vladimir putin drone droni

PUTIN CI RINDRONA PER DISTRARCI DALL’UCRAINA – BILL EMMOTT: “IL MOLTIPLICARSI DEGLI ATTACCHI IBRIDI O DA ‘ZONA GRIGIA’ È CONCEPITO PROPRIO PER DISTOGLIERE L'ATTENZIONE DEI GOVERNI EUROPEI E DELLE RISPETTIVE PUBBLICHE OPINIONI DALLA VERA SFIDA: LA NECESSITÀ DI GARANTIRE CHE LA GUERRA IN UCRAINA SI CONCLUDA IN UN MODO FAVOREVOLE PER QUELLA TORMENTATA DEMOCRAZIA E TUTTI NOI IN EUROPA. IL VERO PREMIO SAREBBE PROPRIO QUESTO: UNO SLANCIO ENORME PER LA NOSTRA SICUREZZA, LE NOSTRE DEMOCRAZIE E TUTTE LE NOSTRE ECONOMIE…”

Estratto dell'articolo di Bill Emmott per “La Stampa”

Traduzione di Anna Bissanti

 

bill emmott

In guerra, la distrazione è un'arma importantissima. Il recente aumento delle incursioni nello spazio aereo dei membri europei della Nato da parte di aerei e droni russi si inserisce perfettamente in questo modus operandi.

 

Il moltiplicarsi di quelli che i funzionari della sicurezza definiscono attacchi "ibridi" o da "zona grigia" è concepito proprio per distogliere l'attenzione dei governi europei e delle rispettive pubbliche opinioni dalla vera sfida: la necessità di garantire che la guerra in Ucraina si concluda in un modo favorevole per quella tormentata democrazia e tutti noi in Europa. Il vero premio sarebbe proprio questo: uno slancio enorme per la nostra sicurezza, le nostre democrazie e tutte le nostre economie.

 

VLADIMIR PUTIN E I DRONI RUSSI

A ben vedere, i governi europei dovrebbero sentirsi parzialmente rassicurati dallo sconfinamento degli aerei russi nei cieli estoni e dall'arrivo di droni in Polonia, Danimarca, Germania e altrove, e addirittura dagli atti di sabotaggio verificatisi di recente nel continente: se la Russia sentisse di essere in procinto di vincere la guerra in Ucraina, non si prenderebbe il disturbo di lanciare questi attacchi.

 

Al contrario, la Russia non sta vincendo la guerra in Ucraina. Al momento controlla appena il 19% del territorio ucraino, inclusa la provincia di Crimea annessa con la forza nel 2014. Il mese scorso ha conquistato appena 518 km quadrati. Di questo passo, alla Russia servirebbero altri 78 anni per conquistare il Paese intero.

 

URSULA VON DER LEYEN VOLODYMYR ZELENSKY

Nel frattempo, si calcola che negli ultimi due mesi gli attacchi ucraini a lunga distanza abbiano ridotto di circa il 15-18 per cento le capacità della Russia di raffinare il greggio, determinando così un aumento dei prezzi interni del carburante e incidendo sulle forniture di combustibile per il suo sforzo bellico e alcune delle esportazioni che lo finanziano.

 

Non c'è dubbio: occorre reagire agli attacchi russi nella zona grigia. In caso contrario, se si lascia correre, presumibilmente gli attacchi si moltiplicheranno. Il pericolo che i droni militari russi costituiscono per gli aeroporti e altre infrastrutture critiche e civili segnala una vulnerabilità futura molto maggiore con la quale bisognerà fare i conti.

 

[…]

 

Treno passeggeri attaccato con droni russi in una stazione ferroviaria a Shostka, Sumy - Ucraina

È estremamente inverosimile che Vladimir Putin voglia provocare un qualsiasi membro europeo della Nato e indurlo a entrare in conflitto diretto nel momento stesso in cui l'esercito russo è così debole, non è riuscito a imporre una supremazia aerea sull'Ucraina, e la sua economia sta dando evidenti segnali di affaticamento.

 

In teoria, l'idea di mettere alla prova la solidarietà della Nato attaccando uno dei Paesi membri e costringendo gli altri – in particolare gli Stati Uniti di Donald Trump – a scegliere se unirsi agli aiuti alla nuova vittima o se rimanere in disparte potrebbe piacergli. In pratica, Putin sa sicuramente che in un conflitto le forze della Nato potrebbero infliggere danni ingenti tali alla Russia e al suo esercito da rendere una scommessa simile non praticabile nelle attuali circostanze.

 

volodymyr zelensky e donald trump a new york

Le uniche circostanze nelle quali Putin avrebbe maggiori probabilità di cimentarsi in quella scommessa sarebbero quelle che si verrebbero a creare con una vittoria della Russia in Ucraina. A quel punto, cercare di impadronirsi di uno degli Stati Baltici per dimostrare che la Nato è morta avrebbe senso. Questo spiega perché è così indispensabile evitare che simili circostanze si presentino. Come forse sta iniziando a comprendere perfino il Partito repubblicano di Trump, evitare che quelle circostanze vengano a crearsi in Ucraina è indispensabile anche per impedire che la Cina si lanci in una sua espansione territoriale cercando di mettere le mani su Taiwan.

 

[…] Gli attacchi nella zona grigia di Putin all'Europa sembrano calcolati di proposito per aumentare i dubbi nelle menti dei governi circa le loro possibilità di risparmiare più sistemi missilistici difensivi propri e l'eventualità di allocare più fondi per la difesa dai droni dei rispettivi territori, invece che per quella dell'Ucraina.

 

BOMBARDAMENTO RUSSO SU KIEV

Per questo motivo, l'Europa deve tenere ben fisso lo sguardo sull'obiettivo che si trova alla sua portata: una vittoria dell'Ucraina, definita come un risultato che mantenga la sovranità del Paese e ripaghi gli immensi sforzi militari e sociali che ha dovuto sostenere.

 

La settimana scorsa, il Consiglio europeo ha fatto un primo passo in direzione di un prestito di 140 miliardi di euro all'Ucraina a partire dalle riserve della Banca centrale russa congelate nei conti correnti europei, anche se la decisione finale è stata rinviata al mese prossimo.

 

Per incoraggiare tale decisione e altri aiuti immediati all'Ucraina, possiamo pensare ai benefici che deriverebbero da un esito favorevole della guerra.

 

droni russi colpiscono la polonia 4

Se la guerra finisse in questo modo, rientrerebbero a casa milioni di rifugiati ucraini – attualmente ospiti perlopiù di Paesi dell'Ue tra varie polemiche politiche – anche se alcuni cercherebbero di restare dove si trovano. Riprenderebbe un normale scambio commerciale transfrontaliero. I prezzi delle materie prime energetiche verosimilmente scenderebbero.

 

La ricostruzione dei centri urbani e delle città ucraine fortemente danneggiate passerebbe dalla fase progettuale a quella reale, creando così una grande domanda di finanziamenti, ma anche un boom del settore edilizio. Se esiste un unico evento in grado di far sembrare subito più brillanti le prospettive economiche dell'Europa, è sicuramente una fine positiva dell'illegittima guerra russa in Ucraina.

casa in polonia colpita da droni russi

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...

antonio tajani edmondo cirielli

ALTRO CHE GOVERNO COESO: È GUERRA APERTA IN CASA! – IL PIÙ INCAZZATO PER L’INVESTITURA DI EDMONDO CIRIELLI A CANDIDATO DEL CENTRODESTRA IN CAMPANIA È ANTONIO TAJANI. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CONSERVA UN’ANTICA ANTIPATIA (RICAMBIATA) CON IL SUO VICEMINISTRO – E IL SEGRETARIO REGIONALE AZZURRO, FULVIO MARTUSCIELLO, MINACCIA GLI ALLEATI: “PRIMA ANCORA DI SEDERCI AL TAVOLO CON EDMONDO CIRIELLI, DEVE CHIEDERE SCUSA PER GLI INSULTI RIVOLTI A SILVIO BERLUSCONI E RIPORTATI NEL LIBRO ‘FRATELLI DI CHAT’” – TAJANI TEME CHE, CON CIRIELLI CANDIDATO, FDI SCAVALCHI, E DI PARECCHIO, FORZA ITALIA IN CAMPANIA, STORICO FEUDO AZZURRO...

tridico giuseppe conte matteo salvini occhiuto giorgia meloni calabria fico antonio tajani

DAGOREPORT! IN CALABRIA, COME NELLE MARCHE, SI REGISTRA LA SCONFITTA DI GIUSEPPE CONTE: HA VOLUTO FORTISSIMAMENTE LA CANDIDATURA DI PASQUALINO TRIDICO CHE NON HA PORTATO CONSENSI NÉ AL CAMPOLARGO, NÉ TANTOMENO AL M5S CHE HA PRESO GLI STESSI VOTI DEL 2021 - LA DUCETTA ROSICA PERCHÉ FRATELLI D’ITALIA HA UN TERZO DEI VOTI DI FORZA ITALIA, CHE CON LA LISTA OCCHIUTO ARRIVA FINO AL 30% - LA SORPRESA È LA CRESCITA DELLA LEGA, CHE PASSA DALL’8,3 AL 9,4%: MOLTI CALABRESI HANNO VOLUTO DARE UN PREMIO A SALVINI CHE SI È BATTUTO PER IL PONTE SULLO STRETTO - ORA LA BASE DEI 5STELLE E' IN SUBBUGLIO, NON AVENDO MAI DIGERITO L'ALLEANZA COL PD - LA PROVA DEL FUOCO E' ATTESA IN CAMPANIA DOVE IL CANDIDATO CHE CONTE HA IMPOSTO A ELLY E DE LUCA, ROBERTO FICO, NON PARE COSI' GRADITO AGLI ELETTORI DEL CENTROSINISTRA...    

giuseppe marotta giovanni carnevali

DAGOREPORT! GIUSEPPE MAROTTA STRINGE ANCORA PIÙ LE MANI SULLA FIGC. IN SETTIMANA SI VOTA LA SOSTITUZIONE NEL CONSIGLIO FEDERALE DI FRANCESCO CALVO, EX MARITO DI DENIZ AKALIN ATTUALE COMPAGNA DI ANDREA AGNELLI, E IL PRESIDENTE DELL’INTER STA BRIGANDO PER PORTARE AL SUO POSTO IL SODALE, NONCHÉ TESTIMONE DI NOZZE, GIOVANNI CARNEVALI, AD DEL SASSUOLO (MA C'E' ANCHE L'IDEA CHIELLINI) - IN CONSIGLIO FEDERALE SIEDEREBBERO COSÌ MAROTTA, CARNEVALI E CAMPOCCIA, IN QUOTA UDINESE MA LA CUI FEDE INTERISTA È NOTA A TUTTI. MILAN, JUVENTUS, NAPOLI E LE ROMANE RIMARREBBERO CON UN PALMO DI NASO…

giorgia meloni pro palestina manifestazione sciopero

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI QUESTA VOLTA SBAGLIA: SBEFFEGGIARE LA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA È UN ERRORE DI CALCOLO POLITICO. IN PIAZZA NON C’ERANO SOLO I SOLITI VECCHI COMUNISTI IPER-SINDACALIZZATI O I FANCAZZISTI DEL “WEEKEND LUNGO”. TRE MILIONI DI PERSONE CHE IN TRE GIORNI HANNO SFILATO E MANIFESTATO, NON SI POSSONO IGNORARE O BOLLARE COME "DELINQUENTI", COME FA SALVINI. ANCHE PERCHÉ SEI ITALIANI SU DIECI SONO SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE – LA DUCETTA È LA SOLITA CAMALEONTE: IN EUROPA FA LA DEMOCRISTIANA, TIENE I CONTI IN ORDINE, APPOGGIA L’UCRAINA E SCHIFA I SUOI ALLEATI FILORUSSI (COME IL RUMENO SIMION, A CUI NON RISPONDE PIÙ IL TELEFONO). MA QUANDO SI TRATTA DI ISRAELE, PERDE LA PAROLA…

mediobanca mps alessandro melzi deril vittorio grilli francesco milleri gaetano caltagirone fabio corsico phillippe donnet alberto nagel

DAGOREPORT - AL GRAN CASINÒ DEL RISIKO BANCARIO, “LES JEUX SONT FAITS"? ESCE DAL TAVOLO DA GIOCO MILANO DI MEDIOBANCA, ADESSO COMANDA IL BANCO DI PALAZZO CHIGI, STARRING IL GRAN CROUPIER FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE – DAVVERO, ‘’RIEN NE VA PLUS”? MAI STARE TROPPO TRANQUILLI E CANTARE VITTORIA… IN ITALIA PUÒ SEMPRE SPUNTARE QUALCHE MALINTENZIONATO DECISO A GUASTARE LA FESTA DEI COMPAGNUCCI DELLA PARROCCHIETTA ROMANA - A PIAZZA AFFARI SI VOCIFERA SOTTO I BAFFI CHE FRA QUALCHE MESE, QUANDO I VINCITORI SI SARANNO SISTEMATI BEN BENE PER PORTARE A COMPIMENTO LA CONQUISTA DEL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI, NULLA POTRÀ VIETARE A UNA BANCA DI LANCIARE UN’OPA SU MPS, DOTATO COM’È DEL 13% DEL LEONE DI TRIESTE - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ PALAZZO CHIGI? POTRÀ TIRARE FUORI DAL CILINDRO DI NUOVO LE GOLDEN POWER “A TUTELA DEGLI INTERESSI NAZIONALI”, COME È ACCADUTO CON L’OPS DI UNICREDIT SU BANCO BPM, CARO ALLA LEGA? – COME SONO RIUSCITI A DISINNESCARE LE AMBIZIONI DEL CEO DI MPS, LUIGINO LOVAGLIO…