matteo renzi lucio presta

UNO PRESTA, E PRESTA PAGA - COME RESTITUÌ RENZI I 700MILA EURO RICEVUTI DA RICCARDO MAESTRELLI, PIAZZATO IN CDP IMMOBILIARE DAL SUO GOVERNO? GRAZIE AL COMPENSO PER IL DOCUMENTARIO SU FIRENZE PRODOTTO DA LUCIO PRESTA, RIFIUTATO IN RAI E MEDIASET PERCHÉ COSTAVA TROPPO E ALLA FINE COMPRATO E TRASMESSO DA DISCOVERY (CON ASCOLTI MISERI). CHISSÀ SE C'ENTRA IL FATTO CHE AL VERTICE DI DISCOVERY C'ERA MARINELLA SOLDI, CHE RENZI VOLEVA METTERE A CAPO DELLA RAI…

MATTEO RENZI E LUCIO PRESTA DURANTE LE RIPRESE DELLA DOCUFICTION SU FIRENZE

Francesco Grignetti per ''la Stampa''

 

È un rapporto che viene da lontano, quello tra Matteo Renzi e Riccardo Maestrelli, l' imprenditore fiorentino che ha prestato i famosi 700mila euro all' ex premier. Si può fissare una prima data al maggio 2009. Renzi è il giovane ambizioso presidente della provincia che cerca di dare la scalata al capoluogo e Maestrelli il figlio del più famoso Egiziano, uno che si è fatto da solo con una catena di supermercati (poi ceduti), la trasformazione e vendita di frutta all' ingrosso, le società immobiliari, gli hotel di lusso in Versilia, e senza dimenticare la Lucchese calcio.

RICCARDO MAESTRELLI

 

Ebbene nel 2009 Riccardo Maestrelli si dà un gran daffare per la campagna elettorale del giovanotto di Rignano. Organizza e paga le spese per una cena di lusso all' hotel Hilton da cento coperti, dove gli imprenditori cittadini si autotasseranno di 1000 euro ciascuno per essere a tavola con il candidato sindaco. In quell' occasione, chiamava all' appello il suo amico Riccardo Fusi, un altro immobiliarista, poi finito nei guai: «Devo fare l' esattore...

Sicchè devo raccattare un po' di persone».

 

MEME SULLA TRASMISSIONE DI RENZI SU FIRENZE

L' uomo è schivo. Di sue interviste, poche. Diceva nel 2011 alla Gazzetta di Lucca, mentre s' ipotizzava un ritorno della famiglia al calcio: «Io penso che i politici facciano un mestiere difficile e che in questo momento la percezione della gente verso la politica è assolutamente negativa. Personalmente, penso che se la politica fosse fatta nella maniera giusta sarebbe una cosa bella».

 

A Riccardo Maestrelli piace la bella politica, insomma. E gli piace Matteo Renzi. Nell' estate del 2014, per ritemprarsi dalle fatiche di palazzo Chigi, l' amico premier passa la settimana di Ferragosto in un suo resort di lusso in Versilia, il "Villa Roma Imperiale". Desta scandalo all' epoca, e lo scatenatissimo Alessandro Di Battista ci impiantò pure un' interrogazione parlamentare, lo sconto di cui la famiglia Renzi beneficia. Ma forse ai grillini interessava soprattutto alzare i toni.

 

RENZI E IL DOCUMENTARIO FIRENZE

Tempo qualche mese, e Riccardo Maestrelli viene catapultato da Renzi nel cda di una società minore di Cassa Depositi e Prestiti, la Cdp Immobiliare srl. Sconosciuta ai più, questa srl detiene in portafoglio circa 200 grandi immobili che un tempo erano dello Stato, poi transitati all' Iri, di qui a Fintecna, e ora a Cdp. Valore stimato, circa 2 miliardi di euro.

 

Quel cda, tecnicamente in fase di transizione perché le nuove nomine sono state annunciate pochissimi giorni fa, gestisce grandi operazioni immobiliari: per la riconversione della ex Manifattura Tabacchi di Firenze, opera pregevole dell' architetto Nervi alle Cascine, stringe accordi con un grande fondo immobiliare inglese, Aermont, e ne sta nascendo un Centro polifunzionale; a Roma, la ex Dogana di San Lorenzo diventerà uno studentato di lusso in partnership con gli olandesi di Tsh; il tentativo di trasformare in hotel l' ex Poligrafico dello Stato, sempre a Roma, in piazza Verdi, è fallito quando la multinazionale Four Season all' ultimo si è tirata indietro e ora si avvia a diventare una sede per l' Enel. Grandi affari, insomma, per uno snello organismo che sfugge alla vetrina.

RENZI E IL DOCUMENTARIO FIRENZE

 

Nel frattempo, come ha scoperto L' Espresso, i Maestrelli versano, con più bonifici, ben 300 mila euro alla fondazione renziana Open. E nel giugno 2018 anticipano i 700 mila euro (passando per il conto dell' anziana madre) che a Renzi servono come caparra per l' acquisto della nuova villa di Firenze. I soldi vengono rimborsati nel giro di quattro mesi, quando l' ex premier potrà incassare 120 mila euro da un giro di conferenze e soprattutto altri 450 mila come compenso per il documentario "Firenze secondo me", prodotto dal nuovo amico Lucio Presta, l' agente che più conta in tv. Il documentario non ha gran fortuna. Mediaset lo rifiuta perché ritiene esorbitante la richiesta di 3 milioni di euro per i diritti.

 

marinella soldi

Così anche la Rai. Finirà sui canali Discovery (e chissà quanto c' entra che la manager Marinella Soldi, fiorentina, nel 2013 fosse stata una candidata di Renzi per la Rai) e come audience è un flop. Ma il rapporto con Presta si stringe ancor di più, tanto che è lui, uomo di televisione, a gestire il palco della Leopolda 9 e sarà il suo pupillo Paolo Bonolis a intervistare Renzi nel gran finale. Questo vorticoso giro di soldi ha generato una segnalazione dell' Unità informazioni finanziarie presso Bankitalia.

RENZI E IL DOCUMENTARIO FIRENZERENZI E IL DOCUMENTARIO FIRENZE MATTEO RENZI E LUCIO PRESTA DURANTE LE RIPRESE DELLA DOCUFICTION SU FIRENZEMATTEO RENZI E LUCIO PRESTA DURANTE LE RIPRESE DELLA DOCUFICTION SU FIRENZEMATTEO RENZI A FIRENZE

E ora una nuova inchiesta da parte della procura di Firenze senza indagati né ipotesi di reato, al momento.

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…