skytg24 auto lancia fulvia  stefano lorenzetto

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - IL SITO DI “SKY TG24” RIFERISCE CHE UNA VECCHISSIMA LANCIA FULVIA “DA MOLTI ANNI ‘OCCUPA’ UNO DEI PARCHEGGI A CAVALLO TRA LA STRADA E IL MARCIAPIEDE IN VIA ZAMBONI A CONEGLIANO, IN PROVINCIA DI TREVISO”. E SPECIFICA: “L’AUTO È LÌ DAL 1964. (...) È DEL 1970 ED È UN CIMELIO”. QUINDI FU PARCHEGGIATA 6 ANNI PRIMA CHE LA PRODUCESSERO. LA MACCHINA DEL TEMPO

Stefano Lorenzetto

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Marco Galluzzo sul Corriere della Sera avverte che «la Lega continua a trattare con il ministro dell’Economia Daniele Franco un’uscita da quota 100 che sia meno indolore possibile».

 

La famosa politica lacrime e sangue.

 

 

***

Fulvia Caprara cita sulla Stampa il film Agente 007, licenza di uccidere, quello in cui James Bond «duettava ironico con la statuaria Ursula Andrews in bikini bianco».

 

 

daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra

Si trattava in realtà di Ursula Andress, le cui forme giunoniche erano ben diverse da quelle dell’esile collega Julie Andrews.

 

La quale, fra l’altro, avrebbe girato il suo primo film (Mary Poppins) soltanto due anni dopo, nel 1964.

 

 

***

ursula andress e sean connery 007 licenza di uccidere 2

Robinson sarà anche il supplemento culturale della Repubblica ma sembra curato da analfabeti. Sommario a pagina 4: «Fu il più brillante allievo di Jung ma la sua mente filosofica e l’amore per i miti lo allontanò dal maestro».

 

 

Il verbo al singolare è ammesso solo se i soggetti sono percepiti come unitari dal punto di vista del significato, o se il secondo suona come una riformulazione del primo: non pare questo il caso. Lettera a pagina 8: «Portato a dar corso ad un’efficace frammentismo».

DANIELA SABOTIG

 

***

Gianluigi Nuzzi ripercorre su Specchio, settimanale della Stampa, la tragica fine di Daniela Sabotig, ex farmacista disabile circuita in chat dall’imprenditore Ivan Zucchelli, che 9 anni dopo la ucciderà.

 

Alcune perle dal racconto. «Daniela corre a sporgere querela ma Ivan tra mille difetti sapeva sempre trovare la giustificazione convincente: “Cara, ma quei soldi servono per comprarti casi a Riva del Garda, cosi vivremo vicini”».

IVAN ZUCCHELLI

 

Qualche problema con le bisillabe. «Anzi il 1 febbraio 2013». Si scrive l’1 febbraio oppure il 1° febbraio. «Sembra il classico incidente stradale di note d’inverno in zona di montagna».

 

Un nuovo profumo per la brutta stagione? «L’uomo racconta che Sabotig è affetta da sclerosi multipla a placche». Non esiste la sclerosi multipla a placche: esiste la sclerosi multipla, detta anche sclerosi a placche. «Fu proprio lui a insospettire ii carabinieri».

 

ursula andress e sean connery 007 licenza di uccidere 3

Quarto reggimento a cavallo? «Forse in preda al panico, si era limitato a salire e ridiscendere più volte dal dirupo». Salire (transitivo) significa «percorrere andando dal basso verso l’alto»; scendere (transitivo) significa «percorrere andando dall’alto verso il basso». Quindi si sale il dirupo e si ridiscende il dirupo.

 

La preposizione articolata dal non serve. «Gli inquirenti più approfondiscono meno la storia sembra quadrare». Forse era il caso di scrivere: «Più gli inquirenti approfondiscono e meno la storia sembra quadrare», preservando così il nesso sintattico.

 

«Ad esempio, quella stessa sera Zucchelli raccontò di esser salito e disceso più volte dal dirupo». Repetita iuvant o, come dicono i romani di oggi, aridaje. «Le indagini alzano il velo su una truffa perpretata con meticolosità». Eppure stavolta i preti non c’entrano. Conclusione d’obbligo: bei tempi quando i giornalisti frettolosi potevano contare sui corruttori di bozze.

jacques chirac

 

***

Roberto Pavanello intervista sulla Stampa lo scrittore Moni Ovadia e gli fa pronunciare la seguente frase: «I conti con Vichy li ha fatti Chirac, non Mitterand. Le ambiguità con quei regimi permettono questi rigurgiti. È un problema di cultura, antifascismo e antipetismo dovrebbero essere insegnati dalle elementari».

 

francois mitterrand

A parte Mitterrand, che si scrive con due r, e a parte la sintassi cervellotica dell’ultima frase, si gradirebbe sapere in che cosa consista l’antipetismo, dovendo escludere che si tratti di una pratica legata al contrasto degli effluvi corporali.

 

Poiché a orecchio il sostantivo poteva rimandare, dato il contesto della risposta, al generale Philippe Pétain, capo del governo collaborazionista di Vichy, siamo invece in grado di specificare, dopo laboriose ricerche in lingua portoghese, che l’antipetismo è lo scontento manifestato dai brasiliani nei confronti del Pt, il Partido dos trabalhadores (Partito dei lavoratori) che fu guidato da Luiz Inácio Lula da Silva.

jonathan toebbe e la moglie

 

***

Guido Olimpio racconta sul Corriere della Sera la storia di Jonathan Toebbe e della moglie Diana, «la coppia che vendeva i segreti Usa nascosti nei panini al burro» (così il titolo), due spie, entrambe arrestate: lui «quarantenne, ingegnere nucleare, ex ufficiale della Marina statunitense», lei «madre di due figli, 49 anni, stimata insegnante in un liceo». Nella didascalia della foto che correda l’articolo, lui è invecchiato di due anni (42), lei è ringiovanita di quattro (45). Lo spionaggio fa bene solo alle signore.

 

***

la lancia fulvia parcheggiata a conegliano

Il sito di Sky Tg24 riferisce che una vecchissima Lancia Fulvia «da molti anni “occupa” uno dei parcheggi a cavallo tra la strada e il marciapiede in via Zamboni a Conegliano, in provincia di Treviso». E specifica: «L’auto è lì dal 1964. L’ha parcheggiata il proprietario, ex meccanico della Fiat ed ex edicolante classe 1927. (...) L’auto è del 1970 ed è un cimelio”». Quindi fu parcheggiata 6 anni prima che la producessero. La macchina del tempo.

 

la ruota a terra della lancia fulvia di coneglianola lancia fulvia di conegliano 4la lancia fulvia di conegliano 3

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....