dimitris avramopoulos qatar qatargate

IL QATARGATE SI ALLARGA: È COINVOLTA ANCHE LA COMMISSIONE EUROPEA – L’EX COMMISSARIO DIMITRIS AVRAMOPOULOS, CHE HA RICEVUTO 60MILA EURO DALLA ONG “FIGHT IMPUNITY” DI PANZERI, TIRA IN BALLO URSULA: “HO AVUOT L’AUTORIZZAZIONE PER RICEVERE QUEL DENARO, ANCHE SE LA ONG NON ERA ISCRITTA NEL REGISTRO UE DELLA TRASPARENZA” - PER DIFENDERSI EVOCA IL COMPLOTTONE: “DALL’ITALIA MI DISCREDITANO PER FAVORIRE DI MAIO ALLA CARICA DI INVIATO SPECIALE UE NEL GOLFO”. PUÒ STARE TRANQUILLO: NON C’È BISOGNO DI SCREDITARLO, CI HA PENSATO DA SOLO!

Marco Bresolin per “la Stampa”

 

avramopoulos

Due conferenze - una online e una in Grecia - e un articolo scritto su un sito web. Sono queste le uniche tracce del lavoro di «promozione attiva delle attività dell'associazione Fight Impunity» per il quale Dimitris Avramopoulos ha ricevuto un compenso di 60 mila euro. L'ex commissario europeo ieri ha confermato le notizie pubblicate da La Stampa e ha ammesso di aver ricevuto 5 mila euro al mese per un anno dall'Ong di Antonio Panzeri, finita al centro dell'inchiesta della procura di Bruxelles perché considerata una «centrale del riciclaggio».

 

Ma accusa di essere vittima di un «complotto da parte di alcuni ambienti in Italia per distorcere l'immagine della mia partecipazione completamente legale e formale a Fight Impunity» al fine di «indebolire la mia candidatura alla carica di Rappresentante Speciale dell'Ue nel Golfo Persico e rafforzare l'appoggio per Luigi Di Maio. Ma tutti sanno che il favorito sono io».

 

LUIGI DI MAIO JOSEP BORRELL

L'esponente del Ppe ha poi sottolineato di aver ottenuto «l'autorizzazione scritta da Ursula von der Leyen», anche se l'Ong non era iscritta al registro Ue della trasparenza. Un dettaglio che sta creando un notevole imbarazzo ai piani alti del Palazzo Berlaymont, tanto che l'esecutivo Ue ha subito annunciato un'indagine interna per verificare eventuali comportamenti non corretti da parte del politico di nazionalità greca.

 

ABDERRAHIM ATMOUN - FRANCESCO GIORGI - ANTONIO PANZERI

In particolare l'attenzione si sta concentrando sui suoi incontri con i membri dell'attuale Commissione. Avramopoulos non risulta direttamente coinvolto nell'inchiesta sul presunto giro di corruzione e riciclaggio di denaro che sarebbe stato orchestrato dal Qatar e dal Marocco per influenzare le decisioni del Parlamento europeo.

 

Ha lasciato l'incarico di membro onorario del board dell'Ong il giorno stesso degli arresti. Ma alcuni elementi relativi alla sua collaborazione con Fight Impunity sono quantomeno controversi. Innanzitutto la sua attività di promozione dell'Ong. La presidente della Commissione europea lo aveva autorizzato a ottenere una remunerazione in virtù del fatto che lui avrebbe dovuto fare «campagne di sensibilizzazione, come ad esempio pubblicare articoli, partecipare a convegni, lanciare eventi, rilasciare interviste».

 

DIMITRIS AVRAMOPOULOS CON L AMBASCIATORE DEL QATAR

Avramopoulos, però, ha partecipato soltanto a due eventi pubblici di Fight Impunity. Il primo risale al 12 luglio del 2021: è intervenuto per pochi minuti durante l'introduzione di un webinar online organizzato dal Delphi Economic Forum, in occasione del quale Avramopoulos aveva anche scritto un articolo sulla lotta all'impunità, pubblicato sul portale NewEurope.

 

Il secondo risale invece al 13 aprile del 2022: un convegno in Grecia, sempre del Delphi Economic Forum, che ha visto l'ex commissario sul palco in compagnia di Panzeri. Anzi, «il mio grande amico Panzeri», come lo ha presentato il politico greco di centrodestra, definendo l'esponente di Articolo Uno «una figura di spicco della politica italiana».

ANTONIO PANZERI

 

Tra l'altro, nella nota diffusa ieri Avramopoulos spiega di esser stato pagato da Fight Impunity soltanto fino a febbraio di quest' anno. «Poiché l'attività dell'organizzazione era fortemente diminuita - ha dichiarato - ho chiesto la fine del compenso. Dopo marzo, la mia partecipazione era sostanzialmente finita». La partecipazione al Delphi Economic Forum, però, risale all'aprile del 2022.

 

DIMITRIS AVRAMOPOULOS

Ieri la questione ha tenuto banco al quotidiano briefing con la stampa della Commissione europea. «Stiamo verificando se durante questo suo incarico abbia rispettato le condizioni restrittive, ossia di non prendere contatti con la Commissione». Dal profilo Twitter di Avramopoulos risulta che il 3 ottobre scorso ha avuto un incontro con Vera Jourova, che è la vicepresidente della Commissione con delega alla Trasparenza e ai Valori.

 

ANTONIO PANZERI

A luglio era invece in vacanza in Grecia con Johannes Hahn, commissario Ue al Bilancio. L'impegno di Avramopoulos era di non fare lobbying con i commissari per conto di Fight Impunity e potrebbe aver incontrato gli ex colleghi a titolo personale, ma è chiaro che il confine che delimita una violazione del codice di condotta è molto sottile. Non risultano invece recenti riunioni pubbliche con esponenti di Doha.

 

L'ultimo incontro ufficiale a Bruxelles è stato con il segretario generale del ministero degli Affari Esteri Ahmed bin Hassan Al Hammad, durante il quale i due hanno discusso dei «rapporti di cooperazione tra il Qatar e l'Ue, nonché le questioni di interesse comune». Era il 27 novembre del 2019, tre giorni prima della fine del suo mandato da commissario.

luigi di maio memeFRANCESCO GIORGI EVA KAILI luigi di maio meme antonio panzeri FRANCESCO GIORGI EVA KAILI Abderrahim Atmoun Andrea Cozzolino Pier Antonio Panzeri Abderrahim Atmoun Francesco Giorgi Pier Antonio Panzeri

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)