IL COLMO PER UN GOVERNO DI POST-MISSINI? DARE UN CONTRIBUTO DI 200 MILA EURO ALLA NEONATA FONDAZIONE GIORGIO NAPOLITANO, PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA EX COMUNISTA, CHE SARÀ GUIDATA DA WALTER VELTRONI - NELLA FINANZIARIA L'EMENDAMENTO CHE ELARGISCE I 200 MILA EURO È STATO INSERITO DA FRATELLI D'ITALIA E FIRMATO ANCHE DAL MOVIMENTO 5 STELLE, NONOSTANTE GRILLO NEL 2014 VOLESSE MARCIARE SU ROMA PER IMPEDIRE LE RIELEZIONE DI "RE GIORGIO", CHE GIORGIA MELONI DEFINI' "VILE, INCOMPETENTE E TRADITORE"
Estratto dell'articolo di Fosca Bincher per www.open.online
giorgia meloni e emmanuel macron a roma dopo i funerali di giorgio napolitano
È stato probabilmente il contributo più rapido nella storia delle “mancette” della manovra di bilancio italiana. Nel maxiemendamento che ora compone la legge di Bilancio è stato inserito al comma 913 dell’articolo uno un finanziamento di 100 mila euro annui sia per il 2026 che per il 2027 (in tutto quindi 200 mila euro) alla «Fondazione Giorgio Napolitano ETS» guidata dall’ex segretario del Pd, Walter Veltroni.
La rapidità del contributo viene dal fatto che la fondazione stessa fino a qualche settimana prima non esisteva ancora, anche se annunciata da tempo. La sua iscrizione nel registro degli enti del terzo settore (ETS) è infatti stata registrata in data 24 novembre 2025.
giorgio napolitano e giorgia meloni
Secondo il testo della norma il finanziamento alla neo fondazione guidata da Veltroni è stato fatto in parallelo a quelli tradizionalmente erogati dalla Fondazione Luigi Einaudi e ad «altre associazioni e fondazioni intitolate ai Presidenti della Repubblica, [...]».
Il finanziamento alla Fondazione Giorgio Napolitano è stato inserito dal governo di Giorgia Meloni nel maxiemendamento che ha riscritto la manovra dopo che in commissione bilancio del Senato era stato approvato un emendamento di eguale tenore a prima firma della senatrice di Fratelli di Italia (FdI) Paola Ambrogio, ma controfirmato da altri 17 senatori di tutti i gruppi: altri 4 di FdI, uno di Forza Italia (Claudio Lotito), 2 della Lega, 4 del Pd (fra cui Beatrice Lorenzin e Antonio Misiani), 3 del Movimento 5 stelle (fra cui il capogruppo Stefano Patuanelli), Raffaella Paita di Italia Viva, Tino Magni di AVS e Pietro Patton (Autonomie), eletto in Trentino grazie all’alleanza fra centrosinistra e Carlo Calenda.
massimo gramellini ezio mauro giorgio napolitano monica maggioni walter veltroni
Deve avere fatto un lavoro egregio Veltroni, avendo convinto l’intero arco costituzionale su Napolitano, che è stato fra i presidenti della Repubblica più divisivi. Nel suo primo mandato fu accusato dal Pdl di avere fatto cadere il governo di Silvio Berlusconi spingendo Gianfranco Fini alla rottura. Per quello e non solo fu nel mirino della stessa Giorgia Meloni, che prima disse che «il suo lavoro non ha fatto bene all’Italia», e poi (nel 2019) lo avrebbe giudicato addirittura con parole di fuoco: «vile, incompetente e traditore».
Sel non lo votò al secondo mandato, e Beppe Grillo chiamò addirittura alla marcia su Roma e all’occupazione di Montecitorio i militanti del M5s per evitare la rielezione di Napolitano definita «un colpo di Stato». Ora è sorprendente che tutti si uniscano per finanziare la Fondazione intitolata all’ex presidente della Repubblica. [...]
enrico berlinguer giorgio napolitano
ANDREA CECCHERINI - GIORGIO NAPOLITANO
giorgio napolitano MASSIMO DE LUCA
giorgio napolitano mondiale 2006
giorgio napolitano con enrico berlinguer al mare all isola d elba el 1978
giorgio napolitano mondiale 2006
walter veltroni