virus nicola porro

ZUPPA DI PORRO: “DALL’ORTO IN RAI? E’ COME METTERE ME ALLA NASA. NON TOLLERA CHE QUALCUNO SVELI IL SUO FALLIMENTO - CON I GRILLINI A ROMA LA STAMPA E’ STATA PUZZONA E VIGLIACCA: HA MONTATO IL CASINO - MINOLI? QUANDO SENTO I SUOI GIUDIZI QUASI QUASI MI STA SIMPATICA PURE LA BIGNARDI. SALVINI LEADER DELLA DESTRA? CON LUI NON SI VINCONO LE ELEZIONI”

Andrea Tempestini per “Libero Quotidiano”

 

NICOLA PORRO E PIERO CHIAMBRETTI - MATRIX 3NICOLA PORRO E PIERO CHIAMBRETTI - MATRIX 3

Intervistare un giornalista offre delle comodità: l'essenzialità dell'interlocutore, telegrafico poiché mediamente stressatissimo (per vocazione professionale); la scarsissima ambiguità delle risposte, quasi trascrivibili in tempo reale; la (sua) scelta delle parole, auspicabilmente sapiente. Nicola Porro, conduttore di Matrix e vicedirettore de Il Giornale, è un giornalista.

 

E senza avventurarsi nel concetto di "sapienza", sulla scelta delle parole lavora per sottrazione: per farti capire che il bersaglio grosso - e, s'immagina, neppure degno di troppo rispetto - è Antonio Campo Dall' Orto, il cognome non lo dice mai. Il dg della Rai è soltanto il «Conte Mascetti».

 

NICOLA PORRONICOLA PORRO

All'inizio di ottobre Porro sarebbe dovuto tornare in Rai, come ospite, a parlare nel salottino di Corrado Augias del suo libro ultra-liberista, La disuguaglianza fa bene (La nave di Teseo, pp. 317). All' ultimo gli hanno detto che «no, grazie, magari tra un mese. Sa, la par-condicio sul referendum».

 

Ma che gli hai fatto di così tremendo a quelli della Rai?

«Prima di tutto: mi spieghi cosa c'entra il mio libro col referendum? Ma il Conte Mascetti lo capisco, fa bene a non farmi invitare da nessun canale Rai: è il suo primo grande atto aziendale. Tutela il gruppo: parlerei talmente male di lui e dei vertici che fa bene a non farmi entrare, non lo dico ironicamente. Non può tollerare che in Rai qualcuno sveli il suo fallimento».

 

Prego, col fallimento.

azzurra caltagirone e nicola porro azzurra caltagirone e nicola porro

«Pensa di fare informazione con nuovi linguaggi, e già non si capisce che vuol dire. Poi questi nuovi linguaggi perdono contro i Paragone e i Floris. L'unico nuovo linguaggio è il costo, tre volte superiore alla gestione precedente grazie al canone in bolletta. Il Conte Mascetti dietro alla sua etichetta nasconde il fallimento più grave della Rai degli ultimi 20 anni».

 

Sbaglio se dico che lo stop a Virus è più figlio suo che di Renzi?

«Virus parlava un linguaggio comprensibile anche nei bar della Magliana, mica come quello del Conte Mascetti che si comprende sì e no in quelli fighetti di Milano. Il programma non gli piaceva. Poi però il Conte ha dinamiche incomprensibili: si fatica a capire se a brigare è lui o l'altro uomo forte della Rai, quello con i pantaloni molto corti e stretti in fondo, in questo molto simile a Renzi (Giovanni Parapini, direttore della comunicazione, ndr)».

 

matteo renzi nicola porromatteo renzi nicola porro

Per Campo Dall'Orto troppo ardito il salto da Mtv a Viale Mazzini?

«Metterlo in Rai è come chiedere a me di dirigere la Nasa: fai il tuo mestiere! Sarebbe stato ottimo come ospite in uno di quei programmi di terza serata che ora propongono in prima serata».

 

Senti, ma dopo tutto ciò, Renzi lo vedremo a Matrix?

«In trasmissione porto tutti gli attori importanti della politica. L' ho sentito, penso che verrà».

CAMPO DALL ORTO BIGNARDICAMPO DALL ORTO BIGNARDI

 

Non sei sulla black list, dunque.

«Non credo che esista: se Renzi accetta di confrontarsi con Travaglio e con giornalisti che usano toni apodittici nei suoi confronti non capisco perché debba avere una black list. È roba da personaggi di serie B».

 

Ma parlare in tv del referendum non allontana il pubblico?

«È un po' come quando nel film L'aereo più pazzo del mondo c'è il racconto del reduce di guerra: la gente si suicida, si dà fuoco, si impicca, si affoga. Vero: tutto, pur di non parlare del referendum in tv».

 

Cosa voti il 4 dicembre?

«Chi conduce un programma politico non può schierarsi: te lo dico dopo il voto».

 

L'intervento di Berlusconi al Tg5 elimina ogni sua ambiguità sul "no"?

Nicola Porro -VirusNicola Porro -Virus

«Il Cavaliere è capace sempre di stupire, mettiamola così».

 

Ho sentito Giannini a DiMartedì dire che l'endorsement di Obama può convincere gli indecisi.

«A votare sì?».

 

Esatto.

«Mmmhh…un grande imprenditore, per il sì, mi ha detto che comprerà una pagina pubblicitaria su tutti i quotidiani mettendo le facce di chi vota no. Secondo lui, la strategia giusta è quella. Chiaro?».

 

Chiarissimo. Se vince il "no" che succede?

«Renzi non si dimette e nel breve periodo ci sarà un gran casino in maggioranza: i Bersani, i Cuperlo e i D' Alema gliela faranno pagare».

CAMPO DALL ORTOCAMPO DALL ORTO

 

Sulla manovra non hai usato toni drastici: salvi qualcosa?

«Ci sono molte cose buone: sacrosanta la rottamazione delle cartelle, giustissima la voluntary sul contante, ottime le esenzioni fiscali. Il prezzo però sono il deficit e i troppi soldi per le pensioni, due scelte contro i giovani».

 

Chi parla di norma salva-Corona?

«Cazzata totale».

 

C'è vita nel centrodestra?

«Dovrebbe essercene molta in più, perché Renzi gli sta sottraendo tutti i temi fondamentali».

 

nicola porronicola porro

Un nome, anche esterno alla politica, buono per ricostruire?

«Esterno è difficile: ci vuole qualcuno che il centrodestra lo gestisca in modo professionale, va trovato dentro. Ce ne sono molti ma non ne vedo uno che spicca».

 

Salvini rivendica la leadership: con lui si vincono le elezioni?

«Forse no».

 

Se un giorno ti chiedessero di candidarti?

«Impossibile: sono troppo a destra».

 

Movimento 5 Stelle a Roma: ti aspettavi questo gran casino e subito o siamo noi giornalisti un po' puzzoni a montarlo?

CAMPO DALL ORTO MAGGIONICAMPO DALL ORTO MAGGIONI

«Penso che la stampa sia stata, come dici tu, un po' puzzona e vigliacca. Era lì col fucile puntato: quando Grillo dice a un giornalista che fa schifo quello sta lì col microfono a farsi insultare, io lo manderei a quel paese subito. La stampa si vendica subdolamente, dopo qualche mese, alla prima occasione buona. Detto ciò, c' è un secondo aspetto fondamentale: non era pensabile che una persona senza nessuna esperienza, al grido di "onestà-onestà", potesse gestire una macchina complessa come quella di Roma. Era largamente prevedibile che fallisse».

 

Ma intanto, dicono i sondaggi, il M5s non perde un voto: li troveremo al governo?

NICOLA PORRONICOLA PORRO

«Se l' immigrazione continuerà ad essere insopportabile e se l' economia continuerà a crescere in maniera ridicola come avviene ora il voto di protesta del M5s crescerà al di là di ogni loro stupidaggine».

 

"Dossier Marcegaglia": assolto. Nessun "dossier", né violenza privata, né macchina del fango. Contento?

«Incazzato: non ne ha parlato nessuno. Sapevo di non aver fatto nulla, tanto che anche il pm ha chiesto l'assoluzione. Non avrei mai pensato che i giornaloni che mi avevano sputato addosso - Corriere, Repubblica, Stampa e Messaggero - non pubblicassero nemmeno una riga. Ci fanno le lezioncine sul Paese liberale, sulla destra moderna: ipocriti assoluti».

direttori rai campo dall orto dallatana fabiano bignardi teodolidirettori rai campo dall orto dallatana fabiano bignardi teodoli

 

A proposito di "liberale": cosa significa La disuguaglianza fa bene?

«Che un liberale deve occuparsi di rendere tutti più ricchi, dunque tutti disegualmente facoltosi».

 

Un buon motivo per leggerlo.

«È un bignami in cui spiego quali sono i fondamenti della cultura liberale di destra: in questo Paese mancano».

 

Torniamo alla tv.

«Non chiedere a un conduttore di un talk di parlare dei talk».

 

Parliamo di direttori: Minoli ha detto a Libero che ne avrebbe trovati cinque migliori della Bignardi per Rai 3. Confermi?

giovanni minoli e campo dall ortogiovanni minoli e campo dall orto

«Credo che Minoli abbia la presunzione che hanno i vecchi signori quando raccontano ai bebè cosa succede al mondo: anche lui, se lo mettessero alla Nasa spiegherebbe agli ingegneri come far atterrare su Marte la sonda Schiaparelli. Quando sento i giudizi di Minoli quasi quasi mi sta simpatica pure la Bignardi».

 

Chi è Chiambretti?

«Un genio vero».

 

L' ospite che vorresti in studio?

«Dolce e Gabbana: straordinari dal punto di vista economico, del pensiero e del politicamente scorretto».

filippo facci filippo facci

Ho letto che d' estate giri con i piedi nudi in redazione.

«Vorrei stare sempre a piedi nudi. Ma invecchiando non me lo permettono più: nelle nuove redazioni in cui mi trovo verrebbe vissuto come un gesto eccessivamente naïf».

 

Vero anche che quando perdevi a tennis con Filippo Facci fingevi clamorosi imprevisti pur di non concedergli l' ultimo punto?

«Sono molto più forte di Filippo a tennis: non ho bisogno di fregarlo».

 

Ma ti manca la prima serata?

«Nooo. Buonissimo così. Contano le teste: faccio lo stesso numero che fanno quelli in prima serata».

 

"Quelli" sono Conte Mascetti & C. e stiamo parlando di share.

«Ecco, fammi aggiungere una cosa. Prima intervista da uomo Rai, il Conte Mascetti dice: "Vogliamo una tv che non si occupi di ascolti". Tutte palle: in una riunione a porte chiuse mi dissero che Rai 2 non si poteva permettere Virus perché faceva il 4,5%. Gli ascolti sono il verbo ipocrita della Rai del Conte Mascetti».

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...