ore annunceranno l'adesione al movimento Insieme per il Futuro: Valeria Ciarambino, capogruppo M5s in Regione Campania, Salvatore Aversano e Luigi Cirillo. In tre restano con Conte: Gennaro Saiello, Vincenzo Ciampi e Michele Cammarano. Di Maio puntava al quarto consigliere: Gennaro Saiello è stato in bilico fino alla fine. Poi ha scelto Conte. Via libera al gruppo Ipf nel consiglio comunale di Napoli: Gennaro Demetrio Paipais, Fiorella Saggese e Flavia Sorrentino hanno ufficializzato la loro scelta costituendo un nuovo gruppo consiliare a Napoli. Una decisione già nell'aria da qualche giorno.

 

luigi di maio giuseppe conte meme by carli

Nel progetto dimaiano il sogno è quello di arruolare il sindaco Gaetano Manfredi. Colpo grosso per il ministro degli Esteri in Abruzzo con l'adesione (l'annuncio è atteso nelle prossime ore) del capogruppo in Regione Sara Marcozzi. Inutile il pressing di Conte e Casalino.

 

La scissione grillina è anche nei numeri. Il Movimento 5 Stelle scende al 6,9%, «Insieme per il futuro» è dato al 4,7%, in base ai dati di un sondaggio Winpoll-Il Sole 24 Ore.

 

Per stimare «l'effetto Di Maio» - si legge sul quotidiano - agli intervistati è stato chiesto sia come avrebbero votato nel caso in cui non fosse presente il partito del ministro degli Esteri sia nel caso in cui ci fosse il suo partito, «Insieme per il Futuro».

 

Nel primo scenario il Movimento è stimato al 9,9 %. Il dato è inferiore di 2,4 punti percentuali rispetto alla media dei sondaggi della settimana 12-18 Giugno (Termometro Politico). Nel secondo scenario scende al 6,9%, mentre il partito di Di Maio è stimato al 4,7%. Oggi è la giornata di Beppe Grillo: il garante è atteso a Roma per un colloquio con Conte. Una visita nella Capitale per serrare i ranghi ed evitare nuovi addii.

maria edera spadoni 3

GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO giuseppe conte 5

virginia raggi giuseppe conte luigi di maio foto di bacco (2)conte di maio

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...